20/1/2008
(Dall’inviato al San Paolo MICHELE
CAIAFA) – Un Napoli, in evidente
calo fisico da quando è ripreso il
campionato, acciuffa il pareggio contro la
Lazio nell’ultimo minuto di recupero
disponibile, grazie ad una rete, la sua
seconda nel match, del centrocampista di
origini slovacche Marek Hamsik.
Dunque un Napoli che risponde con il cuore
alle sue carenze tecniche e del tecnico,
scusateci il gioco di parole. Oggi infatti,
facciamo uno strappo alla regola ed apriamo
così la nostra consueta rubrica del “SaliScendi”:
Chi va giù dalla torre è certamente
l’allenatore del Napoli Edy Reja. Non è
possibile che il trainer di origini
friulane, pur non avendo una rosa a
disposizione di 18 giocatori ugualmente
bravi, difatti non sono più di tredici i
papabili titolari partenopei che possono
scendere in campo dal primo minuto, non sia
mai riuscito, in questi anni, a dare un
gioco alla squadra. E quando si parla di
gioco, vogliamo parlare di schemi tattici. I
calciatori dovrebbero seguire una trama di
gioco lineare, ribadiamo dovrebbero eseguire
degli schemi tattici dettati durante la
settimana dal mister, così come accade
sempre in quelle compagini i cui tecnici
riescono a dare un gioco o meglio una
fisionomia precisa, proprio come succede, ad
esempio, alla Lazio di Delio Rossi, i cui
calciatori spesso si passavano la palla
senza neanche alzare la testa, perché da
schemi tattici precisi il laziale di turno,
già sapeva bene dove era posizionato un suo
compagno sul terreno di gioco. Questo con
Reja, ormai da quasi quattro stagioni a
questa parte, non accade…
Non fosse solo questo, ma l’allenatore
goriziano non si è ancora reso conto che con
il modulo di gioco che lui fa applicare ai
suoi ragazzi, il famigerato oramai 5-3-2, il
Napoli in casa va in sofferenza, perché
questo è un modulo abbastanza statico. Non
solo, ricordiamo che nell’organico
partenopeo non ci sono esterni all’altezza
della situazione. Ragion per cui, non si
capisce assolutamente il motivo per cui Reja
insiste ad utilizzare questo modulo, quando
nelle partite che si disputano in casa, in
pratica quelle in cui gli azzurri dovrebbero
cercare sempre i tre punti, non si miri ad
avere una squadra maggiormente offensiva e
che, ad esempio, possa anche evitare di
usufruire, allo stato attuale delle cose,
dell’apporto degli esterni. Pensiamo ad
esempio ad un 4-3-3 oppure ad un 4-2-3-1.
Osservando l’organico napoletano, ci sono
ampie possibilità per il trainer di poter
utilizzare uno dei due moduli sopra citati.
Ma sembra ormai che Reja si sia incaponito
nelle sue scelte, ed anche adesso che i
risultati non gli stanno dando ragione, non
abbandona e non sembra proprio voler
abbandonare il suo credo tattico
difensivista.
Dunque, per tutta questa serie di ragioni
appena elencate, per noi dell’agenzia di
stampa “PianetAzzurro Notizie” è
l’allenatore del Napoli Edoardo Reja che
SCENDE.
Chi sicuramente oggi è stato il migliore in
campo dei napoletani è facile dirlo: Marek
Hamsik, il “SalvaNapoli”.
Il già fortissimo centrocampista slovacco,
certamente futuro campionissimo di questo
sport, realizza le due reti del Napoli,
l’ultima a tempo quasi scaduto. Non solo, è
l’unico che tira spesso verso la porta di
Ballotta, che gli nega anche il goal in un
altro paio di occasioni. Marek si danna in
campo, crea gioco per sé e per i compagni di
squadra. Davvero una prestazione eccezionale
quella del centrocampista di origini
slovacche che, di certo, è il giocatore
napoletano che SALE.
Arrivederci alla prossima puntata della
nostra consueta rubrica post-partita in
occasione del match Cagliari-Napoli di
domenica prossima.
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