• PAOLO CANNAVARO: "GIOCARE A NAPOLI E' IL MIO SOGNO"  •

3/3/2006

(dal mensile PianetAzzurro, VINCENZO LETIZIA) - Paolo Cannavaro, 25 anni, difensore del Parma, a giugno sarà il primo rinforzo importante per un Napoli che tutti si augurano sarà stato promosso nella serie cadetta e pronto per sferrare l’assalto alla serie A. Il fratello del Fabio nazionale, non lo dice apertamente, ma ormai il matrimonio tra Paolo e la sua squadra del cuore è stato praticamente già celebrato: “Napoli è, ed è sempre stata, una grande piazza. Adesso poi, anche se attualmente gioca ancora in serie C, c’è anche una grande società alle spalle. Sono sicuro che il Napoli, negli anni, sarà in grado di fare addirittura meglio della Fiorentina dei Della Valle, della Sampdoria dei Garrone, o dello stesso Parma degli anni d’oro. Poi, per quanto mi riguarda, io come mio fratello Fabio, siamo sempre stati fin da piccoli, tifosi del Napoli”.
Cannavaro junior ci svela anche un’altra sua abitudine: “In riva al golfo quest’anno, è arrivato mio cognato Gaetano Grieco. Non passa domenica sera, quando sono impegnato contemporaneamente con il Parma in serie A, che non chiami Gaetano per sapere come ha giocato il Napoli. Se invece con il Parma, giochiamo uno dei due anticipi del sabato, la domenica mi attacco davanti alla tv, per vedere gli azzurri”.
Ora, lo vede in TV il suo amato Napoli, ma a giugno ci giocherà… Un sorriso e poi, anche se non lo dice apertamente, in pratica Paolo ci conferma attraverso le sue parole questa che è ormai più che un’ipotesi.
“Il mio sogno è quello di giocare con il Napoli e diventare, un giorno, anche capitano della squadra azzurra. Sarebbe per me un’emozione davvero incredibile. Del resto ho saputo che il presidente De Laurentiis, tra le varie cose da sviluppare, ha anche l’intenzione di costruire una squadra di tutti campani, che poi punterà al vertice in Italia ed in Europa. Allora speriamo che si pensi anche a me, visto che sono napoletano…”.
Paolo e Fabio Cannavaro, due fratelli napoletani legati dall’amore per il calcio ed il tifo per la squadra della propria città. Chissà, magari un giorno potrebbero tornare a giocare insieme, magari nel Napoli…
“Magari… Infatti, quando ci giocavo insieme, vedevo mio fratello di più, e inoltre ti da’ una bella sensazione stare al fianco del proprio fratello durante una gara: si da qualcosa in più. E’ capitato solo per tre, quattro partite: ero talmente giovane che giocavo pochissimo…”.
Quali differenze ci sono tra di voi?
“Fabio e io siamo due giocatori fisicamente diversi, lui è più esplosivo, gioca sulla rapidità, io invece esco un po’ di più sulla corsa lunga, di punti in comune ne abbiamo pochissimi, anzi forse nessuno. L’unica cosa che ci accomuna è il fatto che tutti e due abbiamo segnato tre volte in campionato: è un’annata strana, di solito ne facciamo uno a stagione, qualche volta lui due; quest’anno, invece, abbiamo esagerato... I suoi gol sono valsi punti importanti per la Juve; invece, dopo che io ho segnato, abbiamo poi sempre chiuso la partita subendo quattro gol. Quindi è meglio se me ne starò in difesa”.
Ad entrambi, pur se centrali, è toccato di fare anche i terzini...
“Sicuramente non ci piace molto come ruolo, soprattutto per caratteristiche e abitudini. E’ una cosa totalmente diversa giocare da terzino per uno che fa il centrale; quando ci sono problemi di formazione, se uno si sa adattare diviene di grande aiuto per la squadra”.
Il calcio è una passione che vi lega.
“Avrei giocato anche se lui non fosse stato calciatore, a me il calcio piace tantissimo, anche in vacanza pratico il calcetto, è una passione, mi diverto, è il mio lavoro, meglio di così non mi poteva andare”.
Provi invidia per i successi di tuo fratello?
“Al contrario sono contento: è un ragazzo che se lo è meritato, ha lavorato con impegno ed i suoi successi sono una gioia per tutta la famiglia”.
Scontato a giugno l’arrivo all’ombra del Vesuvio di Paolo Cannavaro, non resta ora che sognare, con un Napoli in serie A, che anche Fabio possa raggiungere il fratello minore e formare insieme a lui, per la gioia dei tifosi azzurri, una difesa per davvero invalicabile.

 

 

 

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