• MARINO A TUTTO CAMPO •

6/12/2005

(VINCENZO CIMMINO)- Quando Aurelio de Laurentiis decise di affidare le sorti della neonata Napoli Soccer a una persona del calibro di Pierpaolo Marino in città si alzò un entusiasmo grandissimo scaturito dalla stima che i tifosi hanno verso questo dirigente che anche nella sua precedente esperienza napoletana dimostrò tutta la sua professionalità e la sua competenza. Un particolare che ha reso simpatico questo personaggio agli occhi dei tifosi è la massima disponibilità verso l’ambiente partenopeo e anche oggi in un intervento radiofonico si è prestato per soddisfare le curiosità di molti, giornalisti e tifosi.

Signor Marino, partiamo dall’inizio, da quando lei lasciò l’Udinese per tornare a Napoli, come maturò questa scelta?
“Qualcuno mi prese per pazzo perché lasciai una squadra impegnata nelle coppe europee per scendere in serie C. Ma io dico che il Napoli per me vale una Champions League, i sentimenti dei tifosi partenopei sono gli stessi che provo io e mi sento molto vicino a loro, per questo sono tornato, per riportare il Napoli in alto. Un gradino per volta torneremo ad essere una grande squadra e grazie a De Laurentiis sono convinto che ci riusciremo, il nostro presidente è un grande!”

Ma il presente si chiama serie C, come ha reagito alla sconfitta di Perugia?
“Mi è dispiaciuto tantissimo perdere, con un pareggio avremmo potuto evitare tutti questi processi, inutili a mio avviso, che ci stanno facendo. Il Perugia si è chiuso a Riccio e non ci ha permesso di giocare, non è vero che abbiamo avuto un calo nel secondo tempo. Inoltre avevamo un arbitro come Celi, con lui abbiamo totalizzato due sconfitte e un pareggio. Fino a due settimane fa sembrava avessimo vinto il campionato mentre ora siamo dei brocchi, non c’è obiettività nei mezzi di stampa anche se devo rimproverare ai miei un atteggiamento un po’presuntuoso dopo il +7 sulla seconda”.

Dopo Perugia, Roma e Grosseto, cosa si aspetta da questi due match?
“Innanzitutto voglio dire che il Prefetto avrà avuto i suoi motivi per anticipare la gara, è inutile fare polemiche anche se mi dispiace per i tifosi, alle 21 ci sarebbe stata un’atmosfera più magica, inoltre i nostri tifosi non hanno mai creato problemi. Noi cercheremo di fare il meglio perché 60000 persone per una gara di Coppa Italia non si vedono spesso e noi non vogliamo deluderli. A loro mancheranno parecchi calciatori ma sarà comunque difficile. Vi svelo una cosa: ho dato ordine di mettere i nomi sulle maglie per la partita con la Roma perché mi piacerebbe fare assaporare ai ragazzi il sapore delle sfide di serie A. Dopo la Coppa ci attende il Grosseto e dobbiamo assolutamente vincere perché questa serie C ci sta troppo stretta. Ci sentiamo come una balena in un acquario, siamo fuori luogo in questa serie C”.

L’infortunio di Calaiò si è fatto sentire?
“Si, era in uno stato di grazia ma Pià ha fatto cose egregie, a Perugia si è procurato due rigori”.

Parliamo di mercato, come si muoverà la società alla riapertura?
“Partiamo dalle zone presunte scoperte. Savini sta giocando in un ruolo non suo e per questo si propone poco in fase offensiva, cercheremo qualcuno che gli possa dare il cambio ogni tanto. Briotti sta crescendo invece, può diventare importante per noi. Io comunque non parlo di mercato fino a Gennaio, nemmeno con Reja”.

Suvvia Direttore, sui nomi che circolano in questi giorni( Caridi, Ricciuti, Balzaretti, Ledesma) lei cosa risponde?
“Balzaretti era già nostro ma lui voleva giocare al massimo in serie B, a Gennaio vederemo. Ricciuti è bravo ma in quel ruolo abbiamo Pià che è anche più giovane, Caridi invece sta segnando tanto e per questo la sua quotazione è salita parecchio. Su Ledesma dico solo che è un bravo giocatore”.

Si parla anche di un ritorno di Mora e Bonomi, nonche di Abate.
“I primi due erano in prestito l’anno scorso ma noi abbiamo fatto scelte diverse quest’anno. Abate potrebbe tornare, già la sapete la storia del figliuol prodigo, no? Stiamo seguendo anche Ismael Aissati del Psv, è un 88 che gioca con grande scioltezza”

Ha sentito le parole di Veron?
“Si, chissà se ha detto a Ferrara quanto vorrebbe guadagnare. Comunque abbiamo anche una collaborazione con Careca per i giocatori del Sud America, salendo di categoria potremo più giostrare con gli extracomunitari”.

E Maradona jr?
“Non mi sembra che volesse giocare con il Napoli gratis. Comunque quando sarà pronto per giocare ad alti livelli basta che bussi alla nostra porta”.

Ci parla un po’dei progetti della società?
“Allora, innanzitutto vogliamo installare il tabellone luminoso al san Paolo. Poi stiamo pensando ad una televisione tematica mentre il sito è quasi pronto anche se l’indirizzo che è trapelato in questi giorni è sbagliato. Il digitale terrestre ci potrebbe interessare solo in caso di una buona offerta. Inoltre puntiamo molto sul nostro ufficio Marketing, Carpino è un professionista serio e preparato”.

Tanti allenatori si stanno candidando alla panchina azzurra.
“Noi abbiamo Reja e ce lo teniamo, degli altri non ci interessa perché il nostro mister ta facendo cose egregie”.

Ultima domanda: come si immagina il Napoli dell’anno prossimo?
“Me lo immagino logicamente in serie B e per questo dobbiamo lottare alla morte per arrivarci, non prendiamo proprio in considerazione l’ipotesi di un ripescaggio, dobbiamo vincere sul campo”.

 

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