• QUESTO GRANDE CENTROCAMPO AZZURRO •

11/10/2006

(RENATA SCIELZO) - A raccontarlo quasi non ci si crederebbe, ma il successo azzurro di questa sera porta la firma di tre centrocampisti: De Rossi, Camoranesi, Perrotta. Tre, che, per motivi diversi, non sono di quelli che ti lasciano indifferenti. Caratteri forti, personalità e tanta corsa nelle gambe. Stasera è stata la loro serata, la grande serata del centrocampo azzurro. Centrocampo ritrovato in un match, dove sebbene contro un avversario più che alla nostra portata, l’Italia sembra essersi finalmente ritrovata, produce gioco, non è fonte di quel brutto effetto ASSOPIMENTO che non ci aveva abbandonato nemmeno per un minuto negli ultimi match.

Donadoni dopo i molteplici dubbi palesati in merito alle formazioni spedisce Alex Del Piero in tribuna (e via con le polemiche…), schiera 10 campioni del mondo dieci più il furetto Di Natale e le cose sembrano andare per il verso giusto. Al 16’ è Daniele De Rossi a regalarci la gioia del goal con una delle sue imprendibili botte da fuori. Onora la maglia numero 10 e in un solo colpo cancella definitivamente quell’immagine “sporcata” dalla gomitata mondiale. Ma la gioia – ahinoi - è effimera e passeggera, dopo nemmeno 10 minuti i georgiani agguantano il pareggio e alla fine del primo tempo rischiano anche di portarsi in vantaggio colpendo un clamoroso palo.

Dopo l’intervallo l’Italia si risveglia, non ci sta, incomincia a creare azioni e a giocare come sa fare. Il centrocampo si trasforma, i ragazzi prendono in mano le redini del match e assistiamo a buone triangolazioni e a belle incursioni. Bello il dialogo tra il furetto Di Natale e l’ariete Toni, notevole l’intesa a centrocampo, sempre utili le cavalcate di Oddo e Perrotta. Azzeccati i cambi da Donadoni (ottimo l’inserimento di Mauri…e chi l’avrebbe mai detto…) da vedere e rivedere i goal che ci hanno poi regalato la vittoria. Al 16’ del secondo tempo, nemmeno un minuto dopo che l’arbitro ha spedito Kankava sotto la doccia per somma di ammonizioni, è Mauro German Camoranesi a regalarci la gioia del secondo goal, il bianconero tenuto troppo spesso a riposo, ha rivelato una forma smagliante e quando gli si è presentata l’occasione non ha fallito il bersaglio. Splendida girata di testa e terzo goal in azzurro per l’italo argentino che non canta l’inno e che fa le bizze alla Juventus (ora non più…), ma che quando vuole sa come farsi perdonare. Si cerca di mandare in goal Luca Toni, il quale distilla più di qualche bel colpo per tutta la serata, senza purtroppo trovare l’incrocio dei pali. Bellissima ad esempio una sua girata conclusasi di poco sopra la traversa. Ad allungare il vantaggio azzurro ci pensa ancora un centrocampista: al 36’ è la volta di Simone Perrotta, dopo aver saltato Italia –Ucraina, il numero 20 della nazionale e della Roma si è prepotentemente ripreso il suo posto da titolare ormai fisso, ha fatto non poco dannare gli avversari con le sue numerose cavalcate e ha concluso a rete, festeggiando alla sua maniera con schiaffetti vari e con un abbraccio particolare condiviso con Daniele De Rossi. Con il terzo goal la partita finisce per regalare poche emozioni, le squadre sono stanche, la Georgia è alla frutta e tira i remi in barca, impossibile rimontare due goal ai campioni del mondo. L’Italia dal canto suo mantiene palla cercando di non incorrere in errori e sbavature che potrebbero rivelarsi pericolose E allora presenza per Materazzi che al 29’ sostituisce Cannavaro, fischiatissimo Materazzi e tutti ad urlare Zizou e chissenefrega e a pochi minuti ingresso anche per Iaquinta che rileva l’autore del secondo goal. I giochi ormai sono chiusi.

Trarre un bilancio per questo match è sin troppo facile: l’avversario non era di quelli insormontabili, tuttaltro, nel secondo tempo si è vista sicuramente una buona Italia (finalmente), la Scozia capolista del nostro girone ha rimediato una brutta sconfitta dall’Ucraina (e Sheva c’ha messo lo zampino), forse la dea bendata si sta volgendo dalla nostra parte, ragazzi e mister stanno per trovare la strada maestra e soprattutto, come è emerso anche dalle interviste, i nostri hanno capito che con il mister devono fare corpo. Speriamo bene e se son rose…fioriranno
 

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