• STEFANO TACCONI: “PIERPAOLO MARINO HA FATTO UN OTTIMO CALCIOMERCATO” • 

24/10/2007

(ESCLUSIVA DI MICHELE CAIAFA) - Questa settimana, carissimi amici e lettori di “PianetAzzurro”, in occasione di Napoli-Juventus, anticipo del sabato delle 20.30 della nona giornata del massimo campionato italiano di calcio, abbiamo intervistato in esclusiva per voi l’ex superportierone della Juventus, difese i pali della porta bianconera dal 1983 al 1993, Stefano Tacconi. ‘Tarzan’, come venne soprannominato il buon Stefano dalla curva juventina per la sua grande capacità di volare tra i pali ed abbrancare palloni difficilissimi da parare, è stato anche il numero due della Nazionale italiana allenata da Azeglio Vicini e partecipò ai Mondiali del ’90 in Italia. Non fu numero uno italiano a quei tempi, solo perché davanti a lui aveva un altro grande portiere, tale Walter Zenga dell’Inter. Però Tacconi è stato il portiere titolare della Nazionale Olimpica e con essa andò a disputare anche le Olimpiadi di Seul nel 1988.
Emblema bianconero di quegli anni dicevamo, ‘Capitan Fracassa’, altro suo nomignolo, ha vinto praticamente tutto con la maglia della Juve. In Italia ha vinto due Scudetti, uno nel 1984 ed un altro nel 1986, ai quali si aggiunge una Coppa Italia nel ’90. In Europa e nel mondo poi, ha fatto incetta di tutto quello che c’era da prendere: Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea nel 1984, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale nel 1985 ed infine una Coppa Uefa nel 1990.
Grazie a questa serie di successi inanellati, Stefano Tacconi detiene alcuni record che qui in seguito riportiamo: In Europa è stato uno dei nove unici calciatori, tra cui altri sei ex juventini, ad aver vinto tutte e tre le maggiori competizioni calcistiche europee per clubs. Nel mondo, è stato uno dei cinque unici calciatori, tra cui altri quattro ex juventini, ad aver vinto tutte le coppe internazionali (Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea, come prima citato). Inoltre all’epoca, fu definito da Giampiero Mughini, scrittore e periodista italiano oltre che grande tifoso della Juventus, come “uno dei tre o quattro portieri più forti al mondo”.
Dall’alto quindi di tutti i suoi successi e delle ottime critiche da lui ricevute, sentiamo oggi cosa ci risponde il ‘Tacco’: “Effettivamente in carriera ho vinto tutto quello che c’era da vincere, anche perché facevo parte di una compagine fortissima, soprattutto nei miei primi anni di permanenza a Torino, quale era la Juventus di allora”.
Ed allora, caro Stefano, facciamolo questo paragone tra la Juventus di allora e quella di oggi…
Come ti dicevo, nei primi anni alla Juve, difendevo i pali di una squadra davvero eccezionale. C’erano tanti campioni, e su tutti ovviamente primeggiava Michel Platinì, uno dei cinque o sei giocatori più grandi della storia del calcio. Vincemmo tanto, soprattutto a livello internazionale, e quei successi rimasero scolpiti nella storia del club. Ora devo dire che la Juve è sempre la Juve in quanto a blasone. Ovviamente penso che i bianconeri di oggi non sono ancora all’altezza dei successi del passato, ed oltre alla mia epoca ed a quelle precedenti, mi riferisco anche ai tanti successi targati bianconero dell’era Lippi e di quella di Fabio Capello. Poi, la retrocessione in B della passata stagione per le note vicende, ha fatto sì che gli juventini attuali siano ancora un po’ sprovveduti, e quando dico questo, mi riferisco naturalmente all’esperienza. Per fortuna sono rimasti in organico grandi campioni del calibro di Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved e Camoranesi”.
E dietro di loro?
Dietro di loro c’è un calciatore che a me piace tanto: si tratta di Raffaele Palladino. E’ un giocatore che ha fatto benissimo in serie B e, ne sono certo, farà altrettanto bene anche in serie A, appena avrà una maggiore continuità di minutaggio in campo”.
La Juventus ha sempre potuto contare sull’esperienza di grandissimi allenatori in panchina. Ultimi da citare sono il cittì campione del Mondo Marcello Lippi ed il pluridecorato Fabio Capello. Ora in panca siede un allenatore dalla vasta esperienza internazionale, tale Claudio Ranieri. Ci dai una tua valutazione sull’attuale mister juventino?
Claudio Ranieri è un allenatore molto bravo, tra i più preparati e seri in circolazione. Sono convinto che il mister, lavorando come sa fare, potrà presto far rinverdire i fasti della bacheca bianconera”.
Napoli-Juventus al San Paolo. Quanti e quali ricordi porta dentro di se Stefano Tacconi?
Tanti, tantissimi ricordi di sfide eccitanti. E’ sempre stato affascinante calcare il prato verde dello stadio San Paolo. Poi, dall’altra parte c’era un Napoli che aveva anche lui fior di campioni, come Maradona, Careca, Bagni, Giordano… Non sono tutti ricordi felici quelli che ho, anche a Torino quegli azzurri si imposero in un paio d’occasioni, ma devo dire che giocare nello stadio di Fuorigrotta è stato per me sempre emozionante”.
Napoli-Juve sarà anche uno dei due incontri di cartello della prossima giornata della serie A, l’altro sarà Milan-Roma. Finalmente, dopo sette stagioni e l’appuntamento della scorsa stagione in B, la sfida ritorna in massima serie. Come andrà a finire questo match?
Mi aspetto una bel match da parte delle due compagini. Sono certo però che la Juventus avrà la meglio sul Napoli. La partita è di fondamentale importanza per la Juve. Se non vince a Napoli, rischia di perdere ulteriore terreno in classifica rispetto alla capolista Inter”.
Pavel Nedved non farà parte della gara, in quanto squalificato per due giornate dal giudice sportivo per l’espulsione rimediata domenica scorsa contro il Genoa dal ceko. Comporterà disagi questa mancanza in campo di Nedved alla squadra di Ranieri?
Sinceramente non credo… Infatti, come dicevo prima, molto probabilmente il mister schiererà in campo Palladino. Per lui, campano di nascita, sarà un occasione in più per mettersi in mostra e quindi cercherà di fare sicuramente bene”.
Prima hai ricordato il Napoli forte degli anni di Diego, ma tu, come lo vedi il Napoli di oggi?
Dopo anni tristi e bui, culminati con il fallimento del vecchio club, finalmente ora i tifosi partenopei possono fregiarsi di avere una società seria e nuovamente ambiziosa. Bravo il presidente De Laurentiis, ma bravissimo soprattutto il direttore generale Pierpaolo Marino, capace di costruire anno dopo anno compagini che sono sempre riuscite a cogliere gli obiettivi dichiarati. Il direttore poi, è stato ancora più bravo quest’anno, ed ha fatto davvero un bel mercato. Ricordo le critiche da parte di un po’ di tutti gli addetti ai lavori per la campagna acquisti effettuata dal diggì partenopeo. Invece devo dire che Marino è stato in gamba a prendere calciatori del calibro di Lavezzi, Hamsik e Gargano. Ottimi prospetti già adesso, in futuro potranno diventare dei veri campioni”.
La chiosa, caro Stefano, la facciamo su Gianluigi Buffon. Si dibatte molto sul fatto se sia lui il portiere più forte di tutti i tempi. Dacci tu, da grande ex portiere quale sei stato, una tua opinione a tal proposito…
Attualmente Buffon è certamente il più grande di tutti, non ci sono dubbi in proposito. La storia del calcio ha sfornato di tanto in tanto dei grandissimi numeri uno. Ricordiamo il ‘ragno nero’ Yashin, Zamora, Dino Zoff. Decretare un numero uno in assoluto non è semplice, e questo vale in qualsiasi sport, ma certamente Gianluigi fa parte della ristretta cerchia dei portieri più forti di sempre”.
Detto da un grande ex numero uno come Tacconi…
 

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