• FRANCESCO MONTERVINO: “FELICE, GRAZIE AL RINNOVO, DI FAR PARTE DELLA ROSA CHE SI GIOCHERA' L'EUROPA” •

18/11/2005

(MICHELE CAIAFA) - “In questi giorni sono ancora più contento e fiducioso per il futuro. Il motivo? Ve lo dico, ma ci voglio arrivare con una riflessione: nello stesso periodo due anni fa, ero in procinto di andare in prestito al Catania, come poi avvenne, l’anno scorso, sempre in questo stesso periodo, mi accomodavo spesso, con mister Ventura in panchina, in tribuna. Quest’anno invece, sto toccando il cielo con un dito, grazie a questo rinnovo contrattuale fino al 2010. E per me, che sono un calciatore di 27 anni, firmare un contratto del genere, non può altro che farmi piacere, anzi sognare. Infatti, sono felicissimo di poter far parte della rosa che nell’arco dei cinque anni, arriverà a giocarsi l’Europa. E per di più, arriverò a fare ciò con la fascia da capitano del Napoli. Ma ragazzi, vi prego non svegliatemi. Voglio perciò ringraziare di nuovo la società ed anche i compagni di squadra, che come capitano azzurro, mi fanno fare sempre bella figura con i nostri dirigenti. Grazie mille, a tutti”. Belle, proprio bellissime parole. E per chi ancora non lo avesse capito, a pronunciarle è stato il “Capitano”, il “Cuor di leone”, l’anima di questo stupendo Napoli, Francesco Montervino. Che lancia prima uno sguardo, da eccellente capitano di una compagine, e che compagine, verso il futuro: “Napoli, dal punto di vista del tifo è sempre stata una città meravigliosa. Adesso poi, che abbiamo anche un fior fiore di società, grazie alla grandezza, sotto tutti i punti di vista, del nostro presidente Aurelio De Laurentiis e la grandissima competenza calcistica del direttore Pierpaolo Marino, tutto appare sotto un luce diversa, una luce luccicante al massimo. I progetti che hanno in mente i nostri dirigenti, sono un qualcosa di eccezionale, di unico. Si vorrà costruire nel tempo, un Napoli all’avanguardia sotto tutti i punti di vista, un modello societario tra i più grandi ed importanti al mondo. E quindi anche per quel che concerne le squadre che verranno allestite nei prossimi anni, saranno di sicuro di uno spessore mondiale, con tanti, tantissimi campioni. I tifosi azzurri ritorneranno di nuovo a sognare, come e molto probabilmente anche di più, rispetto all’epoca d’oro del grande Diego Armando Maradona. Per quanto mi riguarda, spero solo di conservarmi un posticino, in quella grandiosa rosa che sarà, anche come ultima ruota del carro. Sarebbe per me, comunque un onore”.
Va bene Francesco, siamo sicuri della crescita esponenziale che avrà la società e quindi anche la squadra negli anni a venire, ma al momento, purtroppo, siamo in serie C1. Cosa si deve fare per raggiungere il primo posto nel girone B, per fare il primo passo verso quel futuro radioso, di cui parlavi prima? “Bisogna andare per gradi. Anzi per obiettivi – afferma il centrocampista, originario di Taranto, che continua – Noi ci eravamo preposti i primi due obiettivi all’inizio della stagione. Il primo, era quello di arrivare primi, scusate il gioco di parole, alla prima sosta di campionato. E questo primo scopo lo abbiamo ottenuto. Il secondo, era poi, quello di arrivare alla sosta natalizia, che coinciderà anche con la fine del girone d’andata, con un buon margine di vantaggio sulle inseguitrici. Perché ci siamo posti questi obiettivi? Ma è certo, perché con la politica dello step by step, del passo dopo passo, non perderemo mai di vista il nostro unico obiettivo stagionale: la serie B, da ottenere assolutamente con il primato nel girone”. E’ un capitano sempre più eccezionale, quello che stiamo ascoltando oggi, che non vuole riporre via il microfono: “Ho saputo ieri dei complimenti che mi ha fatto il mister del Cheti, Gabriele Morganti. Ho saputo che ha detto, di voler togliere me dagli undici titolari che scenderanno domenica in campo, perché sono la vera anima di questo Napoli. Questa dichiarazione mi fa enormemente piacere ed onore, anzi ringrazio mister Morganti. Ma vorrei anche ricordargli che, da questa squadra, non bisognerebbe togliere solo me, anzi. Ci sono tanti calciatori bravissimi, che insieme con me stanno facendo la fortuna attuale di questo Napoli”. E’ irrefrenabile il “Gattuso” partenoepeo. Vediamo cosa ancora ha da dirci: “Voglio fare da capitano, un ulteriore complimento a tutta la rosa partenopea. Questa squadra è molto matura, basta pensare lo stesso comportamento mio l’anno scorso o di Sosa e Giubilato quest’anno. Mai una polemica quando ci siamo accomodati in panchina o addirittura, come nel mio caso, anche in tribuna. Tutti sempre uniti, con l’unico scopo di far raggiungere alla società partenopea e quindi a tutta la tifoseria, gli obiettivi preposti. Ed adesso sta facendo la stessa cosa anche Pia’. Umile e composto al suo posto, lavora settimanalmente come tutti noi per conquistarsi un posto in squadra. Purtroppo, ha subito nelle ultime settimane quella benedetta pubalgia che lo ha tenuto fermo ai box. Il suo sostituto, fra mille virgolette, il Pampa Sosa, sta facendo benissimo giocando in coppia con Emanuele Calaiò. Ma lui, come del resto sta già facendo, deve stare tranquillo. Ha già dimostrato nella passata stagione, ma anche in questa, che lui è un giocatore che farà presto parlare di se, sia in Italia che all’estero. Non c’è alcun dubbio, Inacio è un potenziale campione. Verrà presto di nuovo il suo momento”. Anche saggio il “Capitano”, così come viene chiamato Ciccio Montervino dai suoi compagni di squadra e così come veniva chiamato il capitano dei capitani della storia del Napoli, Antonio Juliano.
Allora “Capitano”, dicci anche qualcosa sulla trasferta, ormai prossima, di Cheti: “Mentalità vincente, sempre. Con questa mentalità vinceremo a Chieti e contro qualsiasi avversario ci troveremo a giocare”.
Grande Francesco Montervino, i cuori dei tifosi napoletani volano con te e con tutta la compagine azzurra verso quei grandi obiettivi che la città merita. E gridano tutti i tifosi insieme: “Forza Napoli…”.
 
 

 

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