• UN MARTEDÌ AL SAN PAOLO, LE VOCI DI ESPOSITO E TASCONE •

14/3/2007

(Interviste Esclusive dell'inviato GIUSEPPE PALMIERI / foto di Felice De Martino) -
Il Napoli. Se ne parla tanto, forse troppo. Ma quando si ama qualcosa cosi tanto, come si può non parlarne? Abbiamo ascoltato le “voci dal silenzio”, oggi, in un martedì calcistico per la serie B, per i lettori di PianetAzzurro abbiamo raccolto qualche parere prima e nel mezzo della gara con il Vicenza. Poco prima del fischio d’inizio del match, abbiamo intervistato il collega di “Press”, Mauro Esposito, su diverse tematiche sia inerenti alla partita, sia quelle più strettamente connesse alla società e alla “questione stadio”:
Innanzitutto sulla partita: il Vicenza offensivo di Foti, Schwoch e Pavonessa, si presenta al San Paolo contro un Napoli rimaneggiatissimo nel settore arretrato. Può essere un problema insormontabile per la squadra di Reja?
Il Vicenza è una buona squadra ma non è il Manchester United, una squadra da rispettare perché ha dei giocatori che possono far gol in qualsiasi momento, questo tridente, ma anche Cavalli, che ha già castigato il Napoli all’andata, però il Napoli è superiore ai veneti. Indubbiamente la difesa è rimaneggiata, ma chissà che non tutti i mali vengano per nuocere, perché la difesa titolare ultimamente ha un po’ traballato come con l’Arezzo, forse c’è un po’ di stanchezza e magari questo turno di stop forzato può fare bene a Domizzi, Cannavaro e Maldonado, anche perché i sostituti sono molto veloci, sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra di B, perché sono giocatori bravi i vari Giubilato, Grava e Savini. Il Napoli deve fare una gara attenta perché il Vicenza parte molto bene in contropiede, quindi l’attenzione è d’obbligo, ma gli azzurri hanno tutte le carte in regola per portare a casa questi tre punti pesantissimi.
Il Napoli sta rispettando la tabella di marcia, come a Rimini, o con le vittorie in casa, qual è, se c’è la vera avversaria del Napoli per la promozione diretta e quali sono le possibilità della squadra di arrivare in testa a giugno.
Io vado un po’ controcorrente, non vedo la Juventus ammazza-campionato, infatti i bianconeri stanno avendo notevoli problemi, soprattutto in trasferta, come a Brescia, Mantova e La Spezia. Il Napoli deve guardarsi dal Bologna, dal Genoa, dal Mantova stesso, dal Piacenza, che pochi considerano, che invece può dare fastidio. Ma se il Napoli capitalizza il vantaggio e allunga può andare in fondo. Lo stop di due settimane è molto utile perché gli azzurri sono una squadra molto fisica, e in questa fase sembrano un po’ stanchi.
Cosa pensa della questione del nuovo impianto a Miano, visto anche il sopralluogo di stamane? Il prolungato silenzio stampa del Napoli è giusto?
Conosco molti politici e la signora Jervolino è uno di quelli tosti, che quando si mettono una cosa in testa vanno fino in fondo. Quindi se si è messa in testa di fare lo stadio nuovo, probabilmente lo farà Certo il San Paolo sentimentalmente dà degli splendidi ricordi a tutti, oltre agli anni d’oro di Maradona, basti pensare anche al periodo di Zoff, di Juliano, di Krol. E’un tempio del calcio, ma è obsoleto e ha delle lacune. Vedremo.
Il silenzio stampa non è buono, è buonissimo. E’ positivo visto che è stato cominciato in un periodo in cui ogni giocatore diceva la sua, e c’erano molte opinioni in giro assolutamente discordanti. Si parlava troppo e male, quindi Marino ha fatto bene. Questo silenzio stampa ricorda quello dell’anno scorso che aiutò molto a trovare la concentrazione per centrare l’obiettivo che fu poi raggiunto. Forse è anche un fatto scaramantico, ma va bene se serve a riportare Napoli in serie A, anche perché, ormai, sono 6 anni che i partenopei mancano dalla massima serie.
Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-0. La vera protagonista è la noia di una partita che stenta nettamente a decollare. Oggi Reja ha riproposto nel suo scacchiere, il laterale sinistro acquistato dal Lecce, Erminio Rullo. La sua prova non è stata esaltante. Così abbiamo sentito, nell’intervallo, uno che il giocatore azzurro l’ha allenato e cresciuto, Carmine TASCONE, al quale abbiamo chiesto parere sulla prova del Napoli e sul quella del suo pupillo:
Primo tempo noioso, poche occasioni da gol, qualcosa in più l’ha fatta vedere il Vicenza. Si dice che Reja sappia sempre trovare l’asso nella manica. Quale può essere oggi?
Giocare ogni tre giorni non è molto semplice, Reja deve operare come ha fatto, ad esempio, contro lo Spezia. C’è tanta stanchezza, c’è acido lattico, ci sono tossine, tutte causa di prestazioni opache come quella del primo tempo di Bogliacino, che appare molto stanco. Un pessimo Napoli. Per la stanchezza e per troppe partite che condizionano il regolare allenamento della squadra che si è ridotto solo a scarico e partitina. Spero che nella ripresa il Napoli cinga d’assedio il Vicenza e provi a vincere la gara, anche se l’avversario non perde da 5 partite, di cui ne ha vinte 4, e sta molto bene sia fisicamente, sia mentalmente. Loro hanno tutto da guadagnare ed è una gara difficile.
A confermare il discorso della stanchezza ci sono anche le difficoltà delle altre pretendenti alla promozione. Genoa, Juve e Bologna hanno fatto molta fatica nei primi 45’ minuti. Qual è tra le varie squadre di vertice, la vera avversaria del Napoli?
Per la promozione diretta non sono molto preoccupato, basta guardare gli organici, quello del Bologna non ha niente a che vedere con quello del Napoli. Gli azzurri sono secondi, sono messi bene, hanno un buon organico. Vedo la Juve prima, seguita dal Napoli a fine campionato. Sulla carte dovrebbe essere cosi. Certo, ora arriva la primavera, come ci arriveranno le squadre? Vedremo, questo sarà il tempo a dirlo.
Oggi, complice l’emergenza difesa, Reja ha ributtato nella mischia un suo pupillo, Erminio Rullo. Come giudica la prova del laterale sinistro azzurro? E quali sono le sue prospettive di crescita, visto anche che ha firmato un contratto molto lungo con il Napoli?
Secondo me Erminio, come Garics, due ragazzi dell’84, possono far parte tranquillamente del progetto-Napoli. Rullo ha appena compiuto 23 anni, ha giocato 77 partite in A con allenatori quali Delio Rossi, Zeman, Baldini e Gregucci. Ne ha giocate altre 17 quest’anno nel Lecce. Oggi Rullo ha fatto benissimo la fase difensiva, probabilmente sia lui, sia Garics, hanno avuto l’ordine da Reja di tenersi bassi e non spingere molto, perché oggi il Napoli ha difeso a 5 per tutta la gara, per contrastare la velocità di Padoin e Paonessa, oltre che di Schwoch.
Il Napoli è riuscito a contenere gli attacchi dei biancorossi, ma non ha fatto un tiro in porta in tutta la gara, ovviamente e tristemente, terminata sul punteggio di 0-0. E’ sempre interessante sentire tutte queste voci e questi pareri che accompagnano, facendo da controaltare al silenzio forzato dei giocatori, e facendo da colonna sonora a questa scalata del Napoli alla massima serie. Speriamo sia la musica di un trionfo.

 

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