LAVEZZI: LA GIOIA DI DE LAURENTIIS E IL RIMPIANTO DI PREZIOSI

4/9/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Questione di rimpianti, questione di categoria, ma forse si tratta soprattutto di una questione di destino. Ad avere rimpianti è il patron di una squadra che l’anno scorso è salita in serie A proprio a braccetto con il Napoli, ovvero il Genoa, il cui numero uno, Enrico Preziosi ancora si mangia le mani per non aver visto Lavezzi all’opera con la maglia rossoblu. Eppure l’aveva acquistato, però, i grifoni, che tre anni fa si accingevano a disputare il campionato di serie A, vennero spediti in serie C1 per le questioni relative agli illeciti sportivi e il “Pocho” fu costretto a ritornarsene in patria. Aver assaporato fugacemente il campionato italiano senza averlo provato nella sua esplosività, è stata un’esperienza lampo e poco produttiva, ma pare che il destino ci abbia messo del suo. Probabilmente era già tutto scritto che dovesse arrivare a Napoli diventandone l’idolo, non è un caso che tutto stia avvenendo nella città che ha ammirato le gesta del giocatore più forte di tutti i tempi come Maradona, tra l’altro argentino come lui. Un fantasista di questa caratura sembra fatto apposta per una piazza come quella napoletana, a tratti, senza voler esagerare, dà l’impressione del “Pibe de Oro”, non vogliamo fare paragoni assurdi, però, quello che Lavezzi ha sciorinato nella gara contro l’Udinese è stato qualcosa di mirabile. I difensori friulani non riuscivano a contenerlo, produceva numeri a volontà con una certa nonchalance, dribbling ubriacanti, scatti da vero fulmine, un concentrato di classe abbinato al suo gioco imprevedibile che fa ammattire gli avversari. Allora ha ragione De Laurentiis quando afferma che il suo secondo soprannome, “El Loco” (il pazzo) deriva dal fatto che rende pazzi gli avversari per il suo talento fantastico. Le sue giocate hanno un doppio effetto: esaltano i propri tifosi e deprimono chi dovrebbe contenerne l’impeto che risulta talmente forte da diventare incontrollabile. “Ce l’avevo io”, questo avrà pensato Enrico Preziosi guardando le immagini del Lavezzi show in quel di Udine, l’aveva immaginato a “Marassi” con la casacca rossoblu, invece, il privilegio di ammirare le sue giocate l’ha ottenuto il pubblico del “San Paolo” che si incanta vedendo quel ragazzo dai capelli lunghi un po’ ribelle con la maglia numero 7 capace di mostrare numeri da giocoliere. Preziosi proprio non riesce a mandare giù un boccone così amaro, aveva creduto molto in lui, il rimpianto è davvero forte, pensare che si aveva un campione in squadra che è sfuggito per cause di forza maggiore è difficile da digerire, poi se si pensa che lo si incontrerà da avversario, non è proprio il massimo della vita. Vista la situazione che si è creata, è il caso di dirlo nuovamente: questione di destino. Sarebbe dovuto diventare il beniamino della Genova rossoblu, invece, è ormai da considerare la nuova stella del Napoli che si tiene stretto il suo campione. Prima che l’argentino arrivasse in azzurro, si vociferava che Preziosi avesse provato a riportarlo con sé, anche l’Atalanta sembrava interessata a lui, ma Pierpaolo Marino, quasi a sorpresa, ha bruciato tutti sul tempo elargendo a Reja un fuoriclasse adatta ad una tifoseria come quella partenopea. Riuscirà il presidente Preziosi a smaltire un rimpianto così grande? Indubbiamente avere un campione tra le mani e ritrovarselo in un’altra squadra a distanza di qualche anno, è dura da accettare, però, quando si intromette il destino c’è poco da fare. Lavezzi e il Napoli sono fatti l’uno per l’altro, è un amore destinato a durare a lungo, adesso i tifosi possono sognare e pensare in grande quando in squadra c’è un giocatore che ha 23 anni è già un fenomeno.

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