• EDY REJA: “NON MOLLO, PERCHE’ IL NAPOLI HA DAVVERO UN PROGETTO IMPORTANTE” •

21/6/2005

(Michele Caiafa) - Oggi, in quel di Castelvolturno, si è svolta la conferenza stampa del nuovo tecnico del Napoli: Edy Reja. Ma come nuovo? Abbiamo detto così, perché il tecnico proveniente da Gorizia, ha così esordito nella conferenza stampa: “Dopo 48 ore di riposo, mi sento ringiovanito rispetto a sei mesi fa”. Quindi possiamo dire a tutti gli effetti che si sente un nuovo tecnico del Napoli? “Sì e no. Sì, perché dopo la batosta psicologica subita l’altro ieri al Partenio di Avellino, mi sentivo, come vi avevo anche comunicato, la voglia di voler abbandonare questo mondo del calcio. Invece quando sono tornato a Napoli, sono stato contattato dal presidente Aurelio De Laurentiis, che mi ha invitato a cena insieme con lui ed il direttore generale Pierpaolo Marino. Appena sono arrivato al ristorante il presidente ed il direttore mi stavano aspettando in piedi, ed erano già pronti e carichi per discutere dei programmi futuri e per rinnovarmi in tutto e del tutto la loro fiducia. Questo mi ha subito risollevato da quello stato depressivo in cui ero cascato dopo la balorda sconfitta. Il presidente mi ha anche detto che la colpa di quell’insuccesso era da dividere fra loro tre, quindi era giusto ricominciare da loro tre (ricordate “Ricomincio da tre”, il film di Troisi) la nuova avventura azzurra. A quel punto – continua il tecnico friulano – gli ho detto che ero ancora un po’ scosso dalla sconfitta, e che sarebbe stato meglio risentirci all’indomani. E così è stato. Il giorno dopo mi sono di nuovo messo in contatto con il presidente ed il D.G. ed abbiamo cominciato a tracciare le linee guida della prossima stagione del Napoli. Si costruirà una rosa, se è possibile, ancora più competitiva di quella di quest’anno. E qui arriviamo a Reja, vecchio allenatore del Napoli. Infatti dicevo di una rosa maggiormente competitiva, ma di certo la costruiremo grazie al lavoro già svolto a monte quest’anno. Infatti i calciatori già componenti la rosa azzurra, mi hanno sempre dimostrato di avere un grande attaccamento alla maglia ed hanno avuto sempre la compiacenza di seguire sempre il loro tecnico. Infatti si è sempre lavorato in un clima di serenità, ed io auspico che questo clima possa riproporsi anche con l’innesto dei nuovi calciatori che arriveranno per rendere ancora più forte la formazione partenopea”.
Poi si ritorna a parlare un attimo della sconfitta di domenica ad Avellino e Reja afferma “Il Napoli nell’arco dei 180 minuti di gioco meritava lui di essere promosso in serie B. Certamente non siamo stati perfetti, abbiamo commesso degli errori in difesa ed in attacco. Ma anche loro ne hanno commessi, ed anche più di noi. Soltanto che noi non siamo stati bravi e fortunati a sfruttarli, loro invece sono stati molto cinici a sfruttare le nostre disattenzioni. Comunque complimenti all’Avellino per questa promozione. Ma la si deve anche smettere di pensare che il Napoli è favorito dalla classe arbitrale. Tutt’altro. Infatti se nella gara di domenica avesse arbitrato per esempio Collina, sicuramente avrebbe concesso qualcosa a noi per gli episodi che sono successi nell’area irpina. E quindi a quel punto l’inerzia della partita poteva volgersi anche a nostro favore. Comunque, tengo a ribadire che colui che dice che noi in questa categoria siamo favoriti dalla Lega di serie C, sa di essere in malafede, e che sta dicendo una grossa balla”.
Facciamo di nuovo un passetto indietro e ricordiamo a Edy, che lui ci aveva annunciato che molto probabilmente non avrebbe continuato la sua avventura a Napoli. “Sì, è vero, avevo annunciato così – dichiara il trainer, amico di Fabio Capello - la mia era una delusione dovuta al fatto di non essere riuscito a centrare il mio obiettivo di quando ero arrivato sulla panchina azzurra, cioè centrare la serie cadetta. Ma come vi ho detto prima, il presidente mi ci ha fatto pensare bene, sull’abbandonare un progetto su cui anch’io tengo tanto. Sarebbe stato da parte mia, come abbandonare un opera incompiuta e davvero sarebbe stato un grosso peccato”. Ma lei aveva detto che in serie C, non ci sarebbe più voluto essere. “Sì è vero, ho detto anche questo. Ma non l’ho detto per salvaguardare la mia persona, dato che ne ho disputati di campionati nelle serie inferiori, ma l’ho detto perché questo benedetto campionato di serie C non è in grado, e non me ne vogliano i dirigenti di questa categoria, di ospitare una formazione che ha l’importanza storica ed il blasone del Napoli. Prima di tutto perché ci sono sempre tanti tifosi che vogliono seguire la squadra in trasferta, e molti stadi non sono in grado di ospitarne tanti. Secondo motivo è che le stesse strutture di cui sono dotati questi stadi, non sono assolutamente adeguate ad ospitare i nostri calciatori, come la stessa organizzazione di ricevimento, non sempre ha funzionato bene nei posti in cui siamo stati. E per finire pensiamo al trattamento che in alcuni stadi ha dovuto subire il nostro presidente ed il nostro D.G. Addirittura certe volte hanno cercato di aggredirli fisicamente. Meno male che c’erano i body-guard. Ribadisco quindi che questo qui non è un campionato da Napoli, ed auspico che al mio ritorno dalle vacanze, il Napoli possa ritrovarsi nel posto che merita, e cioè in serie B. Di certo non è un favore che Lega e Federazione ci farebbero, ma sicuramente restituirebbero alla città di Napoli quello che le hanno tolto la scorsa stagione, e quello a cui non siamo riusciti a regalare noi sul campo quest’anno. Staremo a vedere, e intanto incrocio le dita.” Non si frena Reja in questa conferenza stampa di fine anno, infatti dice: “Comunque al di là del gioco della squadra di quest’anno, la gente di Napoli ha dimostrato di credere interamente nel progetto pluriennale di Aurelio De Laurentiis. E fa bene, perché grazie a questo presidente, il Napoli ha ricavato un patrimonio importantissimo, che penso non abbia mai avuto in tal guisa in passato. Una persona davvero eccezionale. Quindi ripeto, il pubblico fa benissimo a riporre fiducia in questo progetto”.
Infine chiosa l’allenatore azzurro “Ci vediamo più o meno fra un mesetto, e nel frattempo e per sempre FORZA NAPOLI”.

A margine facciamo una valutazione anche noi sulla permanenza del tecnico friulano sulla panchina del Napoli nella prossima stagione. Al di là delle valutazioni tecniche sulle prestazioni di Reja nei passati sei mesi trascorsi sulla panchina azzurra, diciamo solo una cosa: Sono passati ben dieci anni, da quando la società del Napoli confermò sulla propria panchina un allenatore avuto la stagione precedente; si trattava del serbo Vujidadin Boskov che nel 1995-96 si accomodò di nuovo sulla panca partenopea. Poi non c’è mai stata più una continuità tecnica nei successivi dieci anni. Quindi già questo è un segno forte di continuità, ci ripetiamo al di fuori delle valutazioni tecniche che si possono fare sull’allenatore Reja, ma comunque questo è un segno forte della progettualità del programma di De Laurentiis, cosa che da anni mancava al Napoli. Da almeno dieci anni…
 

 

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