• IL DOPPIO EX – FUSI: “HO SPLENDIDI RICORDI SIA DI NAPOLI CHE DI TORINO” •

29/4/2008

(ESCLUSIVA PianetAzzurro di Giuseppe Palmieri) - Torino e Napoli. Maglie gloriose da sempre, in rappresentanza di due splendide città italiane che hanno segnato la storia d’Italia. Realtà calcistiche e cittadine diverse, ma storie calcistiche che hanno scritto pagine gloriose come anche delusioni atroci. Il Grande Torino, il Napoli di Maradona, ma anche anni di B e sconfitte brucianti. Chi ha vestito entrambe le maglie è Luca Fusi (nella foto). Centosettantanove presenze complessive in sei anni con le due compagini, due in azzurro, quattro in granata. Stagioni vincenti. Coppa Uefa 1989 con il Napoli e scudetto l’anno dopo, ben sessanta le sue presenze partenopee al fianco di campioni come Diego, come Careca o Ciro Ferrara. Poi quattro anni nel capoluogo piemontese con una coppa Italia all’attivo nel 92-93 vinta contro la Roma in una finale finita complessivamente 5-5 con tre rigori per la Roma al ritorno nel 5-2 dell’Olimpico, ma con vittoria granata per la regola dei gol in trasferta. La stessa che aveva beffato il Toro nella doppia finale di Coppa Uefa dell’anno prima contro l’Ajax, raggiunta dopo aver battuto il Real Madrid, ma persa dopo lo il 2-2 di Torino e lo 0-0 di Amsterdam, gara nella quale i granata colpirono tre legni. Trionfi e amarezze ben vivi nei ricordi della carriera di Luca Fusi: “Ho splendidi ricordi in entrambe le piazze, nelle quali sono stato a lungo e ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori e di vincere. A Napoli sono stato di meno, ma ho partecipato ad uno scudetto incredibile e alla coppa Uefa. A Torino sono molto legato, anche perché li sono stato qualche anno in più e anche li abbiamo alzato una Coppa Italia e vissuto stagioni esaltanti”.
Torino e Napoli. Maglie gloriose da sempre, ma entrambe, negli ultimi anni, hanno dovuto subire l’onta del fallimento nei tribunali e una nuova vita. Il Toro era risalito in A, è tornato in B dopo il fallimento ed è tornato in massima serie dopo una stagione altalenante chiusa con un trionfo al supplementare della finale play-off contro il Mantova, mentre il Napoli, dopo il crollo societario e l’avvento di De Laurentiis alla presidenza, ha dovuto attraversare l’inferno della C per due anni, una grande stagione in B, prima del ritorno nel calcio che conta. Nel primo campionato di A, dopo diverse stagioni, che rivede quelle due maglie gloriose fronteggiarsi nel massimo palcoscenico nazionale, il Napoli, a tre giornate dalla fine, è salvo e insegue un posto in Intertoto, mentre il Toro è impelagato pericolosamente nella lotta per non retrocedere, nonostante una faraonica campagna acquisti estiva. L’analisi di Luca Fusi: “Gli azzurri stanno facendo un ottimo campionato, hanno già raggiunto l’obiettivo minimo che si erano prefissati e hanno gettato le basi per un futuro florido, con risultati che possono diventare più ambiziosi nei prossimi anni. Il Torino, invece, era partito con ben altre ambizioni, voleva lottare per l’Europa, aveva puntato su Novellino e rinforzato la rosa, invece si trova ora a lottare per non retrocedere al termine di una stagione molto deludente. Ambizioni deluse che ora si sono trasformate in paura, che i giocatori granata devono essere bravi a superare”. Il pronostico del doppio ex, viste le diverse motivazioni delle compagini in cui ha militato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, è appannaggio della squadra di mister De Biasi: “Il fatto di giocare all’Olimpico, una partita di importanza capitale, davanti al proprio pubblico con un avversario che comunque gioca sereno, vista la salvezza matematica, dà motivazioni importanti al Torino, cosa che potrebbe essere decisiva aldilà dei valori tecnici delle due squadre. Quindi granata favoriti per il confronto di domenica”. Fusi, originario di Lecco, ha giocato, nella sua lunga carriera, anche con Como, Sampdoria e Juventus, oltre all’esperienza svizzera con la maglia del Lugano, dopo la quale ha appeso le scarpette al chiodo. Ha vinto scudetto e due Coppe Italia anche con bianconeri e blucerchiati, e proprio i liguri domenica sono impegnati in un match fondamentale contro la Roma. Fusi vede come favorita per questo confronto, proprio la sua ex-squadra: “La Sampdoria, dopo il pareggio in extremis a Firenze, è molto carica e non vuole mollare l’obiettivo Champions che sarebbe clamoroso e prestigioso, ormai lo scudetto è ampiamente nelle mani dell’Inter, quindi alla Roma potrebbero venir meno motivazioni importanti, a vantaggio di una Samp affamata di vittoria. La squadra di Mazzarri ha tutte le carte in regola per far suo questo confronto”. Fusi ha citato l’Inter ad un passo dal titolo, quindi l’ultimo pensiero va al derby di domenica contro il Milan, che potrebbe confermare i nerazzurri campioni d’Italia: “Si, lo scudetto è ormai della squadra di Mancini, ma il Milan ha più bisogno dei tre punti, vista la rincorsa Champions che per la formazione di Ancelotti è vitale. Quindi scudetto all’Inter, ma derby ai rossoneri”. E se lo dice uno che vanta diciassette stagioni a grandi livelli e sei trofei italiani e internazionali nel palmares, ci crediamo. Torino e Napoli. Maglie gloriose. Fusi, l’onore di averle vestite entrambe.
 

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