• OBIETTIVO NAPOLI - CALAIO' ESCLUSO, REJA SI ACCONTENTA DEL PAREGGIO •

16/12/2007

(EDUARDO LETIZIA) - A parte il pareggio, tutt’altro che esaltante, conseguito dagli azzurri contro il Siena, la notizia più rilevante della giornata è la fine, almeno momentanea, del rapporto tra il Napoli ed il suo bomber principe nelle ultime due stagioni, Emanuele Calaiò. La logica avrebbe infatti suggerito la presenza in campo fin dal primo minuto della punta palermitana per sostituire lo squalificato Lavezzi. Reja invece non è stato dello stesso avviso ed ha lasciato Calaiò in panchina, preferendo schierare la sua squadra con una sola punta, assistita da Bogliacino. Ma non è tutto. Anche nel secondo tempo, quando sarebbe stato opportuno l’ingresso di una seconda punta, Calaiò è rimasto in panchina e nel finale gli è stato preferito il Pampa Sosa, nel momento in cui l’allenatore goriziano ha deciso l’ingresso dell’altro attaccante.
L’esclusione di Calaiò ha determinato automaticamente un cambio di modulo nello schieramento del Napoli. La squadra oggi si è disposta con un 5-3-1-1. La difesa vedeva Domizzi, al posto di Savini, disposto nel ruolo di quinto a sinistra, con il trio centrale composto da Cupi, Cannavaro e Contini. Sulla destra un ottimo Garics, in una posizione molto avanzata rispetto agli altri difensori, con il compito di spingere sul suo lato, al fine di frenare le iniziative di De Ceglie, molto bravo solitamente a spingere un po’ meno a difendere.
Anche a centrocampo ci sono state delle notevoli novità. Il reparto mediano è stato infatti schierato con una sorta di rombo composto da Blasi, collocato in un nuovo ruolo davanti alla difesa, a tenere d’occhio Locatelli, e Gargano, viceversa, spostato sul centro destra in un ruolo che avrebbe potuto assecondare meglio le sue caratteristiche di rapido incursore. A completare il reparto di centrocampo c’era, in posizione di interno sinistro un ritrovato Marek Hamsik e in posizione di rifinitore Bogliacino.
In attacco il solo Zalayeta è parso talvolta troppo isolato ed in difficoltà sulle palle alte al cospetto di due corazzieri come Loria e Portanova, ha dovuto aggirarsi lontano dall’area per cercare palle giocabili. Avrà sicuramente sentito la mancanza del Pocho Lavezzi, che oggi avrebbe sicuramente fatto comodo alla causa azzurra, soprattutto sulle ripartenze, quando il Siena lasciava molti spazi agli azzurri soprattutto sulle corsie esterne.
La partita di oggi è stata caratterizzata da periodi in cui il pallino del gioco è stato in mano al Siena, seguiti da momenti dominati dagli azzurri. Sia sullo 0-0 che sull’1-1 il Napoli ha però avuto alcune occasioni per far propria la gara ed in quei momenti sembrava potesse essere opportuno l’innesto di una seconda punta, per concretizzare le buone azioni che si stavano creando. Il timore di creare inferiorità numerica a centrocampo e la scelta di accontentarsi del pareggio ha invece indotto Reja ha mantenere il suo atteggiamento prudente, fino a quattro minuti dalla fine, quando è stato inserito Sosa, più che altro per dare una mano in difesa sui colpi di testa. Proprio su questo aspetto è bene fare una notazione. Gli azzurri soffrono tremendamente sui calci d’angolo. Anche oggi il Siena ha apportato i maggiori pericoli alla porta di Iezzo, il gol stesso è arrivato in questo modo, con azioni da corner. Non è questa la prima rete che il Napoli subisce dagli sviluppi di un calcio d’angolo e spesso si è assistito a mischie furibonde e rigori reclamati proprio circostanze del genere. É questa una falla a cui sarà importante porre rimedio, visto che già risultano molti i punti persi per strada a causa di questo difetto della difesa azzurra.

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