• SCENARI DI UN MONDO ALLA DERIVA •

4/2/2007

(VINCENZO CIMMINO) - Il Calcio ha deciso di fermarsi. Dopo i tragici avvenimenti di Catania la federazione, nella persona del commissario straordinario Pancalli, ha deciso di interrompere fino a tempo indeterminato tutti i campionati. Non entriamo nel merito se questa decisione sia giusta o sbagliata ma cerchiamo di analizzare quali potrebbero essere gli scenari futuri di questo mondo.
Innanzitutto c’è da chiedersi fino a quando questo blocco potrà essere protratto. Si vocifera di un campionato già praticamente finito ma la soluzione più attendibile pare essere quella che vede la ripresa la prossima settimana in una situazione però alquanto particolare: dal prossimo turno in poi tutte le gare potrebbero infatti essere giocate a porte chiuse, fino a quando non si riterrà opportuno riaprire gli stadi ai tifosi.
Secondo punto: cosa rischia il Catania? La società etnea ovviamente si è dichiarata completamente estranea ai fatti schierandosi apertamente contro questi delinquenti ma la giustizia sportiva prevede la cosiddetta ‘responsabilità oggettiva’ che potrebbe portare il Catania ad incorrere in una fortissima penalizzazione in punti oltre al divieto di giocare nel proprio stadio per almeno un anno.
Cosa rischia la FIGC? Dopo lo scandalo Calciopoli, la vittoria dell’Italia agli ultimi mondiali aveva ridato un po’ di lustro alla nostra federazione ma quest’ultima disgrazia ha rimandato di nuovo il calcio italiano nella melma. Possiamo tranquillamente dire addio agli europei 2012…
Intanto sono stati rimborsati i tifosi che avevano scommesso sulla prossima giornata di campionato mentre tanti abbonati SKY, preoccupati di un blocco prolungato dei tornei, stanno pensando di chiedere all’emittente di Murdoch il rimborso per le partite che avevano pagato e probabilmente non vedranno mai. CONI, FIGC e tutti gli altri enti hanno dimostrato sensibilità in questa situazione: speriamo SKY faccia lo stesso non penalizzando oltremodo coloro che vedono la partita da casa, senza alcuna intenzione bellica ma soltanto mossi dalla voglia di vedere uno degli spettacoli più belli del mondo, il football.
 

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