18/5/2008
(EDUARDO LETIZIA) - La vittoria dell’Atalanta
contro il Genoa consegna l’ottavo posto, che
significa intertoto, nelle mani degli
azzurri, nonostante la sconfitta contro la
Lazio, che va a premiare Reja e i suoi
ragazzi, protagonisti di un’annata
maiuscola.
Nella giornata dei grandi verdetti la gara
tra Lazio e Napoli passa ampliamente in
secondo piano e ciò ha riscontro anche nel
rettangolo verde, dove si assiste ad un
match non certo entusiasmante. Gli azzurri
disputano una gara tutto sommato sottotono e
palesano i soliti problemi messi in mostra
in molte gare in trasferta di questo torneo.
L’aspetto tattico della squadra è quello che
spesso ha proposto Reja fuori casa, in
pratica senza punte, con Bogliacino ad
appoggiare il solo Lavezzi. Con questo
atteggiamento il Napoli consegna
praticamente un tempo ai laziali, ai quali
non procurano alcun grattacapo le sortite
offensive di una formazione spuntata, priva
inoltre di particolari motivazioni.
Dall’altra parte la Lazio non si danna
particolarmente l’anima per portare a casa
il risultato, ma trae giovamento dalla
presenza tra le proprie fila di un elemento
di assoluto valore come Rocchi, che in
avanti riesce quasi da solo a tenere
sull’attenti l’intera difesa partenopea.
L’attacco già di suo spuntato della squadra
di Reja non riesce nemmeno a giovarsi degli
inserimenti dei centrocampisti, in quanto i
tre centrali odierni azzurri, nei quali
mancava un elemento fondamentale come Hamsik,
presentavano caratteristiche principalmente
difensive e poco adatte all’appoggio della
manovra offensiva.
Bisogna attendere il secondo tempo e
l’ingresso di una prima punta come Sosa per
vedere un Napoli più propositivo, anche in
virtù della necessità di recuperare il gol
di svantaggio. In ogni modo il cambio di
marcia non è tale da consentire il
raggiungimento del pareggio. La difesa
laziale tiene molto bene sulle iniziative
azzurre, nonostante le tante assenze. Tra
questi Rozehnal riesce in maniera
assolutamente positiva a contenere le
accelerazioni di un Lavezzi, che pur
favorito dall’ingresso al suo fianco del
Pampa, non è riuscito a dare consistenza
alle sue numerose iniziative.
Il raddoppio della Lazio infonde
un’ulteriore scossa agli uomini di Reja che,
favoriti anche dagli ingressi di Garics
sulla destra e Montervino in mezzo al campo,
trovano un maggiore dinamismo, che tuttavia
non consente agli azzurri di andare oltre
alla realizzazione del gol della bandiera,
realizzato dal partente Domizzi, dopo una
buona giocata di un vivace Savini sulla
sinistra.
Archiviato dunque questo campionato
eccellente che ha restituito il Napoli al
calcio europeo, seppur sotto la forma dell’intertoto
(che Marino ha confermato che la squadra
disputerà), adesso bisognerà iniziare a
progettare il futuro, sulle ottime basi di
questa stagione, tenendo presente che
saranno necessari degli sforzi importanti
per migliorare ulteriormente i risultati di
quest’anno.
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