• NAPOLI, LE MAGAGNE GIUNGONO DALL'ATTACCO • 

27/8/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Sterile, inaspettatamente sterile, troppo sterile l'attacco del Napoli per essere vero, così non si può andare avanti. C'è bisogno che si faccia il possibile per rimediare, ma come? Ritornando sul mercato? I vertici della società dicono di aver chiuso le operazioni in entrata, ma l'ipotesi di un ritocchino non sarebbe da buttare. Non è solo una questione di sincronismi, anche perché Lavezzi e Calaiò ne hanno avuto di tempo per poterli trovare, visto che l'argentino è arrivato nei primi giorni di luglio, la vera preoccupazione è la mancanza di una punta che possa dare peso all'attacco. È stato acquistato Zalayeta dalla Juventus, l'uruguaiano ha tanta voglia di mettersi in evidenza, ma contro il Cagliari, quando nella ripresa è entrato al posto dello spento Calaiò, è sembrato spaesato e privo di idee con i difensori rossoblu che lo sovrastavano abilmente e senza tanti affanni. Gli si può concedere l'attenuante di essersi aggregato al gruppo pochi giorni fa, ma è inutile trovare giustificazioni, sta di fatto che se le cose non dovessero cambiare si potrebbero spalancare le porte di una crisi. Probabilmente saremo un po' troppo precipitosi a parlare già di una possibile crisi dopo una sconfitta, ma purtroppo è la dura realtà dei fatti, ci auguriamo che gli attaccanti del Napoli ci smentiscano facendo una grandissima prestazione già mercoledì in coppa Italia con il Livorno e domenica ad Udine, però, la situazione attuale non promette nulla di buono. Sarà stata solo una partita negativa? I tifosi sperano che sia così, soprattutto loro si sentono delusi da una squadra che avrebbe dovuto dare l'anima per ritornare nel migliore dei modi nel calcio che conta, invece, vedere gli azzurri giocare senza attacco è veramente deprimente. Contro il Cagliari chi ha vestito i panni del centravanti è stato addirittura Hamsik che ha avuto il merito di costruire le uniche occasioni gol dei partenopei. Poi, vuoi per la sfortuna, vuoi per merito di Fortin, il pallone non ha varcato la linea di porta, ma nel grigiore generale, lo slovacco è stato l'unico a salvarsi per la sua grande freschezza e personalità. Ci si aspettava molto di più da Calaiò che ha deluso le aspettative, lui e Zalayeta potrebbero veramente formare un buon tandem d'attacco, soprattutto perché entrambi vogliono arrivare alla stessa meta e insieme avrebbero l'opportunità di raggiungerla aiutandosi reciprocamente. Invece, con il Cagliari si sono dati il cambio non rendendo secondo il loro potenziale, da loro è lecito attendersi molto di più. Una nota stonata è stata rappresentata anche da Lavezzi che, pur essendo molto mobile e pericoloso per certi tratti, non ha saputo incidere ed ha fatto intravedere delle giocate belle ma fine a sé stesse. La prima di campionato ci ha riservato un "Pocho" completamente differente da quel fuoriclasse in grado di stendere un Pisa con una tripletta da antologia, i suoi lampi di classe non sono mancati neanche ieri, però, c'è bisogno che dia maggiore consistenza agli spunti che talvolta possono arrecare solo fastidi alla squadra. Un esempio lampante è stato Calaiò che, nella gara di ieri, anziché provare a sbaragliare la non irresistibile difesa sarda, ha pensato a giochicchiare con tacchetti e giocate di fino che non facevano altro che avvantaggiare i difensori avversari. Ora non si può sperare che entri Sosa e risolva le partite a suo modo, in serie A è tutto diverso, però, è incomprensibile come si sia deciso di spedire il "Pampa" in tribuna considerando che più volte è stato lui il salvatore del Napoli. Un'attenuante per l'attacco? Ci sarebbe anche, visto che questa squadra necessita di almeno un esterno che sappia dare profondità alla manovra: sulla sinistra si continua ad insistere sul difensivo Savini piuttosto che inserire Rullo, sulla destra, invece, Grava non offre garanzie in zona cross, mentre Garics mostra troppe titubanze per poter ricoprire un ruolo fondamentale. Allora perché non acquistare un esterno offensivo? Si è ancora in tempo per farlo, il problema è la riluttanza della società che giudica chiuso il mercato in entrata.
Adesso, non serve fare tanti processi al Napoli, bisogna solo trovare qualche escamotage che consenta all'attacco di ispirarsi nella giusta maniera, altrimenti il rischio è grosso. Non si può perdere la fiducia dopo una sola partita, certo regna un po' di preoccupazione perché non sono arrivati i segnali tanto attesi, ora nelle prossime partite si spera che dopo la tempesta arrivi la quiete.
 

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