• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

2/2/2009

(RENATA SCIELZO - foto di Felice De Martino) – La seconda e la terza del girone di ritorno hanno regalato le solite perle arbitrali, fuorigioco non chiamati, rigori non assegnati e ridisegnato la classifica, soprattutto in zona Champions.
In testa i Mourinho boys non sentono il fiato sul collo della Juve, vecchia signora umiliata e offesa tra le mura amiche da un Cagliari in pieno turbo UEFA, ma dei cugini rossoneri. Gli Ancelotti boys con un David Beckam, che si sta rivelando tutt’altro che il pensionato che volevano farci credere, rifilano tre ceffoni alla Lazio. Mentre l’arbitro Rizzoli ancora consulta il manuale sulle regole del fuorigioco, i rossoneri sono lì a gioire: tre tiri e tre goal. E all'Inps sembrano doversi iscrivere quelli della vecchia guardia più che il povero sir Beckam (ciò non toglie che resti un "sopravvalutato"...) La Lazio intanto, malcapitata di turno, affonda. L’Inter vanta solo 6 punti di vantaggio sul Milan: si profila uno scontro al vertice tra cugini.
Nel frattempo tra pioggia e neve....c’è aria di sconquasso in zona Champions. La Roma prova a riagganciare il quarto posto, ma l’ultima in classifica e soprattutto il difensore giallorosso Loria dicono no: sul campo della Reggina Loria, appena entrato in campo, si propone in una performance da applausi: è lui l’ assistman di Cozza, che con un goal a dieci minuti dalla fine trova il pareggio per la squadra di Lillo Foti. Zitto zitto, tomo tomo se la ride il Grifone. E’ Criscito a mettere il suggello sui tre punti e su un quarto posto che restituisce al Genoa il lustro di un tempo. Sarà vera gloria? A Bologna non si gioca per neve – questo è quanto accadeva ieri – oggi si gioca e purtroppo per i rossoblù si perde. Gli uomini di Prandelli non si fanno sfuggire l’occasione di superare la Roma: chi mette la firma sulla vittoria viola? Proprio quel Mutu che non ha più “firmato” con la Roma nella scorsa parentesi di calciomercato.Il rumeno rientra, sigla una doppietta e spedisce i giallorossi in sesta posizione. Il prossimo weekend sarà tutta da vedere Roma – Genoa, sfida all’ultimo sangue con un grande assente: Panucci. L’ex Genoa, ormai anche ex Roma, qualora non dovesse riuscire in questi ultimi frangenti di calciomercato ad accasarsi all’estero, difficilmente vedrà il campo. Per lui si profilano giornate da separato in casa a meno che non torni il sereno (ma conoscendone il carattere fumantino....pare improbabile). Il weekend pur tra tanti scivoloni ha comunque consegnato a video e telecamere il suo eroe: Fabio Quagliarella. Un goal capolavoro, realizzato al San Paolo, il suo stadio, ma da avversario. Si chiama “ciorta” ed è quella del Napoli: subire dai suoi stessi figli. Prima Totò dal dischetto, poi Fabio con quel gran goal. Ma se in coppia li si facesse venire all’ombra del Vesuvio, spedendo altrove uno dei fratelli Caponi e poi anche l’altro in presunto arrivo? Insomma ci siamo capiti. Non è vero che un Fabio vale l’altro. E l’attacco ha bisogno di rinforzi. E a proposito di attacco? Che dire di quello della nazionale? Con un Amauri in sospeso tra Brasile e Italia, “richiamato” dalla Juve e pensieroso sul da farsi. Ma quando gli ricapita la selecao? Questione su cui non proferiamo parola...certo sarebbe bello se Amauri potesse scegliere se vestire o meno la maglia verdeoro, ma si sa non tutti nascono SIGNORI e la Vecchia Juve è SIGNORA solo di nome.
Affari loro. Piuttosto il nostro duo argentino continua ad essere convocato. Lavezzi e Denis. Maradona, nonostante abbia avuto il coraggio di dire che se ai suoi tempi ci fosse stato Moratti di sicuro avrebbe vestito la maglia dell’Inter (traditore o beffardo? Speriamo la seconda..), pare non dimenticarsi della sua Napoli, omaggiandola con una doppia convocazione. Solo ciò potrebbe spiegare la convocazione di Denis. Visto che il povero Milito è a casa. Viene il dubbio che il nostro Pibe continui ad abusare di certe sostanze. Come è possibile che si lasci a casa Milito a vantaggio di una statua di sale, che quelle rare volte in cui si muove lo fa come se fosse un ippopotamo? E scusate il paragone.
Solo un’ultima e poi vi lasciamo davvero alla cena. Solo tre parole: SOLIDARIETA’ A MANNINI e alla prossima.
 

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