CAJA, QUANTA MAREZZA

 

 

 

Attilio Caja ha il volto dell’amarezza per la sconfitta maturata. “Dispiace per il pubblico che ci ha incitato sempre, anche quando eravamo sotto di venti. Perfino nell’ultimo quarto ha apprezzato i ragazzi che si sono battuti sul parquet cercando di limitare il divario ed allo scadere ha applaudito gli avversari, riconoscendone i meriti. Abbiamo subito la loro aggressività a rimbalzo, accusando i contatti e la maggior fisicità. Non siamo nemmeno abituati al metro tenuto dai fischietti e ci siamo disuniti senza riuscire a raddrizzare la gara. House nel primo tempo ha fatto la differenza con le quattro bombe e con le altre giocate: del resto fino alla passata stagione ha disputato l’Eurolega su ottimi livelli”. Il coach della Pompea parla della ‘vicenda’ Trepagnier. “Da quando sono arrivato ho cercato di aiutare e responsabilizzare tutti. Lui non ha recepito ed è un problema grave. Sapete già che la società ha adottato il provvedimento disciplinare di escluderlo dalla rosa con effetto immediato” (preludio ad un successivo taglio n.d.r.).

Molto chiare le parole di Vlade Djurovic, in un italiano più che buono. “Complimenti alla mia squadra, ha giocato un ottimo basket sia in attacco che in difesa. Abbiamo conquistato un inaspettato successo che ci consente di guardare con fiducia al passaggio del turno. House è il migliore americano che abbia mai allenato: non ha grandissima tecnica ma sa fare tante cose, oltre quella di segnare. Napoli ha giocatori ottimi ma non è ancora una squadra. Ho visto il comportamento di Trepagnier e so che ha avuto problemi anche con Mazzon: penso che la Pompea faccia bene a tagliarlo”.

   dall'inviato Raul D'Amato                               16/11/2004  

 

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