(MAURIZIO LONGHI) - Un guerriero al
centro del campo. Gli manca solo
l’elmetto e la corazza per essere un
vero e proprio gladiatore, ma in
effetti lo è già, in campo non si
risparmia mai e riesce sempre ad
avere la meglio sugli avversari,
segno che il suo ardore agonistico
non ha limiti di tenuta. Da quando è
a Napoli non ha sbagliato una
partita, gioca sempre ad alti
livelli, come se volesse togliersi
qualche sassolino dalle scarpe. È
probabile che sotto si nasconda un
pizzico di amarezza nei confronti
della Juventus che non ha creduto in
lui, mentre, il Napoli ha deciso di
accaparrarsi le sue prestazioni e la
scelta si sta rivelando più che
indovinata. Ma per caso questo è il
giocatore a cui veniva preferito
Matteo Brighi della Roma? Se è stato
davvero così, bisogna fare un
sorrisino al destino che ha voluto
che Manuele Blasi prendesse la via
di Napoli e mettesse tutta la sua
grinta al servizio della causa
azzurra. Quando era arrivato in riva
al Golfo insieme a Zalayeta, si
pensava che potesse essere schierato
come esterno destro, ma il suo
apporto nel cuore del centrocampo è
incommensurabile e il centro-destra
è la posizione migliore per lui che
difende e allo stesso tempo si
inserisce risultando molto
pericoloso. Perché, anche quando si
invola palla al piede spostandosi
sulla corsia di destra, si trasforma
in un incursore, poi quando ritorna
nella sua posizione ridiventa
un’altra volta il vero Blasi, ossia
un mastino infaticabile. Un
tuttofare eclettico e preciso. Non
mostra mai la benché minima
titubanza, anzi, è lui ad incutere
timore negli avversari che tremano
appena vedono i suoi tacchetti
fiondarsi a rubare un’infinita
quantità di palloni.
UN SUPER CENTROCAMPO – La zona
centrale del centrocampo a cinque
del Napoli è tutta rinnovata
rispetto all’anno scorso, ma il
terzetto che la compone sembra
giocare insieme da una vita, sono
tutti e tre giocatori complementari.
La regia è affidata ai piedi di
Gargano, che è insuperabile nei
contrasti e nel catturare palloni
importanti, ma deve migliorare negli
appoggi, visto che più di una volta
ha rischiato di far subire alla
squadra dei contropiedi micidiali.
Il jolly, invece, è Hamsik, il cui
raggio d’azione è rivolto
principalmente alla fase offensiva,
grazie alla quale si trasforma in un
attaccante aggiunto risultando una
spina nel fianco per le squadre
avversarie. Detto questo, si capisce
quanto sia importante il contributo
di un “cagnaccio” di centrocampo, e
Blasi è l’uomo perfetto: difende e
si propone in avanti, di tanto in
tanto inventa addirittura delle
belle giocate per gli attaccanti. Ci
troviamo dinanzi ad un signor
giocatore, non è un caso che in
passato sia stato annoverato tra i
giovani più promettenti del panorama
calcistico. Adesso ha 27 anni, ma ha
già due scudetti cuciti nel petto,
entrambi conquistati con la maglia
della Juventus, poi revocati
nell’ambito dell’inchiesta
Calciopoli. Proprio negli anni
juventini è riuscito ad ottenere
varie convocazioni in Nazionale, del
resto è un giocatore che servirebbe
a chiunque. Da quando è arrivato a
Napoli, gli è stata “incollata”
l’etichetta di “Cuore di pietra” per
la sua grinta che lo rende
indistruttibile al cospetto degli
avversari. Per molti questo Napoli
sta prendendo sempre di più la
fisionomia del glorioso passato e
non mancano paragoni eccessivi: se
Lavezzi fa ricordare addirittura
Maradona per le sue giocate
ubriacanti, un accostamento un po’
più “normale” è quello che riguarda
Blasi che lo additano come il nuovo
Salvatore Bagni. Come tipo di gioco
ci siamo, chissà che il mediano di
Civitavecchia non possa emulare le
prestazioni di un centrocampista che
a Napoli viene ricordato come “O’
guerrier”.
PARTITE ECCELLENTI – Col Cagliari è
stato uno dei pochi a salvarsi, poi
nelle gare contro Udinese e
Sampdoria è stato semplicemente
superbo, anche ieri contro l’Empoli
si è ripetuto ad alti livelli,
nonostante non sia stato
accompagnato a dovere da tutti i
giocatori in campo. Al “Castellani”
non tutti si sono espressi al
massimo, e a spiccare
particolarmente è stato proprio
Blasi che, non solo ha bloccato
molte ripartenze ficcanti dei
toscani, ma ha provato ad
impensierire la porta difesa da
Balli. L’unica macchia della sua
gara è stata rappresentata dal
cartellino giallo che gli viene
mostrato un po’ troppo spesso,
questo è un aspetto negativo che
riconosce anche lui e dovrà fare in
modo di controllare il suo impeto
per evitare di andare incontro a
numerose squalifiche. Soprattutto in
questo momento la sua assenza
peserebbe troppo, mancando lui in
mezzo al campo si perderebbe una
buona dose di fisicità. Blasi già si
è fatto apprezzare dai tifosi del
Napoli, ora sta a lui dare seguito
al suo grande impatto con la piazza
partenopea.