• OBIETTIVO NAPOLI - GLI AZZURRI PAGANO PESANTEMENTE ASSENZE IMPORTANTI • 

31/10/2007

(EDUARDO LETIZIA) - Il Napoli non riesce ad uscire illeso dal confronto esterno contro una delle squadre più piacevoli del nostro torneo. Gli azzurri si sono trovati ad affrontare la Fiorentina gravati de alcune assenze importanti e questo ha influito non poco sul gioco espresso dalla squadra.
Gli infortuni di Blasi e Zalayeta hanno infatti privato la formazione di Reja di due elementi fondamentali per il gioco, sia difensivo che offensivo, della squadra. A centrocampo l’assenza di Blasi si è sentita enormemente, soprattutto perché il suo sostituto, Bogliacino, non è riuscito ad apportare il dovuto contributo in fase di copertura e non riuscendo, d’altra parte, nemmeno a rendersi pericoloso in fase avanzata. Altrettanto deludente, a centrocampo, la prova odierna di Hamsik. Lo slovacco oggi è sembrato il fantasma di sé stesso: nullo in fase di costruzione e di inserimento e nemmeno particolarmente efficace in copertura. Le cose poi non sono migliorate con il suo infortunio e il conseguente ingresso di Montervino, anzi…
L’uomo di cui si è però sentito maggiormente la mancanza in questa gara è stato, senza dubbio, Zalayeta. Il suo sostituto, Sosa, ha mostrato degli evidenti limiti al momento di interagire col pallone usando i piedi e non è stato capace di fornire alla squadra quell’importantissimo gioco di sponde di cui è solitamente artefice il Panteron, su cui la squadra solitamente si appoggia per favorire le ripartenze e gli inserimenti dalle retrovie. Male dunque Sosa, ma anche De Zerbi e Calaiò, al loro ingresso in campo, hanno dimostrato che evidentemente, quando Reja dice di non potersi mai privare di Zalayeta, anche se al 70%, qualche motivazione ce l’ha…
Da questa sconfitta emergono dunque delle bocciature pesanti per le seconde linee azzurre, che hanno dimostrato di non essere all’altezza dei titolari. Il Napoli può essere una macchina letale quando ha tutti i titolari a disposizione, nel caso in cui alcuni di essi vengano a mancare i meccanismi di gioco s’inceppano drammaticamente e perdono la loro fluidità. E di ciò ha beneficiato, ben volentieri, la Fiorentina, una squadra composta da individualità eccelse e ben organizzata a centrocampo e nelle retrovie. Su tutti ha brillato l’astro di Mutu, che nella notte di Halloween è stato l’autentico spauracchio della difesa napoletana, riuscendo quasi da solo a mandare in tilt una difesa che, nel primo tempo, era riuscita ad arginare le offensive dei viola.
Tatticamente fallito, nel finale, anche l’esperimento delle tre punte. Quando, con l’ingresso di De Zerbi, Reja ha disposto la sua formazione con il 4-3-3, gli attacchi del Napoli si sono esauriti del tutto, a dimostrazione del fatto che la squadra palesa delle difficoltà quando è costretta ad attaccare con più elementi, che intasano spazi che potrebbero essere meglio sfruttati da inserimenti dei centrocampisti.
In definitiva quella di stasera è stata per il Napoli una sconfitta sopportabile, considerando le assenze e la qualità dell’avversario. Sarà adesso importante rialzare subito la testa in occasione della partita interna contro la Reggina, di fronte a un avversario sulla carta inferiore e al cospetto del quale gli azzurri dovranno confermare tutto quanto di positivo espresso in questo ostico mese di ottobre.

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