• LE INTERVISTE POST NAPOLI-JUVE, REJA E DE LAURENTIIS IN CORO: "NON MONTIAMOCI LA TESTA" •

18/10/2008

Marek Hamsik, autore del gol del pareggio è felice per il successo della propria squadra: “In casa c’è sempre il nostro grande pubblico che ci stimola e anche oggi ci ha dato la carica per rimontare la gara. Noi vogliamo migliorare il piazzamento in classifica della scorsa stagione. Abbiamo battuto una grande Juve che seppur priva di qualche giocatore aveva in campo campioni come Amauri, Nedved e Del Piero. Felici per questo successo, dobbiamo proseguire con questa voglia”.

De Laurentiis invita i suoi ragazzi a non montarsi la testa: “Il primo posto non ci monta la testa perché domani devono giocare il resto delle gare e il campionato è appena iniziato. Se intendiamo anticipare i nostri programmi di Champion’s? Per far nascere un bambino ci vogliono nove mesi, ma a volte capita che possa nascere anche settimino, ma con tante difficoltà. Di difficoltà i nostri calciatori già ne hanno tanti perché Napoli è un ambiente che carica molto e pretende molto, e i nostri ragazzi devono restare concentrati e non montarsi mai la testa e restare con i piedi per terra. Lavezzi e Hamsik non si muoveranno da Napoli, perché noi stiamo lavorando per regalare gioia a questa città. Il merito di questi successi è della nostra collegialità e di Marino, il nostro prestigiatore, che resterà a Napoli altri cinque anni”.
Sui singoli: ”Tutti i gol sono importanti. Lavezzi e` un giocatore straordinario, mentre Hamsik con la sua ritrovata centralita` ha anche ritrovato il gusto del gol, ma non voglio entrare nell’ambito della partita o dei singoli, mi godo questo 2-1 e va bene cosi`”.
Sulla sua esultanza ‘saltellante’: ”Il mio ballo? Alla terza volta che lo stadio invitava al ‘Chi non salta juventino e`’ mi sono dovuto alzare per evitare equivoci...”.

REJA è felicissimo della vittoria del suo Napoli contro Del Piero e compagni: “E’ la mia prima volta da capoclassifica e la gioia è immensa. Se riusciamo a vincere contro la Juve pur non disputando una gara eccellente vuol dire che la maturazione sta arrivando. Sono soprattutto contendo per i ragazzi che stanno lavorando bene anche se la sosta ci ha tolto un po’ di ritmo. Stiamo sciorinando un buon calcio e meritavamo qualche punto in più in classifica. Peccato aver perso a Genova, dove non meritavamo di perdere. Non dobbiamo però montarci la testa anche perché qualche difetto lo abbiamo e dobbiamo lavorare per migliorarci. Il nostro vantaggio è che abbiamo cambiato poco e ci conosciamo perfettamente. Perché il panteon dall’inizio? Denis e Zalayeta sono due calciatori completamente diversi. Zalayeta è giocatore più di movimento, Denis è attaccante d’area. A secondo degli avversari scelgo uno dei due. E’ giusto che i tifosi sognino, ma noi all’interno dello spogliatoio che conosciamo i nostri limiti dobbiamo restare con i piedi ben saldi per terra. Ho sempre creduto di poter vincere questa gara ecco perché ho inserito Mannini per Vitale che oggi non si è proposto bene come al solito. A centrocampo eravamo un po’ contratti e calcolatori, poi il gol ci ha fatto bene e ci siamo sbloccati e la squadra si è disimpegnata meglio”.

Manuele Blasi anche contro la Juve è risultato fondamentale: “E' una vittoria importante per il Napoli. La classifica? E’ bellissima, almeno per un giorno siamo primi. Speriamo di andare avanti così. Il gol di Amauri non ci voleva, ma abbiamo creduto fino alla fine di poter recuperare il risultato e siamo stati bravi a vincere. Guardo la classifica sia verso l'alto che verso il basso. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Sognare non costa nulla. La nostra vittoria la dedichiamo ai tifosi delle Curve, che non hanno potuto assistere alla gara con la Juventus. Li aspettiamo dalla prossima partita interna con la Reggina. Il campionato è ancora lungo. Ci sono tante partite difficili. E' presto per capire dove possiamo arrivare. Peccato solo per la gara persa con il Genoa dove meritavamo almeno un pari. Viviamo un bel momento”.
 
"Non lascerei il Napoli neppure per il Real Madrid". Pierpaolo Marino anima e cuore azzurri. Il Direttore Generale ha gli occhi lucidi e una voce che rivela una profonda emozione. La prima per il ricordo di Marina De Laurentiis, sorella del Presidente.
"Dedico questa vittoria alla memoria della signora Marina De Laurentiis la carissima sorella di Aurelio che resterà sempre nei nostri cuori. Ha affrontato una lunga malattia con nobiltà d'animo e carattere. Ricordo ancora i suoi messaggi quando il Napoli era in momenti difficili. Questa serata la dedichiamo all'amore che ci ha sempre donato".
Il Direttore Generale poi è orgoglioso di svelare il suo Napoli. "C'è poco da dire, questa è una squadra forte. Avrà certamene dei limiti che andremo ad incontrare strada facendo magari, ma è un gruppo davvero importante. Non smetterò mai di dire che 2 anni e 4 mesi fa eravamo in serie C. Oggi Napoli è tornata a sognare. Per una notte siamo primi in classifica dopo 14 anni di patimenti. Napoli può andare a dormire sognando da capolista. E fa nulla se dovesse essere per una sola notte perché finalmente possiamo toccare il cielo con un dito. Sono tornato a Napoli dopo ave vinto lo scudetto esattamente per rivivere queste gioie e le sensazioni splendide che questa squadra ci sta regalando. E resterò qui ancora a lungo per proseguire con Aurelio De Laurentiis il progetto azzurro che è partito da lontano e che ci sta dando queste grandi gioie".
Infine Marino ci tiene a sottolineare la bontà della direzione arbitrale di Saccani. "Voglio dire in chiusura che sono ammirato dalla conduzione della partita della terna arbitrale. Spesso si criticano gli arbitri ed è una cosa dalla quale io rifuggo sempre con decisione. Stasera Saccani ha arbitrato talmente bene che alla fine non ha fatto lamentare un solo giocatore in campo ed ha meritato gli applausi sia della Juventus e sia del Napoli. E' riuscito a non scontentare nessuno mostrando grande personalità".

GLI AVVERSARI

RANIERI non sembra accusare più di tanto la scoppola di Napoli: “Sono stati bravi i giocatori del Napoli a farci gol, potevamo stare più attenti, ma in questo periodo non ce ne va bene una. Questa sconfitta pesa, ma dobbiamo continuare a crederci, anche perché i ragazzi hanno giocato una buona gara. Sul vantaggio, dovevamo gestire la partita, invece, non ci siamo riusciti. De Ceglie per Del Piero? Pensavo alla gara di martedì contro il Real Madrid e intendevo coprirmi un po’ di più e salvaguardare la difesa per portare a casa il pareggio. Poi, si è infortunato Poulsen è mi ha rotto un po’ le uova nel paniere. Sono sicuro della mia posizione e della forza della squadra, questa non è crisi. E’ la continuità a farci difetto, abbiamo inoltre poca fluidità nella manovra e le sconfitte non aiutano a migliorare la situazione. Gli infortuni muscolari? Non è sfortuna e la cosa la stiamo analizzando”.

Giorgio CHIELLINI ammette che il momento della Juve è di quelli complicati: “E’ un momento difficile e non ci nascondiamo dietro a niente. C’è il rammarico di aver perso questa partita che potevamo vincere. Adesso non possiamo metterci a piangere e guardiamo alla prossima gara contro il Real Madrid per riscattarci e cambiare il trend di questa stagione. Dopo il nostro primo gol abbiamo mollato e abbiamo smarrito per 10 minuti la nostra identità, ci siamo sfilacciati, e abbiamo perso la partita. Mi sembra ridicolo addossare le colpe all’allenatore dal momento che ci mancavano tanti titolari”.

VINCENZO LETIZIA

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