• MARIO SOMMA: “IL MIO SOGNO E’ QUELLO DI ALLENARE UN GIORNO IL NAPOLI” •

5/12/2005

(MICHELE CAIAFA) – “Allenare il Napoli, essere l’allenatore degli azzurri, sarebbe per me un sogno”. A dirlo e ribadirlo, è l’attuale tecnico dell’Empoli, Mario Somma, che con la squadra toscana, sta facendo bene anche in questo campionato di serie A, dopo che l’allenatore viene da tre promozioni consecutive, ottenute, le ultime due, con l’Arezzo, dalla serie C1 alla B, e l’ultima, per l’appunto con l’Empoli, dalla B alla serie A.
- Allora, caro mister, ci conferma che il suo sogno sarebbe quello di allenare gli azzurri?
“Essere l’allenatore del Napoli, sarebbe una cosa meravigliosa. Suvvia, non perdiamoci in chiacchiere: adesso i partenopei giocano la serie C, ma Napoli e’ una piazza internazionale. Sedendo su quella panchina, si entrerebbe a far parte di quel novero di venti allenatori, che sono conosciuti in tutto il mondo”.
- Sarebbe allora per lei un grande prestigio?
“Ma non solo. Perché oltre a quello che ho prima detto, c’è anche un motivo personale per cui nutro questo sogno: io sono un uomo del sud, ho genitori napoletani, moglie salernitana e figli nati a Salerno. Inoltre ho allenato per dieci anni, varie formazioni campane nella più svariate categorie, e dulcisis in fundo, sono stato, sono e sarò per sempre un tifoso del Napoli”.
- A proposito di Napoli e della Campania, abbiamo notato che ad Empoli giocano molti ragazzi campani?
“Sì è vero, ma non solo in prima squadra. Partiamo dal fatto che la mia attuale società è molto organizzata, con un progetto giovanile importante. E questo progetto del settore giovanile, ha come sua zona fertile principale, proprio la Campania. Abbiamo molti ragazzi provenienti da lì, e soprattutto ci sono una quindicina di ragazzi napoletani, degli ’87 ed ’88, alcuni dei quali sono promettentissimi”.
- Torniamo al Napoli, ed in particolar modo ad un calciatore del Napoli, forse il più dotato tecnicamente della rosa partenopea. Parliamo di Inacio Pià. In che modo ed in che posizione lo farebbe giocare lei?
“Partendo dal fatto che Pià è un ottimo giocatore, ed anche noi dell’Empoli c’eravamo interessati a lui nello scorso mercato di gennaio ma che l’approdo importante del Napoli tolse a noi ogni velleità di ottenere il cartellino del calciatore, penso che io lo potrei utilizzare in tre modi, due dei quali li ho già visti in campo nel Napoli di Reja: giocherebbe come seconda punta, come esterno di un attacco a tre punte, oppure, date le sue caratteristiche, lo utilizzerei come trequartista dietro le due punte”.
- Somma, ma è proprio difficile questo campionato di serie C?
“Si, non c’è dubbio, questa categoria non è facile da affrontare. Ma c’è anche un motivo in più per cui il Napoli trova, talvolta, delle difficoltà. Le compagini che affrontano gli azzurri, non preparano la gara nella stessa settimana in cui si trovano ad affrontare i partenopei. Ma cominciano a preparare il match, ben 15 giorni prima, sottovalutando semmai la partita precedente a quella contro il Napoli, e scaricando tutte le energie in quella successiva a quella contro gli azzurri. Ma contro il Napoli, non ne vogliono sapere niente, danno tutti il massimo, partendo dall’allenatore ai giocatori tutti, in quanto la vetrina che gli si offre loro, è forse, per molti di loro, irripetibile, quindi sfornano delle prestazioni incredibili”.
- Allora non sarà facile per gli azzurri?
“Ma no. Il Napoli ha una rosa da categoria superiore. Non scordiamoci che alla fine di un torneo lungo, come lo sono quelli di calcio italiano, i valori alla fine vengono sempre fuori. Vedete la Juve in serie A? I partenopei vinceranno il campionato, anche con parecchi punti di vantaggio”.
- Mister, cosa pensa dell’attuale allenatore del Napoli, Edy Reja?
“Edy Reja è stato anche un mio allenatore. E’ una persona che stimo tanto, come uomo e come tecnico. Sta già facendo bene a Napoli, ma sono sicuro che continuerà ancora a farlo, e per tanti anni ancora. Penso che rimarrà seduto sulla panchina napoletana ancora per molto tempo, e gli auguro di togliersi con gli azzurri le più grandi soddisfazioni”.
- Ma se Reja rimane a Napoli, allora non ci sarà spazio per lei sulla panca partenopea?
“Sono un allenatore giovane, ho ancora una carriera lunga davanti. Spero di continuare a fare bene, in modo tale da realizzare il mio più grande sogno: diventare un giorno l’allenatore del Napoli”.
E siamo sicuri che se lo augurano anche i tifosi azzurri, visto il modo spettacolare e fruttuoso con il quale giocano le compagini di Somma. In bocca al lupo Mario, che un giorno il tuo sogno si possa realizzare…
 

 

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