• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

13/3/2007

(RENATA SCIELZO/ foto di Felice De Martino) – Eh già le ultime di campionato…il nostro detti e contraddetti torna in formato double oppure prendi due paghi uno, fate un po’ voi, causa incontri ravvicinati del nostro Napoli.
Si è giocato sabato e si è giocato oggi: purtroppo il gioco e risultato dei nostri non ci hanno regalato grosse emozioni.

Sabato abbiamo perso l’occasione di superare la vecchia signora, sconfitta malamente sul terreno di Brescia, e oggi, non siamo riusciti a mantenere inalterato il distacco di un punto. Mentre noi, incapaci di produrre grossi pericoli, rimediavamo un brutto 0 – 0 (ALTRO CHE RULLO COMPRESSORE...)contro il Vicenza dinanzi ai nostri aficionados, con il San Paolo fresco di riapertura agli abbonati, la Juventus metteva a segno un cinico successo per uno a zero sul Treviso. Niente da fare nemmeno oggi. Ciò tuttavia fa sì che lo scontro diretto post - pasquale diventi estremamente interessante. Speriamo che i nostri non esagerino con pastiere e casatielli e che dall’uovo venga fuori una bella sorpresa targata NAPOLI.
Speriamo che anche il campionato di serie B diventi come quello di A. Detti subito le sue regole, con due squadre avanti e le altre indietro ad arrancare:Inter e Roma in A, Juve e Napoli in B. TUTTO IL RESTO E’ NOIA. Ma purtroppo per noi IL GENOA RUGGISCE, come ha evidenziato il nostro collega Trinchillo E COME SE RUGGISCE…..

E comunque anche se le emozioni non sono infinite in B come in A, parecchie sono le discussioni, quelle che foraggiano programmi tv e pennivendoli da strapazzo e che soprattutto danno adito a dichiarazioni discutibili di personaggi ancor più discutibili.

La domenica per fortuna è stata prodiga di avvenimenti, altrimenti sai che noia registrare la solita vittoria dell’Inter.
Già la solita vittoria. E’ stata una vittoria dal sapore particolare, perché contro i nerazzurri scendeva in campo quello che per anni è stato il loro idolo, il loro fenomeno: Ronaldo. Che strano effetto deve aver fatto agli abbonati nerazzurri (gli unici autorizzati ad assistere al derby) vedere il loro mito con un’altra maglia e quella più odiata per giunta.
Qualche anno fa, poco dopo la partenza del brasiliano per Madrid, un ingegnere della Pirelli con lo pseudonimo di Musandro scrisse un poemetto in latino, il “DE REDITU RONALDI” (Sul ritorno di Ronaldo), poemetto più che profetico. Certo nemmeno il più cattivo degli dei avrebbe riservato ai tifosi nerazzurri tale destino: Ronaldo a Milano ci torna davvero, ma con indosso la casacca rossonera. E non finisce qui. Gioca il derby va in goal; il goal dell’1 – 0, quello del momentaneo vantaggio milanista. Non discutiamo i fischi o il gesto di Ronaldo, ma da tifosi un certo magone lo abbiamo provato anche noi. Vedere il proprio paladino con la maglia nemica fa male davvero…però anche per Ronie…VEDERE GLI INTERISTI CON LO SCUDETTO CUCITO SUL PETTO…(avrà pensato “dovevo andarmene io”).
Il match poi è finito con l’ennesima vittoria nerazzurra e per la cronaca IL FENOMENO l’ha fatto Ibrahimovic, nuovo idolo del popolo interista.

Ma di chiacchiere e controchiacchiere fino ad oggi in attesa dei match di b ce ne sono davvero state tante. Totti ha segnato un rigore: portiere a destra, palla a sinistra. E tutti a stupirsi, manco il 10 giallorosso fosse diventato l’ultimo dei brocchi.
Ma il rigore di Totti è una quisquilia, protagonista della domenica, del lunedì, del martedì e,c’è da giurare anche dei prossimi giorni, è stato suo malgrado Adrian Mutu, reo secondo i colpevolisti di essere andato a rete con un avversario a terra. Fiumi di parole su regole e controregole, processi con innocentisti e colpevolisti, pro Mutu e pro Guidolin. Da che parte stiamo? Non ve lo diciamo, ma non perché non vogliamo esporci, ma perché siamo stanchi di discutere sempre di banalità e poco di azioni e bei goal. Stanchi di dare lustro e di fungere da cassa di risonanza. Fair play o non fair play, vincere a tutti i costi o accontentarsi di partecipare: non siamo noi a dover dettare regole, ma chi lo sport lo gioca e lo vive in prima persona. Diamo dei suggerimenti semmai su come modificare un regolamento che fa acqua, ma non giochiamo agli accusatori e difensori, quello è molto triste. Anche perché il goal è stato fatto, ma se il goal non ci fosse stato nessuno avrebbe detto nulla. E non neghiamo che sia così.
Ne abbiamo detto anche troppo.

Intanto segnaliamo il bel campionato della Lazio che continua a stupire ed inanella un’altra bella vittoria sul difficile campo di Reggio Calabria agguantando il Palermo al terzo posto. NON SARA’ MICA QUESTO A RENDERE PATRON ZAMPARINI COSI’ NERVOSO????!!!! E COSI’ RAZZISTA. Ma intanto, ridete gente ridete, Guidolin becca tre turni di squalifica e il presidente Zamparini?
Per il momento nonostante i toni usati contro Mutu è indenne da ogni tipo di provvedimento. Deve essere la Federcalcio romena a farlo notare alla nostra: “La Federcalcio romena intende rivolgersi alla Figc per quanto detto dal presidente del Palermo Zamparini su Adrian Mutu. "Vogliamo accertare cosa abbia voluto dire quando ha fatto quelle affermazioni. Non penso che cio' sia normale", ha detto il direttore generale della federazione Ionut Lupescu. Il presidente del Palermo aveva definito l'attaccante della Fiorentina 'zingarello romeno furbo' in relazione al gol segnato contro i rosanero con un giocatore del Palermo a terra.
VERGOGNA. Ci scusiamo con i lettori, ma si sta verificando quello che temevamo. Una megafiguraccia nazionale a causa di un imbecille, permettetecelo.
E la chiudiamo qui.

E a mo’ di boutade lanciamo una proposta di fantamercato. Citiamo testualmente un’ansa di qualche ora fa: “Pernambucano e' pronto a lasciare il Lione se non gli verra' prolungato il contratto che ora lo lega al club francese fino al 2008. "Ho 32 anni e conosco come va il mondo del calcio - ha detto Juninho -. Ma ho una storia con questo club e vorrei finirci la carriera. E' un desiderio che ho espresso gia' tre anni fa e intendo realizzarlo, rimanendo fino al 2010. Pero' devono darmene la possibilita', altrimenti al termine di questa stagione ne trarro' le conseguenze”.
Anche qualcuno all’ombra del Vesuvio potrebbe trarne le conseguenze….perché non provare il colpaccio e – sebbene a fine carriera – portare in azzurro un campione come Pernambucano?
Un po’ di danaro sonante, il Vesuvio, il mare, l’aria di Napoli, la serie A italiana, etc. etc.
Vuoi che dica di no?

Alla prossima e forza Napoli.
 

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