• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA 31.A DI CAMPIONATO E DINTORNI •

31/3/2008
 

(RENATA SCIELZO/ foto di Felice De Martino) - Quando spunta la luna a Marechiaro…ebbene sì cari lettori, incominciamo la settimana lavorativa allegri e canterini, su di giri per una vittoria che sa di salvezza raggiunta, di possibile Intertoto, di gioia e di tranquillità, di piccolo grande record, di piccole grandi soddisfazioni. I posticipi serali al S. Paolo sono la bestia nera dei nostri avversari: non se ne esce vivi. 7 gare, 7 successi.
Al nostro Napoli piace la LUCE DEI RIFLETTORI.
Incominciamo con i ringraziamenti. Il match non è stato di quelli troppo avvincenti, soprattutto nella prima frazione di gioco, ma poi è bastato poco per tirarci su di morale: è SPUNTATA LA LUNA A MARECHIARO. Giochiamo volutamente sul nomignolo affibbiato dal cronista Raffaele Auriemma al nostro Hamsik, autore di una gara non eccellente ieri sera, ma comunque suggellata da un match goal; tre punti che danno morale a lui e a tutta la squadra, uscita stremata ma felicissima dal S. Paolo. Una bella incornata di testa del giovane e talentuoso slovacco e una lisciata alla sua capigliatura a spazzola sotto la curva per festeggiare. Il tutto avveniva al 92’ e forse non bisogna aggiungere altro. O forse sì. Sono questi i giocatori su cui il Napoli deve investire e se possibile “allargare la borsa”. Hamsik deve rimanere all’ombra del Vesuvio. Anche quando è poco brillante o non è al massimo è uno di quei giocatori che con un guizzo può mutare il corso del match.
E ieri sera con il suo ottavo centro stagionale (e non sono affatto pochi 8 goal per un centrocampista) lo ha dimostrato per l’ennesima volta.
Plausi anche al solito Pocho Lavezzi, del resto è risaputo che NO POCHO NO PARTY e al grande Pampa Sosa alla 300.a gara in serie A; una gara che avrebbe potuto festeggiare con un bel goal allo scadere dell’extratime, ma la traversa infame della porta difesa da Fontana ha detto no. Per fortuna che poco prima aveva detto no anche agli avversari. Poco convincente l’arciere, troppo lezioso e poco cooperativo. Sarà stata l’emozione di giocare al S. Paolo contro la sua Palermo?
Non riusciamo a trovare altre giustificazioni per una prestazione opaca e poco convincente; preoccupante se si pensa che da qui a fine stagione non si potrà contare sull’apporto del Panteron. Redivivo ieri sera Pazienza, non possiamo che prenderne atto ed esserne lieti. Senza esagerare, qualche complimento va fatto anche a Reja: ieri sera ha avuto il merito di azzeccare le sostituzioni. Certo se la società si decidesse a mandare nella categoria d’appartenenza campioncini come Garics e Grava saremmo tutti più tranquilli.
La gioia del S. Paolo comunque non ha cancellato l’amarezza per la morte di Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma, morto in un’area di sosta della Piacenza – Torino, investito da un pullmann di tifosi juventini. Una morte che non ha a che fare con la violenza e con il mondo del pallone stricto sensu, che non va strumentalizzata, ma che comunque ha portato al rinvio di Juventus – Parma e ha contribuito a calare l’ennesima ombra di tristezza sul nostro campionato.
THE SHOW MUST GO ON e a sette giornate dalla fine il titolo potrebbe essere di nuovo in ballo essere messo di nuovo in discussione. La prima della classe è in fase calante, la seconda un po’meno. Solo quattro lunghezze le separano e dietro di loro c’è un’opprimente Juve in corsa. Tutto dipenderà dai nervi degli uomini di Mancini. Se riusciranno a mantenere la calma, avranno in tasca il terzo titolo consecutivo, se non sapranno amministrare il vantaggio, il rischio che la Roma, nonostante l’impegno di Champions, possa dire la sua, potrebbe non essere più una chimera. Chi vivrà vedrà è il caso di dire, anche se i salottieri e gli esperti continuano a dire solo ed esclusivamente Inter. Eppure c’è per i nerazzurri anche un derby alle porte tutto da giocare. E a proposito di derby ecco le dolenti note per i rossoneri: gli resta quasi solo quello. Dopo l’ennesima debacle casalinga gli uomini di Ancelotti non hanno più giustificazioni, oramai non gli resta che vincere, e quale occasione migliore per regalare una seppur minima soddisfazione ai propri tifosi se non il derby? Insomma tutto potrebbe accadere, così come tutto muta intorno al treno che conduce in Europa. Come sempre è il caso di ribadire: ai posteri l’ardua sentenza. Noi intanto godiamoci l’ennesimo successo serale e pensiamo ai nostri colori.
Alla prossima e come sempre forza Napoli.
 

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