• RIMINI, ACORI: “LE CRITICHE NON FANNO BENE. DEL NAPOLI VORREI BOGLIACINO” •

7/3/2007

(ESCLUSIVA PianetAzzurro di GIORGIO NOCERINO) - Dopo la vittoria di sabato per tre a uno del Napoli contro lo Spezia, i partenopei si apprestano ad affrontare una delle squadre più spettacolari del campionato cadetto: il Rimini. Attualmente la squadra romagnola si trova al sesto posto della classifica e sembra aver perso lo smalto di tempo fa, quando era ritenuta una delle compagini più competitive della cadetteria. A tal propositi abbiamo raggiunto, telefonicamente, il tecnico riminese Leonardo Acori, allenatore dei romagnoli dalla stagione 2002/2003.
Nel calcio non sempre chi gioca bene vince, è d’accordo con le critiche mosse a Reja per il non gioco degli azzurri?
Reja, ormai, sono più di due anni che è in cima alla classifica, prima di C ora di B. Le critiche mosse non so a cosa siano dovute, ma sicuramente non fanno bene ad un uomo che sta portando una piazza come Napoli alla promozione diretta in serie A. Il Napoli i punti li fa, è secondo in classifica perché criticarlo?
Per quanto riguarda il gioco si sa il Napoli non esprime un gioco spumeggiante ma, lo ripeto, i punti li fa e oggi quello che conta sono i tre punti
”.
Se lei fosse l’allenatore del Napoli, impiegherebbe tutti e tre i puntero azzurri, Calaiò, De Zerbi e Bucchi?
Chi non vorrebbe in rosa giocatore come Bucchi, De Zerbi e Calaiò: le scelte sono scelte. Sono tutti e tre grandi giocatori ma insieme, adesso, potrebbero destabilizzare il gioco. Non so se li impiegherei insieme ma sicuramente, grandi come sono, non possono che far bene anche insieme e si è visto nel match contro lo Spezia”.
Attualmente, sareste fuori dai play-off nonostante giochiate bene, come si spiega l’attuale momento del Rimini?
In questo momento ciò che ci manca maggiormente è il gol, che è l’essenza stessa del gioco del calcio. E’ dall’inizio del nuovo anno che vacilliamo per quanto riguarda i risultati, pur esprimendo un buon calcio. Dobbiamo essere più concreti sotto porta: a parte la gara di Arezzo, dove non siamo mai entrati in partita, nelle ultime partite siamo stati troppo imprecisi. E senza gol, i risultati non arrivano”.
Il Napoli dell’andata era ancora incerto e titubante. Il Napoli di oggi, invece, è tutt’altra squadra, sicura e quadrata. Come pensate di batterla?
Non vedo grosse differenze tra il Napoli dell’andata e quello attuale. La squadra di Reja si è sempre dimostrata formazione tosta e molto concreta. In serie B conta soprattutto la sostanza. Il bel gioco è importante, ma deve essere accompagnato dai risultati, altrimenti è fine a se stesso .E il Napoli di quest’anno, a dispetto di un gioco non brillantissimo, sta ottenendo grandi risultati. Per fermare gli azzurri dovremo avere lo stesso spirito dell’andata, cercando stavolta di concretizzare al meglio le occasioni da rete create. E dovremo essere super-concentrati, evitando di concedere vantaggi agli avversari”.
Quale calciatore togliereste al Napoli?
Al Napoli toglierei un’ po’ tutti, non esclusivamente un singolo calciatore. La rosa a disposizione di Reja è la vera forza dei partenopei: chi entra dà spesso un contributo decisivo. Ciò si verifica soprattutto in attacco: se non gioca Calaiò c’è un Bucchi in campo, se non c’è Bucchi entra Sosa. E il risultato sotto porta non cambia. Un altro grosso punto di forza degli azzurri sta nella solidità del pacchetto arretrato, uno dei più forti e meno battuti del campionato. E questo in B fa la differenza”.
Quale giocatore del Napoli vorrebbe avere nel suo Rimini?
Lo ripeto sono tutti giocatori fantastici. Al momento quello che più mi sta stupendo è Bogliacino. Davvero un giocatore dalle mille risorse e nel calcio moderno questi giocatori, con queste caratteristiche, servono a fare grande una squadra”.
Credete ancora al secondo posto o pensate solo a garantirvi i play-off?
Il Rimini non è certo una squadra allestita per ammazzare il campionato. Sarebbe un’eresia, soprattutto in questo momento, affermare di puntare al secondo posto. Anche se alla fine della stagione non dovessimo centrare la promozione, non si potrebbe parlare di fallimento. Conosciamo il nostro valore e dobbiamo lavorare umilmente per puntare ad una posizione che ci garantisca i play-off. Non dimentichiamo che questo campionato cadetto è uno dei più difficili della storia: oltre alla Juventus, che costituisce un caso a parte, ci sono squadre ben attrezzate e molto competitive come Napoli, Genoa e Bologna”.
Favorite per la promozione diretta?
Le pretendenti alla promozione si conoscono. Il Genoa possiede giocatori di alto valore tecnico, il Bologna lo stesso, il Mantova non è più una cenerentola ma è una vera realtà. Lo ripeto, oltre la Juve che tutti sappiamo gia in A, il Napoli mi sembra la vera pretendente alla diretta promozione. Cinque punti dalla terza non sono pochi e da come si vede giocare in Napoli quest’anno è difficile non pensarlo come vero pretendente. Poi, lo sappiamo, il campionato di B cela sempre sorprese”.
 

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