• CANNAVARO E' PALLONE D'ORO: ONORE ALLO SCUGNIZZO CAMPIONE DEL MONDO! •

17/11/2006

(VINCENZO CIMMINO) - Fabio Cannavaro è il nuovo Pallone d’Oro, manca solo la conferma da parte di France Football ma oramai non ci sono più dubbi, a vincere l’ambito trofeo è stato il difensore napoletano. Ha preceduto di un pugno di voti il suo ex compagno di squadra, Gigi Buffon.
Cannavaro è il quarto italiano premiato dalla prestigiosa rivista transalpina dopo Rivera, Rossi e Baggio nel 1993.

Nato a Napoli il 13 Settembre 1973, secondo di tre figli (Paolo lo conosciamo bene, l’altra sorella si chiama Renata), Fabio inizia a giocare a pallone già ad otto anni prima di approdare dopo tre anni nelle giovanili del Napoli. Nel 1987 vince il suo primo trofeo, il campionato Allievi. Si segnala già da allora per la sua aggressività tanto che si dice che in una partitella di allenamento sia intervenuto con vigoria sul grande Diego Armando Maradona, rimproverato dall’allenatore riceve le rassicurazioni proprio dal Pibe: “Bravo, si fa così”…

Il 7 Marzo 1993 Fabio esordisce in prima squadra in Napoli-Juventus 4-3. Nonostante il Napoli non sia più quello di una volta, Maradona è ormai solo un ricordo, si segnala da subito come un fenomeno nel suo ruolo tanto che a 20 anni diventa già titolare indiscusso.
Ma il Napoli ha bisogno di vendere e allora nel 1995 Fabio si trasferisce a Parma dove diventa protagonista in una squadra stellare che presentava gente come Buffon, Thuram, Veron, Chiesa… Nell’esperienza ducale arricchisce il suo palmares con una serie di trofei: 2 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa UEFA, arrivando addirittura a sfiorare lo scudetto in un testa a testa emozionante con la Juventus. Nel frattempo la sua avventura in Nazionale inizia a decollare: nel 1994 e 1996 vince il campionato europeo U21, poi passa alla Nazionale maggiore dove disputa 2 Campionati del Mondo e 2 Europei, diventando capitano della selezione italiana dopo l’abbandono della maglia azzurra da parte di Paolo Maldini.

Dopo una infelice parentesi a Milano (2002-2004), sponda nerazzurra, il difensore capisce che per non bruciarsi deve cambiare aria e così passa alla Juventus in un’assurda operazione di mercato che prevede uno scambio alla pari con il portiere Carini (!). A Torino il rilancio e la consacrazione assoluta: con Capello vince tre scudetti, l’ultimo dei quali revocati per il famoso caso Moggiopoli. Fabio non sa ancora che fine farà la sua squadra, se sarà retrocessa d’ufficio o meno, ma parte per il Mondiale di Germania promettendosi di non pensare a nulla se non a quella imminente avventura. Mai promessa fu più mantenuta, una prova PERFETTA quella del difensore, culminata con la vittoria della COPPA DEL MONDO! Una serie di partite impressionanti: i difensori sono annientati da una retroguardia impeccabile dove lui, Materazzi e un divino Buffon non fanno passare una palla. Solo due gol incassati, per giunta su un’autorete ed un rigore. L’APOTEOSI: Fabio, da Capitano, alza la Coppa del Mondo al temine della finale di Berlino contro la Francia, il mondo è suo in quel momento… Il punto più alto della sua carriera…

Ma al ritorno dalla Germania apprende delle punizioni inflitte alla sua Juventus e prende una triste decisione: lasciare Torino e l’Italia e sbarcare a Madrid per raggiungere il ‘suo’ Capello. Il resto è storia di oggi e il quasi sicuro successo del Pallone d’Oro. Un riconoscimento dovuto e meritato per lo ‘scugnizzo’ napoletano, lui che da piccolo ha sempre sognato di calcare i campi più prestigiosi del mondo con la maglia del suo Napoli si ritrova oggi ad aver coronato il suo sogno solo in parte, ma un ritorno nella città partenopea non è impossibile. Chiudere la carriera tra qualche anno a Napoli sarebbe il giusto riconoscimento per lui e per tutti i partenopei che lo hanno sempre amato…

GRANDE FABIO!
 

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