• OBIETTIVO NAPOLI - OCCASIONE MANCATA PER GLI AZZURRI ALL'OLIMPICO •

19/12/2007

(EDUARDO LETIZIA) - È un Napoli imbottito di seconde linee quello che si è presentato in serata al cospetto di una Lazio che sta attraversando un periodo poco lieto della sua stagione. Il Napoli è apparso svogliato, approssimativo e poco scaltro nell’approfittare della situazione favorevole che si era venuta a creare dopo i primi 45 minuti. Gli azzurri erano infatti riusciti a passare in vantaggio nel primo tempo, grazie alla rete di un polemico Dalla Bona (che non esulta dopo il gol), assistito di testa da Sosa. A parte questa azione la squadra di Reja aveva fatto molto poco, così come d’altra parte il suo avversario. Un Napoli, quello del primo tempo di stasera, che ha ricordato molto quello della scorsa stagione: inguardabile esteticamente, ma cinico e capace di sfruttare l’unica azione costruita. Nella ripresa, però, Reja pensando di poter basare tutto il resto della gara su quella sola rete e così decide di far smettere di giocare i suoi uomini, imponendo loro di mantenere il risultato e affidando le iniziative offensive al solo Lavezzi, fatto subentrare al posto di uno stanco Calaiò. Il risultato per il Napoli è devastante. La Lazio inchioda gli azzurri nella propria trequarti di campo ed inizia a prodursi in un forcing che porta alla realizzazione di un “uno-due” che lascia di sasso i partenopei. La prima rete è un omaggio di Gianello, che ad un certo punto della ripresa ricorda di non aver ancora comprato alcun regalo natalizio per i suoi amici laziali, così decide di donare loro una rete. La seconda segnatura dei biancocelesti arriva invece da una perla imparabile di Baronio su punizione. Ma Gianello non è il solo in vena di regali della squadra azzurra, così Reja, prima che De Silvestri si illuda di essere diventato un novello Cristiano Ronaldo, è costretto a rilevare un disastroso Rullo per fargli subentrare Mirko Savini, del quale non si era mai sentito così tanto la mancanza come nella prima ora circa di gara di stasera.
Ridestato brutalmente dalle due reti subite il Napoli cerca di rimettere in piedi una partita compromessa da una prima parte di ripresa suicida. Ma la Lazio è attenta in difesa e, soprattutto, il Napoli non sembra possedere le armi adeguate a ferirla. Lavezzi gioca poche palle e male, la sensazione è che gli avversari stiano iniziando a prendere le misure del Pocho che non riesce più ad essere devastante come ad inizio campionato, Sosa è in campo solo per onor di firma, Hamsik, entrato ad inizio di ripresa al posto di un Dalla Bona sempre più inviperito, si produce in una serie di calci d’angolo sbagliati e in poche iniziative degne di nota. I più pericolosi per il Napoli sono Paolo Cannavaro che, dagli sviluppi di un’azione d’angolo, colpisce l’incrocio dei pali, dopo una rotazione da grande attaccante, ed il buon Montervino che dalla corsia di centro destra cerca, con il solito temperamento che lo contraddistingue, di proporsi e di proporre palle per i compagni. Quando però sulla fascia destra è costretto ad affidare l’ultimo passaggio a Gianluca Grava, è prevedibile che l’esito non sia di quelli sperati dai tifosi napoletani. Il risultato non si sbloccherà dal 2-1 fino alla fine.
La sconfitta di stasera non pregiudica la qualificazione degli azzurri, che con un 1-0 in casa avrebbero ancora la possibilità di passare il turno, grazie alla rete in trasferta realizzata. Certo è che quella di stasera sembra esser stata una buona occasione gettata alle ortiche, considerando sia il vantaggio ottenuto nel primo tempo, sia il fatto che, sul 2-1, il Napoli ha dimostrato di essere in una forma fisica, oltre che mentale, superiore a quella dei laziali.
 

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