• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA SETTIMA DI CAMPIONATO E DINTORNI • 

8/10/2007

(RENATA SCIELZO) – Bentornati cari lettori, dopo una domenica all’insegna di Strocchia e Pastrocchia e un weekend funestato dal maltempo, con annessi improperi ai danni di Sky, Mediaset e ripetitori tv e con un Reja – poveraccio – redarguito e rimproverato in diretta tv/mondovisione dal presidentissimo De Laurentiis.
Quante e quali perle ci ha riservato il weekend pallonaro? Tante, troppe e di gusto.
Il sabato sera si comincia con i commentatori Mediaset, a zittirli, per fortuna, ci ha pensato il maltempo. Via con lo sciorinare complimenti a go go per un Inter spettacolare, via con il dare addosso al povero e – ahinoi – indifeso Napoli.
Per amore di verità proviamo a ristabilire il gioco delle parti? Bene, l’Inter ha fatto l’Inter vincendo, ma non dominando e sottomettendo come si è detto. Il Napoli purtroppo ha fatto il Napoli, vittima sacrificale al Meazza, ma non senza aver alzato la testa e ruggito grazie all’inarrestabile Pampa Sosa.
Ma il presidente bacchetta Reja. Non l’abbiamo mai difeso e mai abbiamo prodigato lodi per un mister il cui gioco non ci entusiasma, ma attaccarlo dopo un 2 – 1 di tutto rispetto subìto in quel di Milano ci pare un po’ fuori luogo. O si crede in lui e lo si lascia lavorare, o altrimenti arrivederci e grazie.
Ma se sabato tra fulmini, tuoni e saette poco ci abbiamo capito, se non che il Napoli ci aveva rimesso i tre punti, ma non la faccia (per amore di cronaca ricordiamo che solo una settimana prima la stessa Inter aveva messo a sedere la Roma con 4 pappine nel suo stadio e davanti ai suoi tifosi...i nostri di tifosi nemmeno c’erano) e i milanesi avevano esposto uno striscione poco edificante, di cui troppo poco si è parlato e che meriterebbe la squalifica del campo, la domenica si è rivelata tutta all’insegna dell’ancien regime di Moggi e soci.
Re della domenica Strocchia o forse sarebbe bene dire “pastrocchia”, guardialinee pasticcione di Fiorentina – Juventus.
La Juve passa in vantaggio con un goal in evidente fuorigioco, con Trezeguet che passeggia indefesso dinanzi alla linea di difesa avversaria e fa ombra al malcapitato Frey. Guardialinee non vede, arbitro non sente, cuore non duole.
E siamo alle solite.
E il rigore su Semioli in versione fetta di prosciutto schiacciata in mezzo a un corposo sandwich lo vogliamo dimenticare? Una domenica nera per Strocchia e compagni. Una domenica BIANCONERA.
Per fortuna la Juve non passa, mentre tutta Italia urla di rabbia, perché è sempre la solita solfa.
Intanto la Roma se la ride con Totti superstar che impazza alla tv con le sue barzellette: “Segno tanto perché la squadra mi sopporta”…forse voleva dire “supporta”? Fa nulla…del resto è vero che la squadra lo sopporta: lui e le sue manie da fuoriclasse, lui e i suoi colpi di tacco e di controtacco, lui e quella voglia caparbia di fare a tutti i costi goal…manco gli dessero il pallone d’oro.
E in tema di barzellette, da quelle di Totti si passa a quelle di Cassano: “le cassanate” piacciono tanto al presidente del Toro, Urbano Cairo, che vorrebbe assicurarsi il prossimo best seller natalizio, barzellette e aneddoti a firma talento di Bari Vecchia. Giusto per creare un altro po’ di ruggine tra il barese e il capitano giallorosso. Si prospetta una guerra a colpi di congiuntivi e barzellette.
Intanto la domenica scorre, Borriello fa Ronaldinho e il Milan rimpiange di averlo ceduto così impunemente al Genoa. I pronostici dei sapientoni vengono puntualmente disattesi - per Massimo Mauro il Palermo avrebbe vinto facilmente e invece pareggia solo in extremis – e la domenica sera accade quello che i più non si aspettano, ma che noi (andate pure a controllare, della serie provare per credere) predichiamo da tempo.
Quel diavolaccio del Milan, già affossato e dato per morto e sepolto, risorge ai danni di una non incolpevole Lazio (vedi alla voce Muslera, che prima della partita deve aver chiesto consigli a Dida su come diventare un provetto portiere nel campionato italiano) e regala ai suoi tifosi una vittoria sonante, di quelle che non dimentichi.
E fin qui nulla di così impronosticabile, se non fosse che l’Olimpico è diventato per le Romane contro le Milanesi peggio della fossa dei Leoni. La Roma rimedia 4 pappine dall’Inter, la Lazio addirittura 5 dal Milan. Magari sbancasse Roma anche Napoli….
E la serata segna anche il ritorno al goal di Gilardino, addirittura due e potevano essere tre. Insomma la speranza è davvero l’ultima a morire. Che l’Olimpico possa servire a risvegliare dal letargo anche il nostro arciere, da troppo tempo a digiuno di goal? Magari Doni (tanto è brasiliano pure lui) si traveste da Dida e tra papaveri e papere viene insaccato di brutto da una freccia del nostro Emanuele o più semplicemente da un’incornata di Marcelo.
Magari.
In ogni caso non chiamiamo più in causa il povero Dida e non infieriamo. Dopo la botta rimediata in Scozia, il poverino se l’è vista davvero brutta, quasi quasi ci rimetteva le penne…
A rimetterci ieri nell’amata Juve e in nazionale ancora una volta il buon vecchio Alex. Solo tredici minuti contro la Fiorentina, nemmeno una disonorevole tribuna con Donadoni. Un po’ ci spiace, meno male che gli è rimasta la pubblicità con la Chiabotto e con i due gemellini napoletani...Povero Alex ne devi bere di acqua...
Dobbiamo ancora dire e contraddire? Diremmo di no...abbiamo un lavandino in panne, un idraulico da chiamare e tante cose da sistemare. Sperando che il Presidente e il Mister si chiariscano e che non troppe nuvole come quelle di sabato si addensino sui nostri colori, ci congediamo e ci vediamo alla prossima.
 

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