• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA OTTAVA DI CAMPIONATO E DINTORNI • 

22/10/2007

(RENATA SCIELZO) – Bentornati lettori. Vi siete già ripresi dalla sbornia Napoli, dopo il funambolico ed entusiasmante 4 – 4 dell’Olimpico? Noi pur essendoci “ubriacati ed inebriati” a sufficienza, abbiamo una certa voglia di dire e contraddire. E abbiamo parecchia carne al fuoco.

Cominciamo dal campionato. L’Inter macina punti e l’imperatore torna al goal: 1- 0 al Granillo e primo posto solitario in classifica. Ora che le discoteche sono territorio privilegiato di Ronaldinho e Robinho, il brasiliano può anche calcare il campo di gioco e perché no segnare.

La Juve è sempre la Juve, gioca male ma vince ai danni del grifone amico. Tre punti e secondo posto in classifica. Del Piero fresco di rinnovo sigla il goal partita e in barba alla sostituzione non gradita, corre in sala parto e festeggia con la moglie Sonia. Un regalo straordinario sta per arrivare: nasce il piccolo Tobias. Alla faccia dei detrattori Alex se la gode. Che dire se non auguri e figli maschi.

Al terzo posto se la godono i viola in una domenica che li vede protagonisti e che vede andare in goal tutto l’attacco: dal più giovane al più vecchio, da Pazzini a Bobo Vieri.

La Roma, ridimensionata e frastornata dopo le quattro pappine insaccatesi alle spalle di Curci (anche lui neopapà, e siamo alla seconda tranche di gossip e di auguri), nonostante la mano amica di San Gennaro (IEZZO), non se la passa benissimo. I risultati cominciano a non essere quelli attesi e sabato anche il gioco non è stato, senza togliere alcun merito al nostro Napoli, quello effervescente a cui ci aveva abituato. Crisi di identità? Quale che sia la risposta, ad attendere i giallorossi c’è un girone infernale: Sporting in Champions, Milan fuori casa e derby. Poteva andare peggio? No di certo. Per gli Spalletti’ s boys è giunto davvero il momento di dimostrare qualcosa e vedi soprattutto alla voce Milan, il calendario non poteva essere più funesto.

Già il Milan, un Milan in crisi da gioco e da risultati, reduce da una debacle in casa contro l’Empoli, ma che può tutto sommato rallegrarsi: è di oggi la notizia che a Dida la Fifa ha ridotto la squalifica ad un turno. L’Avvocato di parte rossonera, Leandro Cantamessa, dichiara: "La decisione è stata raggiunta, dopo la discussione, in base ad un accordo fra le parti. Non ho altri commenti da fare". Commenti? E cosa vuoi aggiungere, dopo che il povero Dida è stato spintonato e picchiato a sangue, rovinando a terra, manco fosse stato colpito da un toro imbizzarrito durante la corrida di Pamplona??!! A commentare semmai sono i tifosi rossoneri, i quali speravano in ben altro verdetto: qualche mese di squalifica, il tempo di rimpiazzare il brasiliano e vissero tutti felici e contenti.
Il Milan comunque quest’anno è fuori giri in Italia e in Europa, nonostante i suoi tanti campioni candidati al pallone d’oro. Si teme la crisi, i sogni di Ancelotti si fanno incubi, il fantasma di Capello in combutta con quello di Berlusconi e con accanto Galliani/zio Fester aleggia su Milanello a richiamare all’ordine l’allegra brigata di vecchietti inps.

Scherzi a parte se il motore del Milan ha bisogno di rodaggio e/o messa a punta o è semplicemente fuori giri, gira e romba quello della rossa di Maranello. Ci permettiamo un’incursione extracalcistica per applaudire il nostro cavallino. Alla faccia di spie e controspie, il mondiale si colora di rosso ferrari.

Tornando al discorso fantasmi, ce n’è uno che aleggia da sempre sul mondo del calcio. Pensavamo di averlo lasciato a piangere le sue miserie, ma si sa a volte ritornano. Ritorna e subito conquista il palcoscenico Big Luciano Moggi, che con “Un calcio nel cuore”, scomodo libro-denuncia (a quello che dice...) prova a raccontare la sua verità. “Calciopoli è stata una finta rivoluzione (ma va che non ce n’eravamo accorti…), Berlusconi mi ha offerto il Milan, i conti li faremo in tribunale”.
Che chicche, che rivelazioni…Ha detto cose che non avremmo mai pensato dicesse, che non avremmo mai pensato di leggere e/o ascoltare. Ma ha davvero ragione, peccato per il titolo: “un calcio nel cu..” sarebbe stato più appropriato per Big Luciano e quelli come lui. E sarebbero calci a raffica…

Ma c’è anche chi è più stolto di questo signore. Al Sant’Elia di Cagliari si consuma l’ennesima bravata, parte un petardo dagli spalti che colpisce un giocatore di casa. Della serie “cornuti e mazziati”, della serie se non squalificano il campo ci arrabbiamo.

E restando in tema di squalifiche eccone un’altra da incorniciare. Il tecnico nerazzurro Roberto Mancini si limita a definire sfottò gli ingiuriosi e vergognosi striscioni comparsi a San Siro in occasione di Inter – Napoli e quasi grida all’ingiustizia per la squalifica (n.d.r. per giunta ridicola) della curva interista. CI FA O CI E’? CHE SI SCIPPI QUEL RIDICOLO CIUFFO, FINISCA DI DIRE FANDONIE E FACCIA L’ALLENATORE...

Ne volete altre? Ci fermiamo, sabato è più vicino di quanto non si pensi e dobbiamo prepararci psicologicamente alla partita, quella con la P maiuscola: NAPOLI – JUVENTUS.
Alla prossima e forza Napoli
 

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