• MATARRESE: “LA SITUAZIONE DI NAPOLI E’ DELICATA” •

17/11/2006

(RENATA SCIELZO) - Con la candidatura dell'Italia per Euro 2012, di tutto il calcio ha bisogno, meno che di problemi di ordine pubblico. Lo dice Matarrese. Il presidente della Lega si e' incontrato questa mattina nella scuola di polizia di Roma con i questori responsabili delle forze dell'ordine di sei citta': Catania, Bergamo, Brescia, Genova, Salerno e Napoli. Matarrese e' comunque preoccupato per la situazione di alcune piazze: 'Il sud? La situazione di Napoli e' molto delicata'.
E’ un’ANSA battuta questo pomeriggio.
BASTA!!!
Chiediamo scusa ai lettori di Pianetazzurro, che magari tra queste pagine web, si aspettano di trovare informazioni e analisi sulla loro squadra del cuore e un po’ di svago, ma è venuto il momento di alzare la voce e di dire basta. Basta alla diffamazione mediatica che si sta perpetrando ai danni della nostra città.
Qualche giorno fa chi scrive ha inviato una lettera a “La Repubblica”, lettera in parte tagliata, ma per fortuna pubblicata, lettera in cui si lamentava lo stato di cose presenti, vale a dire le analisi condotte sulla nostra città da intellettuali o sedicenti tali, da giornalisti o sedicenti tali, da esponenti della prima repubblica, insomma da tutti: dal capo dello stato all’ultimo faccendiere.
Napoli perduta, Inferno Napoli, Napoli malata, Napoli dannata. Napoli sempre accompagnata da aggettivi poco edificanti, quando non addirittura diffamanti.

Basta!!! Qui nessuno nega i problemi che attanagliano la nostra città, taluni in maniera atavica; nessuno nega la recrudescenza di criminalità e atteggiamenti e usanze malavitosi; nessuno nega che i nostri governanti siano stati spesso poco solerti e/o disattenti, ma di sentirne di cotte e di crude davvero non se ne può più. Tutti - e quando diciamo tutti, diciamo tutti - in ogni angolo dello stivale discutono di Napoli, dicono la loro. Ormai parlare di Napoli è come parlare del tempo o del più e del meno. E’ come parlare di Totti - per capirci - tutti pronti a dire la loro, se Totti deve o non deve tornare in nazionale, deve o non deve decidere. Ma Napoli non è Totti, il discorso è un po’ più complesso e non basta improvvisarsi pseudo allenatori o pseudo opinionisti.

Napoli e la criminalità. Napoli e la monnezza. Napoli e l’inciviltà. Tutti così. Anche chi Napoli l’ha vista solo in cartolina o al più in televisione su Rai tre alle 20.30 (“Un posto al sole”).
Luoghi comuni, pregiudizi, visioni stantie e retrograde di chi magari pur avendo alle spalle un bagaglio culturale di tutto rispetto, di fronte al quale bisogna solo inchinarsi, tuttavia Napoli non l’ha mai vissuta ed è quindi privo del dato più importante per condurre un’analisi: il dato esperienziale.
Tutto ciò non fa altro che affossare definitivamente l’immagine di una città che fatica ogni volta a risollevarsi dopo le mille e più cadute, anche quelle sportive.
E troviamo VERGOGNOSO che anche Matarrese, a proposito dei futuri Europei di calcio, debba dire la sua e parlare di una situazione che a Napoli – solo a Napoli, poi? – è delicata. Ma insomma, sembra quasi che sparare su Napoli sia diventato lo sport nazionale. Matarrese farebbe bene a lavare i panni sporchi della Lega, prima di preoccuparsi di Napoli e di eventi che dovranno svolgersi nel 2012 (tra sei anni…della serie infondiamo speranze e siamo ottimisti…)

Perché questo sfogo? Semplice, perché tutto ciò alimenta i pregiudizi, alimenta il razzismo nei confronti dei napoletani e crea poi nelle curve e negli stadi quelle spiacevoli situazioni di cui discutiamo il giorno dopo i fattacci: al lunedì e magari per tutta la settimana. Certi personaggi prima di fare le loro dichiarazioni farebbero bene ad interrogarsi sulla ricaduta che le loro parole possono avere. Dopo diventa superfluo biasimare e condannare certi atteggiamenti, che sicuramente vanno biasimati e condannati, ma diventa superfluo, perché spesso certi comportamenti indecorosi e razzisti sono anche il frutto delle superficiali esternazioni di chi anziché cercare di sanare le situazioni, senza nemmeno rendersene conto, fomenta e accende ulteriormente la miccia. Sia ben chiaro, qui non si giustificano né quegli idioti che ci urlano contro le famose esilaranti canzoncine sul colera, né tanto meno i nostri stolti concittadini che rispondono alla stessa maniera o pensano di farsi giustizia da soli e con la violenza. Semplicemente si condannano non solo i soliti idioti, soliti noti, ma anche chi non dà il giusto peso alle proprie considerazioni e finisce per diventare correo di certi soggetti.

Scrivendo tutto ciò forse ci stiamo arrogando il diritto di parlare per una città – la nostra città - e magari stiamo togliendo spazio ad argomenti più squisitamente sportivi in senso stretto, ma crediamo che ora più che mai sia necessario ribadire che Napoli non si sente vittima, né vuole fare la vittima, è soltanto stanca di subire angherie e illazioni di ogni tipo, di essere aggettivata sempre e comunque, di essere additata anche per un qualcosa che si dovrebbe realizzare nel lontano 2012 come IL PROBLEMA, LA SITUAZIONE DELICATA. Non è possibile. Basta!!

Chiediamo venia e scusa ancora una volta ai lettori di Pianetazzurro ma se abbiamo rubato un po’ di spazio alle consuete notizie sportive è perché ci sentiamo profondamente indignati e pensiamo che sarebbe opportuno che tutti facessimo sentire la nostra voce, ovunque, anche negli stadi, in maniera attiva e propositiva, per fermare lo scempio mediatico che si sta volutamente portando avanti ai danni di una città ricca di contrasti e di problemi, ma anche di storia, valori e umanità.

Perché la nostra Napoli non è solo camorra e criminalità, né tanto meno solo pizza, Vesuvio, mandolino e Maradona, la nostra Napoli è molto di più. E’ NAPOLI.
 

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