• OBIETTIVO NAPOLI - AZZURRI VITTORIOSI GRAZIE AD UN OTTIMO SECONDO TEMPO •

30/3/2008
 

(EDUARDO LETIZIA / foto di Felice De Martino) - Finalmente anche per il Napoli è arrivata una vittoria sofferta, conquistata negli ultimi minuti di una partita difficilissima.
Nel primo tempo i partenopei non erano piaciuti per nulla. Le iniziative erano state infatti costantemente nelle mani del Palermo che mostrava di avere nettamente il controllo del centrocampo, grazie ad una maggiore aggressività dei due centrali Guana e Migliaccio ed alla bravura negli inserimenti di Caserta, Simplicio e Jankovic. Gli azzurri hanno inoltre costantemente sofferto le sovrapposizioni sugli esterni, soprattutto sul lato di Grava. Sul lato sinistro dei siciliani infatti è risultato uno dei più positivi Balzaretti, bravo ad approfittare degli errori in copertura del numero due napoletano. Inoltre è parsa inopportuna la presenza di tre difensori centrali per contrastare il solo Amauri, che poi trovavano difficoltà nel posizionarsi, creando troppa densità nella zona centrale, lasciando zone del campo, come quelle esterne, sguarnite.
Le difficoltà offensive degli azzurri nascevano dalle difficoltà dei centrocampisti di pressare alto e riconquistare palla, in questo si è sentita molto l’assenza di Gargano, e la mancanza costante di appoggio da parte degli esterni e dei centrocampisti, cosicché le uniche azioni offensive dovevano fondarsi su giocate individuali di Calaiò e Lavezzi o su lanci lunghi per questi ultimi.
Nella ripresa la partita è cambiata totalmente. Forse un po’ per stanchezza da parte dei rosanero o forse per l’atteggiamento più veemente messo in campo dagli azzurri, gli uomini di Reja sono riusciti a prendere in mano le redini della partita, grazie anche ad un quanto mai opportuni cambio di modulo. Gli ingressi di Bogliacino e Garics al posto di Grava e Savini, deludenti le loro prestazioni, ridisegnano la squadra con un 4-3-1-2. La difesa passa a quattro con Garics e Domizzi sugli esterni, a centrocampo Bogliacino si piazza dietro le due punte in posizione di trequartista.
Gli azzurri riescono così a produrre una manovra offensiva più costante, riuscendo anche ad aprire il gioco sulle corsie esterne con un Domizzi molto propositivo sulla sinistra e Lavezzi che dalla posizione di seconda punta spesso riusciva ad allargarsi sulla destra, puntando e mettendo in crisi il diretto avversario. La mossa vincente di Reja è risultata però l’ingresso del Pampa Sosa nei minuti finali. Subentrando ad un comunque positivo Calaiò, l’argentino con la sua entrata è diventato subito il punto di riferimento offensivo principale della squadra. Con le sue sponde ha mandato in crisi la difesa palermitana, che pure fino a quel momento era riuscita a disimpegnarsi bene.
La crescita del Napoli è inoltre coincisa con i progressi dei centrocampisti nella seconda fase di gara. Hamsik è riuscito a dare continuità alle sue incursioni, Pazienza è stato bravo a fornire una più intensa pressione sugli opposti palermitani, guadagnando buone palle per la ripartenza dei compagni, e Blasi è stato impeccabile nell’opporsi ad ogni iniziativa offensiva degli uomini di Colantuono.
Sono stati questi in pratica gli elementi che hanno consentito al Napoli di passare in vantaggio a pochissimi minuti dalla fine, in un’azione che ha sintetizzato quanto di meglio mostrato dai partenopei nella ripresa: la bravura nelle sponde di Sosa, la mobilità di Lavezzi e la verve migliorata di Hamsik.

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