(EDUARDO
LETIZIA) - Tutti attendevano una conferma,
dopo l’exploit di Udine, per capire se
quella gara in trasferta era stata un
fulmine a ciel sereno o il preludio ad una
stagione convincente da parte degli azzurri.
Ebbene, la conferma è giunta e non ammette
dubbi: il Napoli c’è.
Al cospetto di una seppur rimaneggiata
Sampdoria, di fronte al suo pubblico, il
Napoli ha offerto un’altra ottima
prestazione, positiva sia dal punto di vista
del risultato, sia da quello del gioco.
L’impalcatura di gioco di questo bel Napoli
non è diversa da quella dell’ultimo anno in
B, ma le differenze sono enormi. Merito
soprattutto di alcuni innesti che hanno
donato moltissima qualità ad un impianto già
solido, ma carente sotto alcuni aspetti.
Protagonista indiscusso della vittoria di
oggi, infatti, ancora un nuovo acquisto,
Marek Hamsik. Lo slovacco è stato artefice
di una gara molto vicina alla perfezione,
nonostante le due gare disputate in
settimana con la sua nazionale che gravavano
sulle sue gambe. Sempre nel vivo del gioco
con enorme personalità, dinamico per tutta
la gara, ha corso da una parte all’altra del
campo offrendo passaggi e giocate deliziose,
come quella che l’ha visto protagonista nel
bellissimo gol del due a zero. Rimanendo in
tema di centrocampisti c’è da sottolineare
la buona prestazione di Blasi. L’ex
Juventino si è mostrato ancora una volta un
giocatore “feroce”, sicuro negli appoggi e
molto generoso nel proporsi in
sovrapposizioni sulla destra. Deve riuscire
solo a tenere un po’ più a freno il suo
ardore agonistico, a causa del quale finisce
spesso nell’elenco degli ammoniti. Del
terzetto di centrocampo napoletano è
sembrato invece un po’ in calo, rispetto
alla scorsa, eccellente, partita, Walter
Gargano. L’uruguayano ha offerto il solito
onesto contributo dal punto di vista del
dinamismo, ma è risultato talvolta impreciso
negli appoggi.
La difesa ha ancora una volta disputato una
partita buonissima. Su tutti è da
sottolineare, nuovamente, la squisita
prestazione di Andrea Cupi, rapido ed
impeccabile nelle chiusure, ma l’intera
retroguardia è stata bravissima ad annullare
le iniziative doriane, facendo soprattutto
ricorso ad una tattica del fuorigioco
attuata con costante precisione.
Interessante anche l’esperimento provato
nella parte finale della gara da Reja di
spostare Domizzi sulla fascia sinistra al
posto di un Savini qualche volta in
difficoltà sugli inserimenti di Delvecchio.
L’ex difensore dell’Ascoli si è ben
disimpegnato in quella zona del campo, ma
sembra difficile che Reja si vorrà privare
di un giocatore importante come Domizzi in
difesa.
In attacco il duo sudamericano
Lavezzi-Zalayeta ha ancora una volta fatto
vedere delle cose eccelse. Il Panteron ha
avuto il merito di andare in rete, di
colpire una traversa e di operare un utile
possesso palla che permetteva alla squadra
di risalire nelle ripartenze. Lavezzi, da
parte sua, è stato, anche oggi, a tratti
irrefrenabile. Pur non essendo risultato
decisivo come contro l’Udinese ha comunque
dimostrato di poter creare problemi alla
difesa avversaria, con la sua velocità e la
sua tecnica, ogni qual volta entrava in
possesso di palla.
In chiusura è da mettere in rilievo la
voglia dimostrata ed il positivo apporto di
Calaiò e Bogliacino, entrati nel finale. Ciò
dimostra che anche dalla panchina potranno
arrivare risorse importanti nel corso della
stagione, qualora divenisse necessario.
Un Napoli che dunque continua a far gioire i
propri tifosi. La speranza è che questo
momento d’oro degli uomini di Reja possa
durare quanto più a lungo possibile. Le
qualità ci sono e sono evidenti, bisognerà
mantenere questa concentrazione e tenere ben
saldi i piedi per terra.
Il tempo ci dirà dove questa squadra potrà
arrivare.