• FRANCESCO MONTERVINO: “ABBIAMO RICARICATO LE BATTERIE: ORA BISOGNA ANDARE A VINCERE IN TRASFERTA •

3/3/2006

(MICHELE CAIAFA) – “Sicuramente si parte per Manfredonia con la volontà giusta, una volontà di quelle che ci devono far riprendere il cammino positivo che avevamo in trasferta prima della pausa natalizia. La partita di domenica ci deve far dimenticare le nostre brutte prestazioni fatte da gennaio in poi, l’ho dobbiamo ai nostri tifosi ed alla società”. Parole e musica di un caricatissimo capitano del Napoli, tale Francesco Montervino.
- Ecco capitano, secondo voi, cosa vi dovete aspettare dall’avversario che andrete ad affrontare domenica prossima in terra pugliese, tra l’altro la tua regione di origine?
“Sarà una gara difficile ma dovremo affrontarla con tutta la tranquillità possibile. Penso che il Manfredonia ha delle ottime qualità, difatti è una compagine che, con qualche aggiusto all’inizio di questa stagione, ha vinto gli ultimi due campionati a cui ha partecipato ed anche in questo qui in corso, sta disputando una buonissima stagione. Per quanto ci riguarda, dovremmo stare attenti ai minuti iniziali della gara e non commettere gli stessi errori stupidi fatti a Castellamare. Ci vuole grande vitalità agonistica che, unita alla nostra tecnica superiore, ci può dare sicuramente i tre punti su quel campo”.
- A Castellamare di Stabia furono intonati dei cori dai tifosi che vi gridavano “vergogna”. Come vi siete sentiti come stato d’animo mentre ascoltavate quelle voci?
“Tengo a precisare prima una cosa: in vita mia non mi sono mai dovuto vergognare di niente, perché tutto quello che ho saputo ottenere nella mia carriera, me lo sono guadagnato e sudato da solo, senza mai avere piaceri da nessuno. Ci siamo dispiaciuti per quei cori, ma i nostri tifosi, che non c’è bisogno nemmeno di dire che sono meravigliosi, i migliori, e ci seguono dovunque, erano arrabbiatissimi ed avevano ragione, per la nostra prestazione indecente. Adesso sta a noi giocare bene e non fare uscire più quel tipo di cori dalle corde vocali dei nostri tifosi”.
- Domenica vi arbitrerà di nuovo l’arbitro Velotto da Grosseto, che è quel direttore di gara che annullò due reti regolarissime ad Emanuele Calaiò, nella partita poi pareggiata in casa contro il Sassari Torres di Antonello Cuccureddu. Cosa ci puoi dire a tal proposito?
“Si è vero, in quella gara, con il suo metro di giudizio, Velotto ci tolse tre punti, che pur in una partita abbastanza rocambolesca, avremmo meritato perché li avevamo conquistati meritatamente sul campo con quei due goal regolari di Emanuele. Speriamo che a Manfredonia non succedano cose del genere”.
- Siete un po’ scocciati da questo dover stare per quasi due settimane consecutive in ritiro qui a Castelvolturno, o è stato un qualcosa che ci voleva, nonostante la vostra prima posizione in classifica?
“No, non c’è stato alcun problema nel dover stare qui a Castelvolturno in ritiro. Anzi è stata azzeccata alla grande questa scelta, perché stando qui tutti insieme, abbiamo avuto il modo di parlare fra noi, con il mister ed il direttore Marino. Ci siamo uniti ancora di più e già la prima risposta l’abbiamo data domenica scorsa contro il Gela. Adesso dobbiamo dare la risposta definitiva anche in trasferta, e dovremmo dimostrare di saper vincere e giocare bene, anche semmai tornando a casa la sera dopo gli allenamenti…(e giù risata)”
- Capitano, come ti senti fisicamente, abbiamo osservato che sei in ripresa di condizione…
“Mi sento meglio, già da due-tre domeniche a questa parte. Tranne domenica scorsa però, in quanto avevo la febbre, ma non ho voluto rivelarlo a nessuno, nemmeno al mister. Motivi? Di certo non perché volevo fare l’eroe, ma volevo essere a tutti i costi in campo, perché c’era voglia di riscatto, ancora non sopita, da parte di tutti noi calciatori. Allora ho curato da solo la febbre in camera mia con il dottore De Nicola e poi sono sceso in campo, certo non al meglio della condizione, ma ribadisco, avevo voglia di esserci a tutti i costi. Ma ho ricaricato le batterie e la medesima cosa hanno fatto i miei compagni, perché li ho anche osservati in queste due settimane di ritiro, mentre si allenavano. Stiamo tutti al meglio della condizione fisica, ovviamente se escludiamo gli infortunati o coloro che stanno recuperando da qualche accidenti, ma abbiamo ricaricato al pieno le nostre batterie”.
- Montervino ed il suo futuro in azzurro. Cosa ci puoi dire?
“Spero di restare a Napoli e punto tutto sulla società e sulla mia persona per rimanere per sempre quì. Sarebbe per me un onore ed un grandissimo sogno che si realizza”.
E noi te lo auguriamo che si realizzi, questo sogno. Forza “Capitano”, che i tifosi partenopei aspettano le vostre vittorie per amarvi, per sempre…
 

 

 

 

INDIETRO