• CIRO MURO: “QUARTO POSTO POSSIBILE PER IL NAPOLI” •

18/11/2008

(ESCLUSIVA PianetAzzurro di GIUSEPPE PALMIERI) - Una pagina storica del primo scudetto del Napoli. E’ l1 gennaio 1987, Napoli-Ascoli al San Paolo. Gli azzurri cercano di continuare la loro marcia verso il titolo, ma i marchigiani sono ostici e il risultato non si sblocca. L’Inter perde a Verona. Nel Napoli entra Ciro Muro, ventitré anni ancora da compiere, il vice-Maradona, il giovane apprendista del Dio del calcio. Al minuto 58’, Muro sblocca il risultato e manda in visibilio il pubblico di Fuorigrotta. Oggi, ricorda ancora quell’emozione: “Fu fantastico. Ricordo che ci fu una grande azione dei miei compagni con Giordano e Maradona, la palla arrivò a me e fui bravo a metterla in gol. Un’emozione grandissima, perché segnavo davanti ad un pubblico fantastico ed era una rete pesante in una gara difficile da sbloccare. Poi vincemmo 3-0”.
Oggi quel ragazzo di ventitré anni fa l’allenatore, ma il suo piede fatato, soprattutto sui calci piazzati, lo ha lasciato impresso nella memoria di tantissimi sportivi, napoletani e non.
Napoli gli è rimasta nel cuore e vede gli azzurri di Reja come grandi protagonisti del campionato: “La battuta d’arresto di Bergamo è un fatto episodico. Il Napoli è una grandissima squadra, piena di talento, ha un’ottima preparazione atletica e piace a tutti. E’ giovane, quindi riscuote grande simpatia anche in giro per l’Italia. Sicuramente può puntare a restare nei piani alti della classifica. Il quarto posto non è utopico, gli azzurri sono un’ottima squadra”.
Dicevamo delle punizioni di “Murodona”, cosi era soprannominato il fantasista nato nella città partenopea. Il Napoli sono anni che non segna direttamente da calcio di punizione, perchè manca un vero specialista. Ultimamente ci sta provando Walter Gargano, e secondo Muro può ancora migliorare: “I calci di punizione non sono una cosa che si impara, c’è bisogno di un ottimo piede per calciarli e di tanto allenamento. Bisogna applicarsi e rimanere in campo dopo le sedute quotidianamente almeno mezzora a provare e riprovare le punizioni. Gargano ha un buon destro, può migliorare ulteriormente e magari segnare anche qualche gol”.
A Napoli si parla soprattutto di Lavezzi, Hamsik, dei giocatori ricercati dai grandi club europei, ma ad impressionare Muro è un difensore: “Mi piace davvero molto Contini, sta crescendo molto e sta avendo un rendimento straordinario. Negli ultimi tempi è quello che mi ha impressionato di più, anche se tutto l’organico partenopeo è altamente competitivo e infarcito di calciatori validi in ogni reparto”. Domenica al San Paolo arriva il Cagliari di Allegri e ci sono grandi sfide di alta classifica come Inter-Juve e Fiorentina-Udinese, Muro vede bene gli azzurri: “Il Napoli può portare a casa i tre punti contro i sardi. Il Cagliari è in netta ripresa e sta facendo molto bene, ma dopo il ko di Bergamo, la squadra di Reja vorrà riprendersi e ha tutte le carte in regola per vincere la partita senza troppi patemi. A Firenze arriverà una Udinese inferocita per la sconfitta interna con la Reggina e vogliosa di riscatto, quindi non sarà facile per i viola, che non stanno brillando particolarmente, portare a casa il match. La sfida di San Siro è stellare, tantissimi grandi campioni in campo, difficile fare pronostici, sicuramente sarà un grande spettacolo”.
Ciro Muro è stato un ottimo giocatore e la sua disponibilità e competenza lo rendono un campione anche di stile, elemento che davvero manca nel calcio negli ultimi tempi, tra gli addetti ai lavori che dovrebbero dare esempio di stile e sportività. In campo con le sue punizioni ha deliziato gli sportivi e Napoli, città del cuore dove “chi ama non dimentica”, ricorda oggi e lo farà per sempre il suo contributo a quello storico scudetto, e quello splendido e decisivo gol all’Ascoli.

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