• OBIETTIVO NAPOLI - LA VECCHIA GUARDIA RIDONA IL SORRISO AL NAPOLI •

24/2/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Ringraziamo il fato che ha permesso a quello che è sempre stato il trascinatore degli azzurri di essere quest’oggi in campo. Se fosse stato per Reja infatti sicuramente anche questa domenica Super Manu avrebbe assistito alla gara dalla panchina. Le indisponibilità di Zalayeta e Lavezzi hanno invece spianato la strada al bomber palermitano e…Calaiò è tornato, ed il suo ritorno non poteva essere più rimbombante ed opportuno.
Come spesso è accaduto negli anni passati, nel momento di difficoltà è stato saggio affidarsi ad alcuni uomini della vecchia guardia che hanno donato alla squadra quella determinazione e quella voglia che era mancata nelle ultime giornate. Ottime si sono infatti rivelate le prestazioni di uomini come Sosa, Bogliacino che è entrato nel finale, oltre ovviamente a Calaiò, elementi troppo spesso isolati dall’undici titolare a vantaggio di giocatori probabilmente meno meritevoli del posto in squadra.
La gara di oggi sembra dunque aver tracciato la rotta verso la quale impostare il proseguimento del torneo, che dovrà essere affrontato ristabilendo le gerarchie all’interno della squadra alla luce della prestazione odierna. Ma nella partita di oggi si sono avute anche altre indicazioni importanti. In particolare è da sottolineare l’ottima prestazione di Mannini nella posizione di esterno destro. L’ex bresciano ha offerto una spinta incessante sulla corsia destra, sia nel primo tempo, quando è sembrato uno dei pochi sufficienti tra i partenopei, sia nei minuti finali, quando ha mostrato di avere tutt’altro passo rispetto ai compagni di squadra. Sotto tono invece la prestazione in mezzo al campo di Gargano, troppo impreciso e poco attento in copertura, e nemmeno in grado di dare fluidità alla manovra del centrocampo, soprattutto nel primo tempo e , ancora una volta, di Paolo Cannavaro in difesa che, tra le tante disattenzioni commesse oggi, ha la colpa di aver regalato il calcio piazzato al limite dell’area al Livorno che ha propiziato il momentaneo pareggio degli amaranto.
Analizzando nel complesso la prova del Napoli si può parlare di una squadra che ha presentato due volti. Priva di idee e concentrata solo sull’aspetto difensivo nel primo tempo, più determinata e frizzante nella ripresa. Nel secondo tempo tuttavia gli azzurri hanno avuto diverse fasi. Nei primi minuti hanno dimostrato di avere maggiore voglia, rispetto agli avversari, di andare in vantaggio. Dopo la rete dell’uno a zero però hanno sofferto oltremodo il ritorno del Livorno, incassando il pareggio e concedendo alcune occasioni agli uomini di Camolese. Ammirevoli sono stati però i venti minuti finali, in cui i partenopei hanno letteralmente dominato l’undici caro a Spinelli, producendosi in un ottimo gioco sugli esterni, dove, oltre a Mannini già menzionato, c’è stata buona spinta anche da parte di Savini, con il quale è stato possibile creare un forcing costante e buon numero di palle gol, che nei secondi finali sono state concretizzate regalando agli azzurri una tanto attesa vittoria in trasferta, che dona ampio respiro ad una classifica che, prima di questa gara, iniziava a farsi preoccupante.

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