23/12/2004
Il
2004 passerà alla storia del tifo azzurro come
l’anno del fallimento della S.S.C.Napoli . Ma
ciò e stato solo la punta dell’iceberg ;
l’evento che , solo dieci anni fa , nessun
tifoso partenopeo avrebbe mai potuto immaginare
. Ma i problemi del Napoli nascono da ben prima
del fatidico Agosto 2004 . Il Napoli (parliamo
della S.S.C.) veniva da un girone d’andata della
serie B 2003/04 negativo , e si gettava nel
nuovo anno carico di speranze , ma ben
consapevole delle difficoltà di gestione di Toto
Naldi . Parliamo della B a 24 squadre , torneo
lunghissimo di ben 46 giornate , e i tifosi
credevano in una possibile rimonta nel girone di
ritorno , alla ricerca di quella sesta posizione
che ci avrebbe permesso di salire in A
(ricordate ? Erano in 6 a salire , per
permettere alla serie A di esser a 20 squadre
l’anno successivo). I primi rinforzi arrivano a
gennaio : sono Gonzalo Martinez e Marko Perovic
, giocatore quest’ultimo a cui Simoni ( che
aveva sostituito Agostinelli) era
particolarmente affezionato . Era il Napoli di
Manitta , di Zanini e Tosto ( che ora fanno la
fortuna del Genoa ) di Dionigi , Max Vieri e
Savoldi ( afflitto da continui infortuni ) . Un
Napoli che , sulla carta , era la squadra da
battere e che invece , come accade troppo spesso
negli ultimi anni , deluderà tutte le
aspettative . La squadra è affetta dalla
sindrome della “pareggite” : saranno ben 26 a
fine campionato , di cui 15 in casa ( record per
la B ) , e con il peggior attacco della serie (
35 reti : solo il Como farà peggio ) . La cura
Simoni non avrà effetto sul Napoli alla deriva ;
la squadra concluderà il campionato con un
anonimo 14° posto , a ben 17 punti dalla
Fiorentina classificatasi sesta , e con soli 6
punti di distacco dal Venezia , che poi giocherà
la spareggio col Bari per la permanenza in B .
Spareggio che , alla luce dei terribili eventi
che accadranno al Calcio Napoli , avrebbero
potuto anche non giocare . L’ estate del 2004 è
un continuo susseguirsi di notizie capaci di
tenere in apprensione anche il meno affezionato
dei tifosi azzurri . Si comincia , nei primi di
luglio , con l’ apertura del procedimento di
fallimento della S.S.C.Napoli di Salvatore Naldi
, e la terribile prospettiva di ricominciare
addirittura dai dilettanti . Poi assistiamo alla
corsa all’ acquisto del titolo del Napoli :
scende in campo Luciano Gaucci e il suo team di
avvocati ; il patron perugino è fermamente
convinto di riuscire a far rimanere il Napoli in
serie B , chiama Angelo Gregucci come allenatore
e organizza il ritiro ad Abbadia San Salvatore (
ritiro in cui si allenarono anche alcuni del
nuovo Napoli come Montervino e Montesanto ) . Si
va avanti a forza di ricorsi su ricorsi , di
beghe con gli altri pretendenti al titolo (
Caretti , la Lega Azzurra di Vinicio , il
fantomatico interessamento di un sultano ) .
Fino alla definitiva sentenza del TAR di Napoli
: l’idea di Gaucci ( il “fitto del ramo
d’azienda“ per 5 anni ) viene bocciata , al
Napoli viene applicato il “lodo Petrucci” , e
dovrà giocare in C1 il campionato 2004/2005 .
Sembra davvero calato il sipario sul calcio
Napoli : Gaucci va via , egli era disponibile a
comprare il Napoli solo se avesse giocato in B .
Gli altri sono tentativi poco credibili , a
causa di budget striminziti . Che sia finita
così ? E ‘ in questi momenti che il tifoso
partenopeo si affida a San Gennaro . E il
miracolo si avvera : è l’ultima settimana di
agosto , e la voce già circolava da tempo . C’è
un importante imprenditore napoletano che sembra
sia interessato alla vicenda del Napoli . E’
Aurelio de Laurentiis , famoso produttore
cinematografico e presidente della Filmauro .
Durante la settimana l’ipotesi diviene realtà ,
risvegliando gli animi dei tifosi napoletani ,
ormai corrosi da un’estate fatta di cocenti
delusioni . De Laurentiis è un vincente , se
compra il titolo del Napoli è perché crede nell’
obiettivo di ricreare una grande squadra ,
capace di tornare al più presto in A e puntare
all’Europa . Il 5 settembre è una data decisiva
; Aurelio de Laurentiis , in veste di presidente
della Napoli Soccer ( questo il nome della nuova
società ) , contatta Pierpaolo Marino , il d.g.
dei tempi belli , di Maradona , Careca , Bagni ,
per fare l’impossibile : creare dal nulla una
squadra capace di vincere la categoria ,
nonostante la chiusura del mercato estivo .
Marino ( grazie a 10 giorni concessi dalla Figc
) contatta calciatori che trovano poco spazio in
A e B , e che sarebbero entusiasti di
partecipare al progetto del nuovo Napoli .
Giocatori d’ esperienza , con tante presenze in
A , come Scarlato , Belardi , Ignoffo , il
“Pampa” Sosa ( 15 reti all’attivo in serie A ) e
giovani promettenti : Pozzi , Berrettoni , Gatti
, Abate , Toledo ; un mix che ben dovrebbe fare
in questo campionato . La squadra è affidata a
un tecnico esperto come Giampiero Ventura ,
protagonista di una storica doppia promozione
col Lecce , dalla C1 alla A . Le premesse ci
sono tutte , considerando che si comincia con un
emozionante 3-3 con il Cittadella ( il 29
settembre ) , con gli azzurri in vantaggio per
3-1 al termine del primo tempo . L’inevitabile
calo fisico , dovuto alla mancanza di
preparazione estiva , facilita notevolmente la
rimonta dei patavini . Ma l’avvio fa sperare
bene : tifosi , giornalisti , dirigenza , tutti
credono in questo Napoli . Lo testimonia la
massiccia presenza allo stadio , con una media
di 30.000 spettatori a partita , con lo storico
picco di 70.000 presenze per il derby con
l’Avellino (record per la categoria ) . Ma non
sono tutte rose e fiori : arrivano sconfitte
inaspettate , contro la Fermana ( nel recupero
infrasettimanale del 2° turno ) e la Reggiana
fuori casa e , il 31 ottobre , con il Chieti in
casa . Il Napoli di Ventura stenta a decollare ,
non riesce a dare la svolta al campionato . La
squadra non riesce mai a imporre il proprio
gioco in campo : quella che era considerata la
formazione “ammazza-campionato” si barcamena
nelle difficoltà della categoria . La mancanza
di umiltà da parte dei calciatori , il non
adattamento alla categoria , gli infortuni che
continuano a tormentare la squadra ( ricordiamo
Pozzi , Sosa , Scarlato ) , sono alcune delle
spiegazioni che si danno alle difficoltà
riscontrate dai giocatori . Addirittura si
incolpa Marino di aver fatto la squadra con
grandi nomi solo per accontentare le esigenze
dei tifosi , invece di comprare anche qualche
giocatore “ di categoria “ . La sconfitta subita
a Foggia (4-1) segnala il punto di svolta del
campionato partenopeo : de Laurentiis ,
infuriato , concede a Marino la completa libertà
di agire sul mercato . Lasciando stare le poche
note positive della stagione , come Varricchio ,
Ignoffo e Pozzi , urgono rinforzi . E’ notizia
di questi giorni l’ acquisto di un giovane come
Inacio Pià dall’Atalanta ( che con Sosa
nell’Ascoli segnò ben 13 reti, pur non essendo
una prima punta), di Tommaso Romito ( centrale
del Chieti che impressionò al San Paolo ) del
regista Gaetano Fontana e dell’ala Carmine
Gautieri . Inoltre non dobbiamo dimenticare che
il Napoli , nonostante il gioco mai
scoppiettante e l’alternanza di risultati , è a
soli 2 punti dalla zona playoff . Sperando che
il 2005 ci restituisca molto , in termini sia di
fortuna che di risultati , in modo da cancellare
definitivamente il ricordo di questo pessimo
2004 .
Andrea Saladino
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