• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA QUINTA DI CAMPIONATO E DINTORNI •

27/9/2007

(RENATA SCIELZO) - Detti e contraddetti, ma verrebbe da dire, pali e contropali, quelli contro cui si sono stampati in questo primo turno infrasettimanale parecchi palloni, a cominciare da quello che ha fatto tremare il sette di Amelia. Colpevole? Il Pampa Sosa.
Serata frizzante con qualche sorpresa, vedi l’ennesimo tonfo del Milan, le prime vittorie di Genoa, Lazio, Catania e Parma e una piacevole conferma: il nostro Napoli.
80 minuti di passione e delusione, di pali e di occasioni mancate e poi quei tre punti che fanno tremare di gioia il San Paolo e regalano ai nostri colori un secondo posto super.
Ci siamo deliziati ieri. Il Pampa grande e grosso nelle vesti di baby sitter cullatore è un fenomeno che vogliamo vedere più spesso.
Se Totti è rimasto a casa con i pargoli per un risentimento ai flessori e quindi niente goal e niente ciuccio, il Pampa ieri sera ha fatto esplodere tutta la sua felicità per il secondo goal in campionato, dedicando l’impresa appena compiuta alla piccola Valentina, nata da poco. E via col giro di culla.
Se a Napoli un giro di culla ha messo a sedere per la seconda volta in stagione il Livorno di Orsi, in quel di Torino la Juve ha fatto poker e colpo Gobbo, rifilando ben 4 pappine alla malcapitata Reggina. E si parla di scudetto. Per la Juve, naturalmente.
Per quella Juve che ha gli stessi punti del Napoli. Nessuno dice e contraddice, noi compresi (sigh!), che un Napoli così non se l’aspettava nessuno. Parlare di scudetto sarebbe azzardato, ma per come le cose si stanno evolvendo c’è da giurare che daremo non poco filo da torcere a grandi e grandissime.
La vittoria di ieri non era nell’aria, anzi sembrava che la sorte si fosse messa persino di traverso. Un Reja un po’ agitato, colpevole di aver oltrepassato la zona consentita, finiva anzitempo negli spogliatoi e i suoi ragazzi, mai domi, continuavano a lottare, fino all’ultima stilla di sudore, per ottenere la vittoria. Ma ce lo ricordavamo un Napoli così?
I meccanismi girano nel verso giusto e se l’anno scorso non facevamo un bel gioco, quest’anno le cose sono un po’ cambiate. Il gioco c’è e si vede, anche quando non c’è Lavezzi. E intanto manteniamo il nostro primato di difesa di ferro.
I due baluardi Domizzi e Cannavaro fanno della retroguardia del Napoli la meno battuta della serie A (solo due reti subite). Ma Mister Donadoni non li vede e non li va a vedere. Peccato, perché per la retroguardia azzurra (quella della nazionale) sarebbero una ventata d’aria fresca. Sveglia, Donadoni: due Cannavaro is meglio che one.
E se noi ce la ridiamo, ce la godiamo e ce la giochiamo, anche la Juve e l’Inter sono sulla stessa lunghezza d’onda. E Mancini finalmente tra un ritocco e un altro al ciuffo ribelle inizia a divertirsi anche lui.
Meno risate per Ancelotti e Spalletti. Il primo non sa più a che santo votarsi per fare in modo che Gilardino si ricordi cosa significa gonfiare la rete, il secondo per fortuna ha già perso da tempo tutti i capelli. E’ da due partite a questa parte che i suoi gli regalano il botto finale. Che sia Cicinho o Ferrari il discorso non cambia. Certo vedere un Ferrari fare un fallo da rigore così marchiano e ingenuo su Bobo Vieri che ormai si muove alla velocità di un bradipo è a dir poco esilarante. Non può non scapparci il gossip: fosse che il buon Ferrari era con la testa alle grazie della Yespica? Di sicuro Spalletti, Yespica o non Yespica, grazie o non grazie, non avrà gradito…
Ha gradito invece il pubblico di Genoa un Borriello superstar (chissà che al Milan non si stiano pentendo di averlo mandato “al mare”), autore di una tripletta che ha regalato al grifone amico la prima vittoria in campionato. E domenica ci si rivede al San Paolo, sperando che il Borriello di cui sopra abbia già sparato tutte le cartucce….
Insomma una bella serata, nemmeno abbiamo voluto sentire i sapientoni nazionali e guardare gli highlight di tutte le altre…eravamo così su di giri. Ce ne siamo andati a dormire cullati dal Pampa Sosa, con quei 10 punti in testa e quel secondo posto…quel secondo posto…che ci fa gioire e sperare. Alla prossima.

 

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