• FORUM - IL NAPOLI SARÀ RIPESCATO IN SERIE B? •

6/7/2005

(dal mensile n. 8, Raffaele Russo e Salvatore Palermo) - Il nostro forum in questo numero si occuperà del tema del momento, il “ripescaggio del Napoli”. Abbiamo posto tre quesiti ad alcuni illustri addetti ai lavori per provare a comprendere quante possibilità ha il club di De Laurentiis di evitare le sofferenze di un altro anno di serie C1. Queste le tre domande rivolte ai nostri interlocutori 1) E’ giusto ripescare il Napoli in serie B? 2) Quante possibilità ha la società di De Lurentiis di essere ripescata? 3) Il campionato appena concluso può esser considerato un fallimento per il Napoli?

Iniziamo da Luis Gallo, ex Presidente del Napoli e conoscitore delle regole federali.
1) Io penso che si debbano rispettare i valori che vengono espressi dai campionati giocati, per questo motivo in senso assoluto, credo che non sarebbe giusto ripescare il Napoli. Se però consideriamo che ci possono essere delle squadre che con il loro comportamento risultano non essere in regola con tutta una serie di adempimenti che il regolamento prevede e che con quest’atteggiamento ne traggono dei vantaggi a discapito delle altre società che sono in regola, penso che allora la giustizia dovrebbe punirle ed in questo caso sarebbe giusto ripescare il Napoli. Io sono del parere che non dobbiamo asserire con prepotenza che il Napoli deve andare in B, perché merita la serie cadetta e dovrà disputare il campionato di B anche se non ci sarà nessuna squadra fallita. Il Napoli ha disputato un torneo di C, ha avuto la disponibilità di essere promossa, purtroppo ha fallito. Adesso deve rispettare il terribile verdetto espresso dal terreno di gioco e onorare il Campionato di C. Se poi dovesse fallire qualche compagine della serie cadetta allora sarà giusto ripescare il Napoli. Il mio augurio è che il Napoli possa disputare la prossima stagione in serie B.
2) Per adesso non possiamo ancora pronunciarci in merito alle probabilità di ripescaggio. Per il momento abbiamo ascoltato solo voci di molte squadre che potrebbero trovarsi in guai finanziari. Di concreto nulla. Penso che fino a quando non saranno resi pubblici i controlli effettuati dalla Co.Vi.Soc. non abbiamo alcun dato oggettivo per poter stabilire se le voci dei guai finanziari siano vere o presunte.
3) Purtroppo devo ammettere che per me è stato un fallimento. Il Napoli aveva un solo obiettivo ed era la promozione. Non è stato possibile recuperare il gap iniziale che si è venuto a creare anche per colpa di ciò che ha subito il Napoli questa estate. Penso sia stato un peccato perché sul campo il Napoli era la squadra più forte.

Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo che a Napoli ha lasciato un buon ricordo di sè, la pensa così:
1) A prescindere credo che il Napoli meriti la serie A. Se entriamo nello specifico penso sia giusto che il Napoli sia ripescato se dovesse esserci qualche squadra che non sia in regola con le leggi della Lega. E’ una questione di essere rigidi nell’applicare le regole come è stato fatto lo scorso anno proprio nei confronti del Napoli. Se esistono delle norme da rispettare il Presidente della Lega non può permettere che vi siano alcune società che seppur in minima parte non le rispettino. Ci vuole la linea dura. Qualora dovesse essere individuata una società non conforme a queste norme, allora sarebbe giusto ripescare gli Azzurri.
2) Non ho conoscenze dirette sull’argomento. Quello che conosco l’ ho appreso dai quotidiani, ma sono solo voci. A quanto pare molte sono le società in difficoltà, ma questo è tutto da verificare col tempo. Al momento non si può dire quante possibilità abbia il Napoli di essere ripescato.
3) Ci sono sicuramente le attenuanti del Caso. Il Napoli ha dovuto fare tutto molto in fretta. Di certo il terzo posto nel campionato di serie C è da considerarsi un fallimento. Purtroppo dal Napoli ci si aspetta sempre il massimo e doveva essere sfruttata meglio la possibilità che ha avuto con l’Avellino.

Angelozzi, direttore generale dimissionario del Perugia, che lo scorso anno, in estate, lavorò per il Napoli di Gaucci che non riuscì a vincere la battaglia della serie B, ha le idee chiare.
1) Credo che sia giustissimo ripescare il Napoli. Così come hanno aiutato la Fiorentina, adesso hanno l’obbligo di restituire al calcio che conta una squadra importantissima come il Napoli. Adesso Gli Azzurri hanno un presidente serio ed un bilancio sano. E’ la squadra con il miglior pubblico d’Italia e dalle grandi tradizioni e non può essere lasciata in serie C.
2) Sicuramente le voci che arrivano sono confortanti per la squadra di De Laurentiis. Si dice che molte siano le società che non navigano in acque serene e probabilmente alcune di esse sono destinate al fallimento a norma del regolamento. Il problema è un altro. Le norme ci sono e lo sappiamo tutti, ma saranno fatte rispettare? Saranno così inflessibili come lo sono stati proprio con il Napoli la scorsa estate? Sicuramente se tutti gli organi di controllo faranno il loro dovere, molte sono le squadre a cui sarà negato il consenso per l'iscrizione al campionato cadetto.
3) Penso che disputare una finale non sia mai un fallimento. Anche noi, con il Perugia , abbiamo avuto la possibilità di essere promossi disputando una finale, ma purtroppo non ci è andata bene. Comunque non la consideriamo un fallimento poiché abbiamo lottato fino alla fine. L’importante che non ci si abbatte, ma si continui a programmare per il futuro. Poi gli Azzurri sono partiti con un handicap notevole e quindi questi ragazzi vanno solo lodati.

Abbiamo interpellato anche Raffaele Sergio, ora allenatore del Benevento ed ex calciatore del Napoli:
1) Non so se sia giusto o meno, però un eventuale ripescaggio potrebbe essere interpretato come un atto doveroso nei confronti di una società che indubbiamente merita palcoscenici migliori rispetto alla terza serie. Al Napoli ora non resta che attendere gli sviluppi di un’estate che si preannuncia molto “calda” e soprattutto vigilare sul rispetto delle regole. Poi si vedrà.
2) Non ne ho proprio idea. Bisognerebbe conoscere tutti i bilanci per poter avere le idee più chiare in merito. In queste ultime settimane un po’ tutte le società, più che pensare a prendere giocatori o allenatori, si stanno preoccupando di rimettere a posto i bilanci. Sarà un’estate molto lunga ed intensa sotto questo aspetto. Ritengo quindi un po’ prematuro parlare ora di possibilità.
3) Assolutamente no. Il Napoli è partito in ritardo, con poco tempo a disposizione per allestire la squadra, credo abbia fatto il massimo. Poi da gennaio con acquisti importanti ha fatto un girone di ritorno eccellente, quindi se partiva un po’ prima poteva sicuramente far suo il campionato.

Questo invece è il punto di vista di Tullio Maddaloni, noto opinionista televisivo:
1) Non mi piace affrontare l’argomento ripescaggio in termini di cosa giusta o meno. Il Napoli non deve confidare nell’aiuto di nessuno. La promozione la dobbiamo ottenere sul campo, anche se non va assolutamente dimenticato che la serie B ci è stata illegittimamente sottratta. Sappiamo infatti benissimo che la scorsa estate abbiamo subito un grave torto ma oggi non dobbiamo elemosinare niente a nessuno. Il palazzo del calcio sa molto bene che lo scorso anno la B ci spettava di diritto, ora però non dobbiamo chiedere alcun favoritismo, avrebbero dovuto tutelarci l’anno scorso. Non l’hanno fatto, ora ripeto non dobbiamo chiedere nulla. Il Napoli porta 70000 spettatori allo stadio anche in C, sarà un’ulteriore mortificazione per chi ci ha condannato ingiustamente a questa categoria.
2) Questa è una bella domanda. Il mio punto di vista è che più se ne parla e meno possibilità ci sono. Comunque esistono delle regole, e se così come dicono le vogliono far rispettare, ci sono delle squadre in posizione prioritaria rispetto al Napoli. Quindi non contano nulla i meriti sportivi. Se ci sono società che non si possono iscrivere, va considerato che prima del Napoli ci sono, se non sbaglio, quattro squadre.
3) Per me si. Anche perché visto che molti dei giocatori azzurri di questa stagione stanno andando via, vuol dire che non si trattava di giocatori tanto forti. E’ comunque Pierpaolo Marino il principale artefice di questo fallimento perché non è all’altezza della situazione, infatti di questa categoria non ne capisce nulla. Qui a Napoli è considerato un grande manager ma la realtà è ben altra. Di calcio giocato ne capisce ben poco, lui è bravo con le carte federali, infatti quando era ad Udine non faceva altro che rappresentare l’Udinese presso la Lega, però con l’aspetto tecnico non aveva nulla a che fare. La squadra la allestivano Gerolin ed il figlio del presidente Pozzo.
Poi il direttore generale del Napoli suscita in me un sospetto: mi chiedo come mai, guarda caso, molti degli affari siglati dal Napoli si vadano spesso ad intrecciare con l’Udinese. Mah..

In conclusione abbiamo sentito Angelo Gregucci, neo-tecnico del Lecce:
1) Non le so dire se sia giusto o meno. L’unica cosa che posso dire con certezza e che c‘è un regolamento che parla chiaro e se lo fanno rispettare ci sono altre squadre prima del Napoli (vedi Vicenza in quanto retrocesso).
2) E’ una domanda da un milione di dollari. Non le saprei dire. Certo è che ci troviamo in un paese dove le sorprese sono all’ordine del giorno (si prenda ad esempio il caso Fiorentina). Non essendo un politico del calcio, l’unica cosa che posso dirle è che ci sono delle leggi che non lasciano spazio all’interpretazione.
3) Non credo proprio. Una squadra che si gioca uno spareggio promozione fino all’ultimo secondo, non può considerare la propria annata fallimentare. La ritengo sicuramente un’annata particolare in quanto, non essendo mai retrocesso sul campo, il Napoli si è trovato ad affrontare un campionato che non gli apparteneva qual’ è quello di C1.

 

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