• AURELIO DE LAURENTIIS : "FIDUCIA A REJA E ALLA SQUADRA, ANDREMO LONTANO!" •

7/10/2006

(VINCENZO CIMMINO) - Così come l’anno scorso anche in questo torneo è stato ripristinato un rito che ha portato bene al Napoli, la cena del venerdì sera tra dirigenti e squadra. Fautore di questa iniziativa il presidentissimo Aurelio de Laurentiis che dopo un avvio di stagione in cui è stato poco presente per motivi di lavoro in ambito cinematografico è pronto a rituffarsi nuovamente a capofitto nell’universo Calcio Napoli.
“L’anno scorso questa iniziativa ci portò molto bene- spiega De Laurentiis- e quindi ho deciso di ripristinarla anche quest’anno. Lo sapete che siamo scaramantici, perché quindi non provare a ‘portarci’ un po’ di fortuna? Ad inizio stagione sono stato in America per un film ma ora sono nuovamente a disposizione dei ragazzi”.

Signor Presidente, come valuta la sua creatura a qualche settimana dall’inizio del campionato?
“Non era possibile partire a mille subito, questo si sapeva, ma sono convinto delle potenzialità di questo gruppo, potremmo toglierci belle soddisfazioni ma abbiamo bisogno della fiducia incondizionata dell’ambiente che ci circonda; perciò voglio fare un appello ai nostri tifosi: continuate a sostenerci sempre e comunque, così come avete sempre fatto, e vedrete che sarà più facile arrivare alla meta. Mi aspetto tanta gente già con il Rimini che è una squadra da prendere con le molle ma con il supporto della nostra gente ce la faremo”.

Una parola anche su Reja, mai troppo amato dall’ambiente partenopeo?
“Reja è il nostro allenatore e lo sarà negli anni a venire, è intoccabile e su questo non ci piove. Basta questo”.

Lei spesso si è espresso su questo argomento: a che punto è la restaurazione del mondo del pallone?
“Diciamo che siamo ancora all’anno zero e ci dovremmo sedere tutti intorno ad un tavolo per discutere del futuro di questo sport. Non credo che con le penalità in punti si sia risolto qualcosa, mi sarei aspettato qualcos’altro. Ci voleva un Guido Rossi qualche mese in più, peccato se ne sia andato”.
 

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