• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA 16.A DI CAMPIONATO E DINTORNI •

15/12/2008

(RENATA SCIELZO) – Detti bagnato, detti fortunato? La pioggia continua a cadere incessantemente sullo stivale e a funestare le nostre giornate con tutti i risvolti annessi e connessi. Traffico, ritardi e simili.
Chiediamo umilmente scusa ai nostri 25 lettori se anche noi – complice una pioggia funesta – ci siamo un po’ fatti attendere e abbiamo perso un po’ di smalto nel dire e contraddire.
Partiamo dal sabato. Le luci del S. Paolo si accendono e come di consueto la serata è di quelle magiche. La pratica con il Lecce viene liquidata in maniera netta, va a segno persino Pazienza (che però non festeggia, aria di polemica?) e colui che potrebbe segnare tre goal ne fa soltanto uno. Della serie mille ne hai di occasioni una ne centri. Stiamo parlando de “El Tanque” che avrebbe potuto in questi ultimi match incrementare non di poco il suo bottino di reti…ma a quanto pare non vuole sentirsi sazio. Possiamo essere cattivi? El Tanque non ci convince. Ora è vero che c’è Hamsik che da centrocampista ha segnato 7 reti, è vero che c’è aria di festa per un meritato terzo posto, ma noi abbiamo bisogno di uno che quando si trova a tu per tu con il portiere la butta dentro. Come ha fatto con il Milan...purché azzecchi la porta giusta. Altro che carro armato...il ragazzo ci è sembrato un po'troppo arrendevole. Una tirata di orecchie va poi fatta al Pocho che a Torino non ci sarà perché ha rimediato una “stupida e disdicevole” ammonizione. Bisogna crescere. Questo il messaggio che vogliamo lasciare sotto l’albero ai nostri beniamini, che tuttavia - qualcosa dovremo pure riconoscergliela - ci hanno saputo spesso deliziare con bei goal e regalare un terzo posto che sa di storia. E speriamo bene.
Sugli altri campi la domenica non regala grosse sorprese. L’Inter è sempre l’Inter con il fenomeno Ibra che da solo aggiusta una partita (Mourinho ringrazia, sarebbe stato oltremodo imbarazzante commentare un pareggio casalingo in rimonta con l’ultima in classifica), la Roma mette la quinta (cinque vittorie consecutive), si risolleva e continua la sua marcia mentre Vucinic si "abbassa" (i calzoncini…con tanto di ammonizione). Tra Juve e Milan vince la solidità della Vecchia Signora che annienta gli ospiti con un sonoro 4- 2 a cui partecipano parecchi convitati: il solito Del Piero su rigore, Chiellini con una bella incornata e soprattutto Amauri, sempre meglio inserito negli schemi di gioco bianconeri. Ancelotti prende atto delle mancanze dei suoi, sa che l’assenza di Gattuso e Kakà non è abbastanza per giustificare una così plateale brutta figura, si cosparge il capo di cenere, si prepara al fuoco di fila di domande e interviste e...sicuramente saprà riprendersi. Il Milan sembra avere sette vite, e, come sempre, mai darlo per vinto. C’è da temerlo.
Capitolo Juve. Sarà l’anti – Inter? O qualcun altro potrebbe mettersi di traverso? Il girone di andata sembrerebbe confermare la prima ipotesi..ma bisognerà vedere cosa faranno la Fiorentina, la Roma in ripresa e soprattutto una squadra che non ha mai smesso di giocare dallo scorso giugno. Dobbiamo ricordarvi qual è? Per il momento Mourinho& co sembrerebbero avere la strada spianata, ma se l’Inter è anche quella vista in Europa, beh allora ci sarà da divertirsi. E questo campionato potrebbe riservare interessanti colpi di scena. Staremo a vedere. Intanto i nostri si preparano ad una trasferta difficilissima, con il Toro di un allenatore conosciuto, il buon vecchio Novellino. Speriamo che sotto l’albero ci facciano trovare un bel regalo. Alla prossima.
 

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