(DALL'INVIATO GIUSEPPE PALMIERI / foto di
Felice De Martino) - Torna il campionato e
torna anche la nostra consueta rubrica
“Saliscendi”. La sconfitta del Napoli al San
Paolo contro il Cagliari nel giorno del
ritorno in A dopo sei anni, ha messo a nudo
limiti di gioco notevoli degli uomini di
Reja. La sorte non ha certamente aiutato la
squadra azzurra, ma si è concesso troppo ad
una squadra sarda precisa e ben organizzata.
Nota positiva della giornata è senza ombra
di dubbio l’ottima prova del giovane
centrocampista slovacco Marek Hamsik. Dal
primo minuto all’ultimo il numero 17 del
Napoli ha corso, gestito palloni, cercato il
gol ripetutamente. Non lo ha trovato a causa
dell’ottimo Fortin, e della sfortuna, in
occasione di un palo clamoroso a portiere
completamente battuto. Ha soli vent’anni ma
mostra il carattere e la determinazione di
un veterano, e anche se sbaglia un appoggio,
glielo si perdona con grande facilità.
Il più positivo del centrocampo azzurro, con
Gargano che ha fatto bene solo per un tempo,
Blasi che non ha inciso come avrebbe dovuto
e Bogliacino in campo solo per una manciata
di minuti. Oggi, nella stonatura totale
dell'esordio del Napoli, Hamsik è l'unica
nota positiva, quindi per noi di
PianetAzzurro, SALE.
Sarebbero invece tantissimi i candidati al
ruolo di peggiore in campo degli azzurri. Da
tutta la difesa, incapace di contenere
l'unica punta Matri, a Savini e Garics
ridicolizzati da Foggia e Fini, sia sotto il
profilo tecnico sia sotto quello atletico.
Ma chi davvero ha fatto una pessima
impressione all'impatto col massimo
campionato è l'uomo di punta del Napoli,
Emanuele Calaiò. L'arciere azzurro, dato in
grande forma, ha sbagliato completamente i
suoi 45' disputati nella gara di oggi. Dagli
appoggi ai movimenti, dalle conclusioni alle
sponde, non c'è stata una giocata degna del
capocannoniere delle ultime due stagioni del
Napoli. La sostituzione tra primo e secondo
tempo, lasciando il posto a Zalayeta, è
stata sicuramente pesante da digerire per
Emanuele, ma la sua prestazione era stata
davvero imbarazzante. Quindi, ahinoi, oggi
Emanuele Calaiò SCENDE.
Una piccola appendice la merita Reja. Oggi
il tecnico azzurro non ha indovinato le
mosse giuste per affrontare il Cagliari.
Facile parlare a posteriori, ma la
differenza di passo tra Savini e Foggia, ad
esempio non l'abbiamo scoperta certo nella
gara di oggi, e la fatica della squadra
azzurra nella manovra e nel cercare la
porta, il tecnico goriziano doveva limitarla
al minimo, dando alla squadra una quadratura
tattica e qualche dritta in più su come
muoversi in campo. Siamo fiduciosi che
l'allenatore saprà fare tesoro di questa
sconfitta e saprà, insieme a Marino,
apportare i correttivi più utili per rendere
il Napoli all'altezza del massimo campionato
e all'altezza del suo blasone.