• GARICS: "PRONTO A RACCOGLIERE LA SFIDA". MARINO: "DIAMOGLI TEMPO DI AMBIENTARSI ED ORIENTARSI" •

7/9/2006

(l’inviato VINCENZO CIMMINO / foto di FELICE DE MARTINO) - “Sono arrivato in un club di grande e lunga tradizione, sarà difficile ma sono pronto a raccogliere la sfida”, queste le prime parole da calciatore del Napoli di Gyorgy Garics (nella foto insieme a mister Reja), nuovo arrivo del club partenopeo. Alle prese con ovvi problemi di lingua, l’ungherese naturalizzato austriaco ha avuto bisogno di un traduttore, il dottro Rudi Achfeld, per risondere alle domande dei giornalisti, ma nonostante questo è riuscito lo stesso a trasmettere tutta la sua voglia di iniziare questa nuova avventura.
Gyorgy, quali sono state le tue prime sensazioni una volta saputo che avresti indossato la maglia azzurra?
”Ho provato una gioia gigantesca, questo è un club storico ed io mi sento onorato di poterne fare parte. So di essere arrivato in una piazza molto ambiziosa ma nel calcio è normale che si giochi per vincere, o almeno io così la penso, per cui non mi spaventano le pressioni”.
Diamo una volta per tutte una chiarificazione sul tuo ruolo in campo?
“Certo. Nel Rapid Vienna, squadra notoriamente molto offensiva, giocavamo con un 4-4-2 ed io occupavo la posizione di terzino destro ma mi piaceva parecchio spingermi in avanti per cercare il cross per i compagni. Soprattutto le mie doti in fase propositiva hanno fatto si che potessi farmi conoscere come calciatore ma anche a difendere me la cavo piuttosto bene”.
Si parla della tua duttilità. E’vero che puoi giocare indistintamente anche sulla sinistra?
“Qualche volta l’ho fatto, è vero, ma io preferisco giocare a destra essendo destro di piede. A sinistra posso adattarmi ma non è il mio ruolo congeniale. Ricordo che in qualche occasione ho giocato anche al centro della difesa ma il mio ruolo è terzino destro”.
Come stai fisicamente? Già pronto a scendere in campo?
“Dopo la gara con l’Under 21 ho un piccolo problema al piede destro dovuto ad una piccola infiammazione del tendine e non credo di riuscire a recuperare al 100%. Comunque tra una decina di giorni vedrete il vero Garics in quanto ci sono da risolvere ancora dei piccoli problemi burocratici”.
Parlaci un po’ di te…
“Io nasco in Ungheria dove muovo i primi passi da calciatore, poi all’età di 14 anni mi trasferisco in Austria dove riesco a diplomarmi e diventare un giocatore importante per il Rapid Vienna. Dopo 4 anni passati lì eccomi a trascorrerne altri 5 a Napoli, una città mossa dalla passione della gente. Sarà bellissimo, non vedo l’ora di iniziare”.


Su Garics è intervenuto anche il direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino: “Seguiamo Gyorgy da tempo, da Giugno direi. Lo avevamo visto con la sua U21 e mi mossi io in persona per visionarlo nuovamente, poi facemmo un’offerta al Rapid ma la concorrenza, soprattutto da parte di squadre tedesche, era tanta. Poi ad un certo punto si è inserito anche il Torino e quindi si pensava che l’affare potesse non andare in porto ma fortunatamente abbiamo approfittato di un attimo di titubanza delle altre squadre e, contando sulla voglia del calciatore di venire a Napoli, lo abbiamo comprato a titolo definitivo. Posso affermare con sicurezza che questa è stata la trattativa più laboriosa di questo Napoli ma alla fine è andata bene.
Lo abbiamo preso come terzino destro, il suo ruolo naturale, mi spiace solo che nell’ultima gara della sua Nazionale, proprio con l’Italia U21, non abbia potuto far vedere le sue doti di fluidificante in quanto era occupato a tenere a bada il terzo attaccante dell’Italia, Rossi. Comunque lui è un giocatore capace di difendere e spingere e presto ve lo farà vedere”.
Presto quanto? “Ecco, questa è una raccomandazione che voglio fare soprattutto ai giornalisti. Non creiamo troppe attese intorno a questo ragazzo, in questi primi mesi noi non pretenderemo nulla da lui perché è al suo primo impatto con il calcio italiano, dopo aver giocato in campionati tecnicamente inferiori, e quindi pagherà un po’ lo scotto iniziale. Gli daremo 2 anni per orientrsi in questa nuova realtà ed affermarsi, poi finalmente potremo vedere davvero le sue qualità”.
 

 

 

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