• IL SALISCENDI: NONOSTANTE LA SCONFITTA SALE HAMSIK, SCENDE, NEL GRIGIORE GENERALE, CALAIO' • 

26/8/2007

(DALL'INVIATO GIUSEPPE PALMIERI / foto di Felice De Martino) - Torna il campionato e torna anche la nostra consueta rubrica “Saliscendi”. La sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Cagliari nel giorno del ritorno in A dopo sei anni, ha messo a nudo limiti di gioco notevoli degli uomini di Reja. La sorte non ha certamente aiutato la squadra azzurra, ma si è concesso troppo ad una squadra sarda precisa e ben organizzata.
Nota positiva della giornata è senza ombra di dubbio l’ottima prova del giovane centrocampista slovacco Marek Hamsik. Dal primo minuto all’ultimo il numero 17 del Napoli ha corso, gestito palloni, cercato il gol ripetutamente. Non lo ha trovato a causa dell’ottimo Fortin, e della sfortuna, in occasione di un palo clamoroso a portiere completamente battuto. Ha soli vent’anni ma mostra il carattere e la determinazione di un veterano, e anche se sbaglia un appoggio, glielo si perdona con grande facilità.
Il più positivo del centrocampo azzurro, con Gargano che ha fatto bene solo per un tempo, Blasi che non ha inciso come avrebbe dovuto e Bogliacino in campo solo per una manciata di minuti. Oggi, nella stonatura totale dell'esordio del Napoli, Hamsik è l'unica nota positiva, quindi per noi di PianetAzzurro, SALE.
Sarebbero invece tantissimi i candidati al ruolo di peggiore in campo degli azzurri. Da tutta la difesa, incapace di contenere l'unica punta Matri, a Savini e Garics ridicolizzati da Foggia e Fini, sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello atletico. Ma chi davvero ha fatto una pessima impressione all'impatto col massimo campionato è l'uomo di punta del Napoli, Emanuele Calaiò. L'arciere azzurro, dato in grande forma, ha sbagliato completamente i suoi 45' disputati nella gara di oggi. Dagli appoggi ai movimenti, dalle conclusioni alle sponde, non c'è stata una giocata degna del capocannoniere delle ultime due stagioni del Napoli. La sostituzione tra primo e secondo tempo, lasciando il posto a Zalayeta, è stata sicuramente pesante da digerire per Emanuele, ma la sua prestazione era stata davvero imbarazzante. Quindi, ahinoi, oggi Emanuele Calaiò SCENDE.
Una piccola appendice la merita Reja. Oggi il tecnico azzurro non ha indovinato le mosse giuste per affrontare il Cagliari. Facile parlare a posteriori, ma la differenza di passo tra Savini e Foggia, ad esempio non l'abbiamo scoperta certo nella gara di oggi, e la fatica della squadra azzurra nella manovra e nel cercare la porta, il tecnico goriziano doveva limitarla al minimo, dando alla squadra una quadratura tattica e qualche dritta in più su come muoversi in campo. Siamo fiduciosi che l'allenatore saprà fare tesoro di questa sconfitta e saprà, insieme a Marino, apportare i correttivi più utili per rendere il Napoli all'altezza del massimo campionato e all'altezza del suo blasone.

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