• PIANETA CALCIO - IL FUTURO DEL CALCIO È NEL SUO PASSATO •

24/3/2005
(dal mensile di Marzo Ferruccio Fiorito) - Sono 15 quindici i club che rischiano di scomparire, tra questi i nomi eccellenti di Lazio, Roma, Inter e Milan, ma anche Palermo e Salernitana.
Il tutto ha avuto inizio il 5.2.2003, allorquando venne presentato un emendamento a favore delle società di calcio durante l’esame del D.L. n° 288/2002; prevedendo la possibilità per i club professionistici di “iscrivere in apposito conto nel primo bilancio da approvare, l’ammontare delle svalutazioni dei diritti pluriennali delle prestazioni degli sportivi professionisti, procedendo all’ammortamento della svalutazione iscritta in 10 rate annuali di pari importo”.
Successivamente all’approvazione del decreto del 18.2.2003, insorse l’Unione Europea, la quale per il tramite dell’italianissimo Mario Monti, intravide il “rischio” di aiuti da parte dello stato, in palese violazione delle normative antitrust europee.
Sostanzialmente, con l’approvazione del decreto fu permesso alle squadre maggiormente indebitate di svalutare il parco giocatori, spalmandone il relativo onere in dieci anni, senza essere costretti a concentrarlo su di un unico esercizio di bilancio, come contrariamente previsto dalle leggi allora in vigore.
Ecco, appunto, dalle leggi allora in vigore… oggi sembra che qualcosa sia cambiato, o per lo meno stia cambiando.
E’ di qualche la notizia che vi sarebbe un’intesa di massima fra la Commissione Europea e l’Italia per archiviare definitivamente “l’incresciosa” vicenda sul decreto spalma debiti; la conferma ci giunge direttamente dalla autorevolissima voce del ministro delle politiche comunitarie Rocco Buttiglione.
“…i tifosi italiani possono strare un po’ più tranquilli, la vicenda benchè non chiusa si è avviata a una pronta soluzione, in quanto ci è stato fornito un equo lasso di tempo, per formulare una modifica della legge…”.
I più grideranno allo scandalo…siamo alle solite, quando ci sono di mezzo i potenti, e i grandi interessi, tutto si può risolvere, e se non ci si riesce, si possono sempre cambiare le leggi...
Perché scandalizzarci…? E’ questo l’insegnamento che ci giunge da sempre da chi ci guida politicamente…e non ci si vuole riferire solo agli attuali “potenti”.
L’onorevole Buttiglione dimentica un passaggio importante nella sua dichiarazione rassicurante; dimentica che da questa brutta storia, vi è chi ha dovuto rispettare le regole fino in fondo, attendendo invano che qualche leggina dell’ultim’ora gli evitasse di sprofondare nel baratro, fino a giungere nell’inferno del calcio semi-professionistico.
Noi non ci stiamo, ma non gridiamo allo scandalo…non servirebbe a nulla, ci auguriamo solo che a giugno, quando ci sarà da rifare i conti, quegli stessi potenti che amano rassicurare, si ricordino che il Napoli il suo debito lo ha estinto in prima persona, senza alcun aiuto, scrivendo la parola fine alla sua gloriosa sua storia.
Non c’è niente di nuovo nell’aria direbbe qualcuno…volendo significare che tutto quanto di nuovo arriva domani, in realtà lo abbiamo già vissuto ieri, sotto forme e colori diversi…nel passato c’è gia potenzialmente il futuro, quello che potrà essere e che nel mondo nel calcio puntualmente sarà.
 

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