• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA 30.A DI CAMPIONATO E DINTORNI •

25/3/2008

(RENATA SCIELZO) – Cari lettori, con un po’ di ritardo, smaltita la sbornia pasquale da pastiere, uova di cioccolato e casatielli, ci ritroviamo a riflettere sull’ultimo sabato calcistico e sulle sorprese che le uova pasquali hanno riservato. Dolci per qualcuno, amare per qualcun altro.
Brutta sorpresa e cioccolato fondente a iosa per la capolista Inter; cioccolato amaro ma pregiato e con alta percentuale di cacao. Proprio come la vittoria fuori casa messa a segno da Buffon e soci. Ranieri gioisce, i tifosi pure, i giocatori bianconeri ancor di più, togliendosi parecchi sassolini dagli scarpini...
La Milano nerazzurra piange e rievoca brutti fantasmi del passato, con una Roma a meno quattro, a nove giornate dalla fine, quando la pratica scudetto sembrava ormai archiviata.
Ormai tutto può succedere. Le squadre sono stanche e i nerazzurri, come più volte si è detto, non sono più quella infernale macchina schiacciasassi di inizio campionato.
I giallorossi, vittoriosi a fatica contro l’Empoli, ringraziano la nemica di sempre, la Vecchia Signora, per lo sgambetto teso a Mancini e compagni e se la ridono con la presunta tranquillità di chi accoglie una possibilità piovuta dal cielo all’improvviso, quando tutto ormai sembrava perduto e sprecato dopo l'amaro derby con la Lazio.
Per loro un uovo apparentemente ricco di sorprese e gioia. Peccato che dietro l’angolo ci sia un certo Manchester che rievoca ben altre sorprese e che manchino nove giornate, giornate nelle quali la Roma non dovrebbe commettere un solo passo falso, in attesa di un ennesimo capitombolo Inter.
La rimonta non è impossibile, ma pare difficile. Ciò che è certo è che il campionato - e per questo ringraziamo i bianconeri (e chi l’avrebbe mai detto) - ha acquisito un po’ di interesse in più.
A Roma proveranno a giocarsela – 9 finali hanno detto – ma che siano come quelle del Milan?
Anche Galliani parlò di 11 finali per acciuffare la zona Champions. E se è vero che il Milan è a meno quattro dalla quarta è altresì vero che ha già sprecato parecchi punti. Si veda la debacle interna con la Sampdoria, si veda un gioco che fatica a carburare e che non convince. Ma le sorprese con i rossoneri non finiscono mai. Il Milan, come il suo presidente, sembra avere sette vite come i gatti, quindi val la pena aspettare prima di emettere sentenze.
La Fiorentina si rialza contro una Lazio che aveva sbafato al derby e aveva raggiunto il suo obiettivo stagionale più immediato: frenare l’eventuale rimonta degli odiati cugini giallorossi.
Le altre vanno avanti, tra inciampi e involate, come quella del Cagliari, ormai risorto e sempre più speranzoso di una salvezza, alla quale, solo qualche giornata fa, non avrebbe creduto nessuno. Potenza dei miracoli, dell’acqua santa e soprattutto dell’ACQUAFRESCA.
E i nostri? Per fortuna i nostri non si sono abbandonati troppo al clima pasquale, ovvero non si sono ingozzati, rispolverando un’antica tradizione che li vede sempre poco reattivi, stanchi e appesantiti a ridosso delle feste. Hanno conquistato un punto importante nella bolgia del Granillo e stavano quasi per fare bingo. La sorpresa gli si è frantumata tra le mani, quando quel bontempone di Brienza, allo scoccare del 90’, ha gonfiato la rete difesa da Gianello. Cioccolato dal retrogusto amaro, fuori al latte dentro fondente per gli uomini di Reja. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, cioccolato troppo dolce avrebbe fatto fare loro indigestione. Intanto c’è gioia per il ritorno al goal del Pampa Sosa e fiduciosi si guarda alla prossima sfida del S. Paolo. Toccherà ricevere un Palermo alle prese con la furia Zamparini, con l’ennesimo balletto di allenatori Guidolin – Colantuono, con una sconfitta casalinga subita dal grifone tutta ancora da digerire. Si vedrà. Speriamo che i nostri abbiamo smaltito la sbornia da tortani e pastiere…
Non resta che aspettare il weekend per capirci qualcosa di più.
Intanto l’Italia del nuoto se la ride tra medaglie d’oro e record battuti, quella del cavallino stenta un po’ e quella del pallone di Donadoni - tra giovani talenti lanciati da questo campionato, vedi Borriello e vecchie leve rispolverate per l’occasione, ma sempre in forma, vedi Panucci - si prepara agli Europei, allenandosi con la Spagna.
Donadoni dice no al rinnovo, aspettando i risultati che si avranno in Svizzera, noi, tutti sereni e paghi anche se un po’ appesantiti, ci rimettiamo al lavoro, in vista dell’ennesimo weekend pallonaro.
Buona settimana a tutti.
 

INDIETRO