2/2/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Nella gara in cui era
necessario cancellare le problematiche delle
ultime settimane, gli azzurri sono riusciti
a sfoderare una prestazione maiuscola con la
quale è stato possibile battere una squadra
importante come l’Udinese, quinta forza del
campionato di serie A.
Reja non ha voluto mutare il consueto 3-5-2,
nonostante le numerose assenze. In difesa
l’esperienza di Grava veniva preferita alla
freschezza del neo acquisto Santacroce,
inizialmente in panchina. Nel ruolo di
esterno sinistro difensivo veniva schierato
l’altro nuovo partenopeo Mannini, in una
posizione al lui poco congeniale,
considerando le sue attitudini di esterno
offensivo.
Quello che ha impressionato positivamente
oggi del Napoli è stato sicuramente
l’approccio alla gara. Le prime battute
hanno infatti messo in mostra una squadra
estremamente determinata, che già nei primi
cinque minuti collezionava due traverse ed
una rete, e hanno lasciato intravedere da
subito la straripante condizione del Pocho
Lavezzi, vero trascinatore degli azzurri in
questa partita. In attacco l’attaccante
argentino ha mostrato di aver ritrovato lo
smalto delle prime gare di campionato, ed ha
messo costantemente in difficoltà i
difensori bianconeri. A suo fianco è stato
autore di una buona prestazione anche
Zalayeta, molto utile nel tenere palla in
avanti e nel fornire preziose sponde per i
compagni.
Il ritorno di Blasi è risultato estremamente
positivo per il centrocampo. L’ex juventino
è stato autore di una gara eccellente ed ha
donato al reparto centrale quell’equilibrio
che era sembrato mancare nelle ultime
uscite. Al suo fianco ha ritrovato la
propria verve anche l’uruguayano Gargano
che, pur sbagliando alcuni appoggi, ha messo
in mostra un dinamismo eccezionale che lo ha
portato a rendersi protagonista di azioni in
ogni parte del campo, risultando pericoloso
anche sui tiri dalla distanza. Meno
brillante del solito, ma comunque
sufficiente, la prestazione di Marek Hamsik.
La difesa, reparto messo più volte sul banco
degli imputati nell’ultimo periodo, seppur
falcidiata dagli infortuni e privata di
Cannavaro, espulso durante il primo tempo,
ha sostenuto una gara tutto sommato
positiva. Pochi minuti dopo il gol del 1-0
era sembrata andare un po’ in difficoltà a
fronte dello sforzo dell’Udinese di
rimettere in sesto la partita, soprattutto
in occasione di un paio di ripartenze dei
friulani in cui la linea difensiva, troppo
alta, si era fatta cogliere di sorpresa
sulla velocità degli attaccanti avversari.
Proprio su un’azione di questo tipo nasceva
l’azione che portava all’espulsione di
Cannavaro. Con l’inferiorità numerica,
paradossalmente, e con il passaggio ad una
difesa a quattro, la difesa ha trovato la
propria quadratura. Lodevole è stato
l’impegno di Mannini schierato per circa un
ora nel ruolo di terzino sinistro. Ottime le
prestazioni di Contini e, nel momento in cui
è stato schierato nel suo ruolo naturale,
Grava.
Infine la partita di oggi ha dimostrato
l’importanza di possedere delle valide
alternative in panchina. Preziosi si sono
infatti rivelati gli ingressi di Santacroce
a rinforzare una difesa falcidiata dalla
malasorte, e Michele Pazienza, che ha
fornito un ottimo apporto nei minuti finali,
recuperando qualche pallone importante e
donando ulteriore sostanza al centrocampo.
Con il rientro degli indisponibili di oggi e
con il completo inserimento dei nuovi
acquisti, in un contesto tattico magari
rinnovato, speriamo di poter guardare con
ottimismo ai prossimi mesi di campionato,
augurandoci che il periodo critico sia
definitivamente passato.
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