OBIETTIVO NAPOLI - IMPATTO NEGATIVO CON LA MASSIMA SERIE  

26/8/2007

(EDUARDO LETIZIA foto di Felice De Martino) - L’impatto con la serie A è stato più duro del previsto per gli uomini di Reja ed è saltato agli occhi di tutti quanto la massima serie sia tutt’altra cosa rispetto alla serie B.
Il Napoli scende in campo con il solito 3-5-2, schierando al via cinque dei sei nuovi acquisti. Sin dai primi minuti l’atteggiamento degli azzurri pare chiaro. Si punta a mantenere il possesso di palla a centrocampo, affidando alla rapidità di Lavezzi ed agli inserimenti di Hamsik il compito di impensierire la difesa cagliaritana. Da parte sua invece il Cagliari si schiera con un 4-3-3, che molto spesso si tramuta in 4-5-1, con il quale cerca di tenere a bada le offensive del Napoli, lasciando agli azzurri un possesso di palla che si rivela per lo più sterile. Le migliori iniziative del Napoli nascono dai piedi di Hamsik, sua l’unica conclusione del primo tempo, ma comunque non risultano sufficienti per impensierire la difesa rossoblu. Per il resto pare evidente una carenza di brio. In mezzo al campo l’uruguaiano Gargano è troppo spesso poco preciso e l’altro componente del centrocampo, Blasi, è evidente più adatto alla fase di distruzione che di costruzione. Sugli esterni, dove nella prima parte di gara il Napoli tenta talvolta di offendere, la situazione non è più rosea. Mentre sul settore di sinistra Savini qualche palla in mezzo riesce, bene o male, a metterla, dall’altro lato il giovane Garics ha palesato ancora una volta qualche limite tecnico e di personalità. Il fatto che a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato si sia deciso di non puntare all’acquisto di almeno un esterno, ci lascia sempre più perplessi, così come ci lascia dubbiosi il mancato acquisto di un difensore capace di ricoprire il ruolo di centrale di destra della difesa… Ma questa è un’altra storia.
Tornando alla gara di oggi, nella ripresa Reja cerca di dare maggior peso all’attacco con l’innesto di Zalayeta in luogo di un acciaccato e poco positivo Calaiò. Le cose non cambiano, anzi peggiorano, in virtù della rete del Cagliari. Reja decide a questo punto di potenziare ulteriormente il suo attacco tramite l’ingresso di De Zerbi, in luogo del difensore Contini. La squadra cambia così schema, passando ad una difesa a quattro ed un attacco a tre punte. L’ingresso del numero 20 azzurro offre comunque maggior brio alla squadra, ma il repentino 2-0 del Cagliari su rigore taglia un po’ le gambe agli azzurri, stremati dal caldo ed in un paio di occasioni sfortunati o poco lucidi di fronte a Fortin.
Dalla sconfitta di oggi dunque si possono trarre alcuni spunti di riflessione. In primis, come detto, risulta evidente che in serie A gli avversari non perdonano nessun errore e che se non si rende al massimo la cosa difficilmente può essere mascherata da uno o due episodi. Un’altra cosa che è parsa chiara è come il mercato del Napoli abbia lasciato scoperti alcuni ruoli che, affidati a giocatori troppo inesperti o dal rendimento incostante, mettono in evidenza anche la mancanza di giocatori di esperienza, di categoria, all’interno del roster azzurro. La gara di oggi ci ha lasciato l’impressione di una squadra che possiede qualche buona risorsa tecnica, ma che per valorizzarla manchi ancora qualcosa. Non bisogna essere dunque troppo disfattisti dopo questa sconfitta, ma fingere ciecamente che tutto vada bene sarebbe altrettanto deleterio.

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