• DETTI E CONTRADDETTI – Amenità dalla quinta di campionato e dintorni

3/10/2006

(RENATA SCIELZO) - Eccoci alla consueta carrellata di dichiarazioni più o meno futili, più o meno inutili.

Non si può non partire dalla pazza Inter. Sempre più nell’occhio del ciclone, tra intercettazioni e affini, l’eterna incompiuta, quella che dovrebbe annientare le avversarie piccole e grandi, rimedia un pareggio sul campo del Cagliari e dà il la ad una serie infinita di polemiche dell’ultima ora, dal consueto noi l’avevamo detto, alle parole degli ottimisti alla Riva: ma è solo ad 1 punto… etc. etc. Perde Crespo ed è seconda in classifica dietro Palermo e Roma.
A inizio campionato il lungimirante Piccinini aveva a mo’ di oracolo proferito: il primo posto è cosa già fatta, al massimo sarà interessante vedere la lotta per il secondo. Beh, forse è un po’ prematuro, e non vorremmo cuocere nella stessa acqua di Piccinini, ma la domanda è: l’Inter riuscirà a piazzarsi al secondo posto?
Non ce ne vogliano i tifosi nerazzurri, ma questo squadrone delle meraviglie che dovrebbe fare sfracelli finisce sempre per fare tonfi e contro tonfi (per conferma chiedere a quelli del Bayern Monaco). ETERNA INCOMPIUTA
Ma non infieriamo, ché ci pensa già la stampa nazionale e Mancini ormai non sa più a quale santo votarsi, quale scusa inventarsi…è arrivato perfino alla panchina corta! MA CI FACCIA IL PIACERE!!!

E allora guardiamo al nostro orticello, rigoroso e ritemprato dopo la meritata vittoria sul campo dello Spezia. Una vittoria di squadra, come ha dichiarato il buon Cannavaro, una vittoria della squadra, diremmo noi…Reja continua a non convincerci, nervoso, si è fatto buttare fuori e molte cose, nonostante ampi sprazzi di bel gioco sono ancora da rivedere (non dimentichiamo che ce la giocavamo con lo Spezia, anche se al famoso e ostico “Picco”, e non con Madama Vecchia Signora). Sconfitti su tutti comunque i soliti noti, soliti idioti che in accordo con uno sparuto gruppo di facinorosi supporters rossoblu (quelli del gemellato Genoa) hanno fatto prima danni alla stazione e hanno poi lanciato petardi e fumogeni durante il match. E’ proprio vero: la mamma degli stolti è sempre incinta. STATEVENN A’ CASA.

Capitolo Nazionale prima di ritornare all’avvincente campionato di B e di A.
Donadoni dirama le convocazioni e….sorpresa..Cassano sì, Cassano no, la storia infinita…è giallo: il talento di Bari Vecchia è di nuovo fuori. Motivazioni? Sarebbe fuori forma. Dentro nuovamente Del Piero e Luca Toni. Fuori Gilardino. Dentro nuovamente Iaquinta.
Lungi da noi voler fare gli avvocati difensori del Peter Pan di casa nostra, ma forse dargli un’altra possibilità non sarebbe stato scandaloso. Al San Paolo aveva fatto vedere bel gioco, per poi regredire paurosamente, ma ci sono anche le cosiddette serate no…perché lasciarlo a marcire sulla panchina del Real?
Povero Antonio!! DA RAGAZZO PRODIGIO A FIASCO D’ORO!!!
Donadoni quindi – dicevamo - mischia le carte, ma il risultato – ahinoi - temiamo possa essere sempre lo stesso. In attesa del ritorno del Pupone, impegnato a smaltire i postumi dell’infortunio, speriamo che il mister riesca a creare un gruppo compatto. Da segnalare la convocazione di quel Del Vecchio a lungo rincorso dal Napoli quest’estate. Forse non è un caso che sia stato convocato, forse non è un caso che la Samp all’ultimo non abbia voluto cederlo. Peccato: noi ne avremmo avuto davvero bisogno. Comunque TENTAR NON NUOCE, speriamo Donadoni possa regalarci una micro soddisfazione nelle prossime gare.
Anche perché il ct azzurro aveva pensato alle dimissioni ma poi….leggere per credere:
“Ho fatto questo tipo di discorso con il presidente del Coni Petrucci, poi lui mi ha spiegato quelle che erano le sue idee e abbiamo condiviso appieno i suoi discorsi – ha ammesso Donadoni - . Ho avuto pieno appoggio, in tutti i sensi, e questo mi ha gratificato e responsabilizzato ulteriormente. I risultati passano anche dal tipo di lavoro che uno svolge”. Appunto..e allora LAVORARE, LAVORARE, LAVORARE perché fino ad adesso….

E torniamo alla serie B: ancora Juve macinapunti, il Lecce di Zeman affossa il Genoa e si posiziona in alta classifica. Ma c’è da temerlo? All’inizio forse sì, ma poi come tutte le squadre del boemo siam pronti a giurare sul botto finale, si segnano 4 goal e se ne prendono 8. Ma I CONTI LI FACCIAMO ALLA FINE. DIVERTITEVI STANDO DIETRO A QUESTA STATISTICA.

E la squadra dell’ex presidente del Consiglio, cosa fa? Arranca. Dopo aver recuperato i punti di penalizzazione ha avuto una brutta battuta d’arresto e ieri contro un Siena con un SUPER MANNINGER non è riuscita ad andare oltre un misero 0 –0. Gli esperti del settore continuano a suggerire di rinforzare il reparto arretrato: troppi nonnetti e fa nulla poi se si chiamano Maldini e Costacurta…ma i goal??? A noi sembra che il problema sia lì davanti, lì nel mucchio, dove oramai solo il buon vecchio Pippo sembra buttarla dentro. Forse troppo presto si era urlato ad Oliveira come al nuovo Sheva. Il Gila proprio non va e la sorte non gli è compagna - un suo bel tiro si è letteralmente stampato sulla traversa – e la mancanza di SHEVA non è più in discussione, almeno per i tifosi, sempre più affranti e preoccupati. NOSTALGIA CANAGLIA.

E intanto che fa il grande inquisito? Da vittima diventa carnefice e dalle pagine di “Libero” continua ad aprir bocca e ad emettere sentenze.
E da Pancalli arriva l’ennesima, scontatissima dichiarazione: «Convocherò quanto prima l'assemblea perché tutti capiscano che bisogna cambiare in fretta». Giustissimo. Sembra però di aver a che fare con il manzoniano “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Vale a dire “Questo cambiamento non s’ha da fare”. I bravacci di Don Luciano sembrano essere ancora in giro e lui dal suo palazzotto – le pagine di Libero – è lì a ricordarci che il calcio deve cambiare, UNA CERTA STAMPA pure. Riusciremo a liberarci di questo individuo? A quando la catartica pioggia? A quando un reale e serio repulisti?

Come al solito Meditate, gente, meditate.
 

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