• LE INTERVISTE – JUVENTUS-NAPOLI, DE LAURENTIIS: “LA FORZA DELLA JUVENTUS HA FATTO LA DIFFERENZA” •

10/4/2007

(MAURIZIO LONGHI) - In un atmosfera da grande calcio, è andata in scena una partita tra Juventus e Napoli che ha visto i bianconeri dominare in lungo e in largo vincendo per 2-0. Il Napoli, dopo un inizio che ha fatto ben sperare, è calato vistosamente in corso d’opera facendo in modo che la Juventus potesse prendere in mano le redini della partita. Così i bianconeri hanno messo in difficoltà gli azzurri soprattutto con un Nedved strepitoso che è stato il protagonista del vantaggio della sua squadra firmato da Camoranesi con un bel colpo di testa. Nonostante lo svantaggio i partenopei non hanno fatto molto per arrivare al pari, anzi, Iezzo è risultato importantissimo per evitare un passivo peggiore. Nel secondo tempo è stata sempre la Juventus a fare la gara ed ha trovato quasi subito il gol del raddoppio con Del Piero. Dopo il doppio svantaggio i partenopei hanno fatto ben poco per rimettere in piedi la gara, solo l’espulsione di Marchisio ha proiettato timidamente il Napoli in attacco che è stato pericoloso soltanto in due occasioni con Domizzi e Sosa. Ci si aspettava qualcosa di più dal Napoli che invece non ha dato mai la sensazione di poter creare qualche difficoltà alla squadra di Deschamps, contro il Pescara bisogna assolutamente rialzarsi. Ecco alcune dichiarazioni dei protagonisti al termine del match:

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis aveva già messo in preventivo la sconfitta odierna e non è deluso più di tanto della prova offerta dalla squadra: “Come prevedevo sono venuti fuori i campioni, Del Piero e Camoranesi hanno fatto due gol bellissimi. Abbiamo lottato con tutte le nostre forze questo ci fa onore. Ho visto una Juve da serie A, diciamo che mi sono preparato a questa sconfitta, comunque nelle due trasferte di Bologna e questa di Torino speravamo di fare due punti, ne abbiamo conquisati tre, bene così. Oggi ce la siamo giocata, non mi aspettavo qualcosa di più dai miei ragazzi, ma bensì attendevo una Juventus meno forte, la forza dei bianconeri è stata talmente incredibile che non abbiamo potuto far nulla. Non sono mancate le emozioni, a fine gara ho ringraziato i miei ragazzi in particolare Gatti che è stato fantastico”. De Laurentiis non mostra preoccupazione anche per le gare future dal momento che ripone grande fiducia nella dirigenza: “Reja e Marino mi hanno garantito una squadra più che valida, hanno fondato una rosa secondo il progetto che avevo richiesto, questo progetto prevede la crescita del nostro gruppo. Il nostro obiettivo principale non è la serie A, poi nel calcio niente è impossibile, gli imprevisti sono all’ordine del giorno, noi non dobbiamo fare altro che lottare e crederci. Non dobbiamo dare troppe pressioni alla nostra squadra perché a caricarla ci pensa da sola, continuano il nostro cammino. Giudico ogni giornata una puntata, questa è stata una puntata che ha visto protagonista lo sport nel vero senso della parola, da parte nostra, dobbiamo guardare avanti con ottimismo”. Il patron non perde occasione per lanciare qualche frecciatina al sistema calcio: “Mi viene da ridere quando si parla di serie A, B e C, mentre bisogna pensare a riformare tutti i campionati italiani. Comunque ritornando alle vicende di casa nostra, ripeto che il nostro progetto prevede la promozione in serie A nel giro di due anni, se poi dovessimo fallire, prenderò personalmente delle posizioni, ma adesso è meglio pensare al lavoro che ci aspetta, con calma arrivano le soddisfazioni”.

L’allenatore del Napoli, Edy Reja è dispiaciuto per il gol di Del Piero che ha chiuso la gara, perché a suo avviso si poteva sperare di fare qualcosa di positivo. Il rammarico c’è anche per il palo colpito da Sosa che avrebbe potuto riaprire la gara: “Sono dispiaciuto soprattutto quando c’è stato il doppio vantaggio della Juventus, anche perché se fosse andato in rete il gol di Sosa eravamo ancora in partita, l’entusiasmo di trovare il gol è importantissimo, peccato non aver trovato la rete, ci speravamo. Comunque un gol avrebbe riaperto la gara, poi non so come sarebbe potuta finire”. Nonostante il Napoli non sia apparso tonico, non c’è preoccupazione per la condizione fisica della squadra: “Nei primi quindici minuti abbiamo fatto molto bene, poi è venuta fuori la Juve soprattutto grazie ad uno straordinario Nedved che ha dato la dimostrazione di essere un grande campione. Le azioni offensive dei bianconeri ci mettevano sempre in difficoltà, abbiamo cercato di arginare gli attacchi juventini, ma la forza dei loro campioni è stata inarrestabile. Il mio riferimento va sempre a quell’occasione di Sosa, un gol avrebbe cambiato la gara, avevamo ancora undici minuti da giocare, sarebbe stato interessante assistere ad un finale pieno di emozioni”. Per Reja sono stati fondamentali gli episodi che ha portato in gol la Juve: “La squadra ha cercato di reggere come poteva, durante la gara era difficile fare una lucida chiara di lettura. Abbiamo cercato di fare un buon inizio di gara per mettere in difficoltà gli avversari, poi le cavalcate di Balzaretti e Nedved ci hanno tagliato le gambe. Le occasioni nei primi minuti le abbiamo avute, dovevamo concretizzarle, non l’abbiamo fatto, ma ci può stare. Abbiamo curato questa gara nei minimi particolare, ma contro campioni di questo calibro c’è poco da fare. Il gol di Nedved è arrivato per un episodio che ci ha girato male, perché dopo il cross Camoranesi è sbucato dal nulla e ha messo la palla dentro”. Il mister goriziano dice di aver preparato la gara cercando di sfruttare le corsie esterne, ma in campo la squadra ha giocato spesso con i solito soporiferi lanci lunghi: “Avevo chiesto alla squadra di giocare palla a terra, cercando si sfruttare le fasce, volevo che la palla si giocasse soprattutto dalle corsie laterali per mettere in condizione Sosa e Calaiò di creare apprensione alla difesa juventina. Dovevamo fraseggiare di più, Gatti ha smistato più volte la palla, i lanci lunghi non erano preparati, anche perché Sosa non è avvantaggiato con i lanci lunghi dalla difesa”. La Juventus ormai ha spiccato il volo per il primo posto, Reja aveva preventivato una situazione del genere: “Non avevo alcun dubbio sul fatto che la Juve potesse volare in vetta alla classifica, ha un potenziale superiore che in serie non c’entra nulla. Abbiamo passato dei giorni straordinari accanto al nostro presidente De Laurentiis, lui è una person che non ci abbandona mai sia nei periodo negatici che in quelli positivi”.

Il direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino non fa drammi dopo la sconfitta subita a Torino contro una Juventus apparsa troppo forte per gli azzurri: “Sinceramente anche col senno di poi non ho rimpianti, la Juventus ha giocato da squadra da Champions League, fin quando i bianconeri hanno giocato con grande furore agonistico non c’è stata partita. Quando la Juve è un po’ calata alla distanza, siamo stati bravi ad impensierirla con buone occasioni, questo depone a nostro favore perché significa che possiamo anche dire la nostra in chiave serie A”. Il dirigente irpino rimane sempre della stessa idea, l’obiettivo non è il secondo posto, queste le sue dichiarazioni: “Essendo una neopromossa il nostro obiettivo restano i play off, poi se dovesse arrivare qualcosa di positivo sarebbe un risultato bellissimo quanto importante per il nostro progetto. Il fatto che oggi lo stadio “Olimpico” di Torino sia stato pieno, è eccezionale e significa che il Napoli richiama l’attenzione di tutti”. Per Marino ora bisogna pensare esclusivamente alla prossima gara che vedrà gli azzurri attendere in casa il Pescara, lì veramente non si può sbagliare: “Col Pescara dobbiamo vincere, non possiamo fallire, in casa abbiamo l’obbligo di essere un rullo compressore, già da sabato servono i tre punti. Ero più preoccupato prima della trasferta di Bologna, ma al “Dall’Ara” abbiamo disputato una gara fantastica, questa di Torino era una partita a sé”. Per il dirigente azzurro la marcia della squadra sta procedendo secondo programma: “Stiamo facendo un grande lavoro per far crescere il nostro gruppo, questa squadra è idonea per la cadetteria, il nostro cammino sta procedendo senza soste, siamo soddisfatti finora, la priorità era quella di vincere a Bologna e ci siamo riusciti con merito. Credo che siamo una squadra in grado di poter lottare per il secondo posto, oltre alla Juve, abbiamo le carte in regola per dire la nostra in chiave serie A. Le nostre antagoniste principali sono il Genoa che è stato potenziato a gennaio ed è una squadra capace di fare risultati imprevedibili, inoltre, anche il Mantova è una buona formazione che potrà dare fastidio”.

I COMMENTI DEGLI AVVERSARI:

Il centrocampista della Juventus, Pavel Nedved, autore oggi di una prova superlativa a fine gara ha detto: “E’ stato tutto bello, vedere lo stadio pieno è stata una grande emozione, il Napoli è venuto per giocarsi la partita, ma alla fine abbiamo vinto noi disputando una buona partita. Prosegue la nostra marcia verso la serie A, siamo a buon punto, ma fin quando non arriverà la matematica certezza saremo sul punto di combattere. Vincendo oggi abbiamo fatto un gran passo in avanti, però ci aspettano partite molto difficile in cui cercheremo di fare sempre grandi prestazioni

Il tecnico della Juve, Didier Deschamps dice la sua in merito alla vittoria della sua squadra: “Non ho mai detto che mi andava bene il pareggio, oggi è arrivata la vittoria, la volevamo sin dall’inizio, siamo soddisfatti. Fin dalle prime battute di gioco abbiamo fatto di tutto per vincere la gara, così siamo andati quasi subito in vantaggio. Nelle grandi partite sono sempre i campioni a fare la differenza, così non mi meraviglio che abbiano segnato Camoranesi e Del Piero. Avevamo una grande voglia di vincere contro una buona squadra come il Napoli, devo dire che il nostro successo è stato meritato perché abbiamo dominato gli azzurri. Del Piero? Sentiva questa partita, ha giocato come suo solito, era molto carico. Dopo l’espulsione di Marchisio, il Napoli ha cambiato modulo di gioco, abbiamo sofferto perché gli avversari hanno tenuto bene il possesso palla, comunque non è che poi abbiamo sofferto tanto. Quando eravamo in parità numerica, abbiamo spinto molto, nei minuti finali eravamo un po’ stanchi”.
 

INDIETRO