• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA 15.A DI CAMPIONATO E DINTORNI •

10/12/2007

(RENATA SCIELZO) - Cari lettori, bentornati al nostro consueto appuntamento del lunedì.
Stavolta ce la ridiamo, orgogliosi dei nostri risultati e in barba alle disgrazie altrui.
Sotto il temporale il nostro Napoli ha fatto il suo dovere, ha fulminato un Parma poco pimpante (e che bello Morpheus Zalayeta nelle vesti di Zeus scaglia saette e che saetta la sua..), ha amministrato il risultato, magari soffrendo un po’, ma portando a casa tre punti importanti che ci hanno lanciati al sesto posto in classifica in coabitazione con Atalanta e Palermo (no comment sui coinquilini, soprattutto sul primo…).
Il Napoli è una neopromossa con calendario da neopromossa (fatti e riferimenti a persone e squadre non sono puramente casuali…) e, che che ne dicano i sapientoni alla tv, abbiamo di che gioire.
Hanno definito “oggetto misterioso” la nostra squadra, Giovanni Galli che ha vestito la nostra maglia non perde occasione per screditarci (dall’alto della sua esperienza di pseudo-commentatore sportivo alla tv - forse come portiere era un po’ meglio, ma nemmeno ne siamo troppo convinti - ), Mosca con il suo Alzeimer galoppante continua a insistere sul mancato e opportuno arrivo di Cassano, in pochi ci sostengono. E in questo un doveroso ringraziamento va ad un campione come Fabio Quagliarella, l'unico a non aver lesinato complimenti per la squadra di cui è tifoso e di cui spera di vestire quanto prima la maglia (si è trincerato dietro un fine carriera alla Juve Stabia, ma con non troppa convinzione: la maglia azzurra del Napoli la sogna e come…capito DeLau??!!).
Comunque al di là dei salotti sportivi, il Napoli va. Talvolta incespica di brutto (vedi domenica scorsa), ma non è vero che non produca gioco. Su questo dissentiamo alla grande. Non sempre è brillante, ma quest’anno tra le partite più belle del 2007 ne vanno annoverate almeno due che hanno visto protagonista proprio il nostro Napoli. Quelle negate ai nostri tifosi e giocate in quel di Roma contro i giallorossi e a Palermo. Pareggiata la prima, persa la seconda, sono stati due match bellissimi, in barba ad ogni stupido detrattore. E sicuramente il 4-4 dell'Olimpico ambisce ad esssere il match più funambolico del 2007.
Che continuino pure a parlare di SIGNORA CESARINI e dintorni, ma che lascino in pace i nostri beniamini.
SIGNORA CESARINI CHI? Chi se non la vecchia Signora, quella che affonda gli avversari negli ultimi minuti di gioco, vince con un risultato di misura, ha un calendario da testa di serie, si attesta al terzo posto in classifica e incombe come un avvoltoio su Inter e Roma, ricordando alle due avversarie che non ha impegni settimanali di Champions e che quel No Champions, no party potrebbe rivelarsi un Sì Party in chiave corsa scudetto.
Capito dove vogliono arrivare Ranieri, Del Piero e Buffon? Altro che Coppa Italia. Anche se… Il portierone nazionale ha dichiarato: “Non ho mai vinto la coppa Italia, è un trofeo a cui terrei tanto".Che strano??!!
Pare che da quest’anno possano cambiare le regole sul trofeo meno ambito della stagione: oltre alla finale unica che, come deciso in questi giorni, si giocherà a Roma, potrebbe esserci l’accesso alla Champions…capito? Che abbiano contattato la vecchia conoscenza Platinì…(come siamo maliziosi..)
Comunque resta il fatto che questa maledetta Juve è vincente fin nel midollo, pure quando gioca uno schifo: basta un tocco, un difensore che si lascia incantare da quella maglia a strisce, un pallone scappato via. Insomma questa si chiama fortuna. Una fortuna che nemmeno con mille corni e otto passeggiate come quella consigliatavi la scorsa settimana si vede dalla nostre parti o da quelle di una squadra come quella di Spalletti.
E a proposito di Spalletti e dei suoi....
Alla tempra da vincente di Signora Cesarini fa da contraltare Signora Goal e controgoal: la Roma di Spalletti per l’appunto.
L’Inter allunga (+5), Spalletti più matto che mai dichiara: “Vogliamo arrivarle davanti”, i suoi, con Totti e Mancini più che evanescenti, rimediano un misero punto sul campo del Livorno, in perfetta tendenza goal e controgoal.
A goal fatto, risponde goal subito in una frazione di secondi, con Matteo Ferrari che guarda l’amaranto Tristan e lo invita a passeggiare in area di rigore come fosse in casa sua: “prego si accomodi, faccia pure”. Morale della storia: bel gioco e match spesso ad alto tasso di goal, ma parecchio da lavorare in chiave maturità. Segnano e vanno in panne, sintomo di una squadra che fa sì molto gruppo, ma che non sa gestirsi, non sa amministrare se stessa e il risultato. Si lascia sempre raggiungere, vuoi per un motivo, vuoi per un altro. L’Inter è oramai già lontana e sebbene anche Ranieri coltivi sogni di gloria, a noi pare di dover già chiuder bottega.
Un altro campionato se ne sta andando e i nerazzurri, Adriano o non Adriano, son sempre lì a ricordare a tutti quanto sono forti e quanto - ahinoi- sono irraggiungibili. Non c’è Signora Cesarini che tenga, non c’è Signora in Giallorosso che tenga. La storia si ripete e in osservanza ai corsi e ai ricorsi pare che il campionato abbia già ampiamente indirizzato il suo corso.
Allora godiamoci i frutti del nostro Napoli, vediamo fin dove si spinge e facciamoci qualche risata nel guardare la rincorsa affannosa di Roma e Juve e lo sguardo sornione e convinto di Mancini e della sua Inter.
Ancora una volta il pallone sembra vestirsi di nerazzurro e l'anno nuovo prospettare altre inesorabili vittorie per il tecnico dal ciuffo ribelle e la squadra meno italica che ci sia.. fin quando una squadra del sud, nel giro di qualche anno non tonerà talmente grande che...

questo è il nostro proposito per gli anni a venire, speriamo sia anche il vostro..

Alla prossima e forza Napoli.

INDIETRO