2/12/2007
(VINCENZO LETIZIA) - Cos’è mancato oggi al
Napoli? Innanzitutto l’approccio alla gara.
Troppo morbido l’atteggiamento dei
calciatori azzurri, poco ‘cattivi’,
inspiegabilmente demotivati. Oltretutto,
molti giocatori napoletani sono sembrati
molto sotto tono atleticamente e sempre in
ritardo sulle palle vaganti. Ma chi è il
deputato a motivare e presentare in campo
una squadra in buono stato di forma? Senza
dubbio l’allenatore, che se non deve fare
chissà quali discorsi per far rendere al
massimo i propri calciatori contro la Roma o
la Juventus, certamente deve trovare gli
argomenti giusti per motivare la propria
squadra ad esempio contro l’Atalanta, il
Cagliari o il Genoa… Aggravante per Reja è
poi il suo modo di vedere certe gare.
Infatti, non è scritto su nessun manuale che
il 5-3-2 non debba mai e per nessuna ragione
al mondo essere modificato. E’ un dato di
fatto appurato che il Napoli soffra contro
squadre schierate con gli esterni alti e
larghi. In certe gare bisognerebbe che il
tecnico azzurro mostrasse (non solo in
corsa, ma sin dall’inizio) l’elasticità
tattica di schierare una difesa a 4
difensori, magari supportata con una coppia
sugli esterni allargando il centrocampo. Non
c’è dubbio quindi che oggi, insieme a tutta
la squadra, scenda maggiormente il buon Edy
Reja.
Chi sale? E’ difficile dirlo dopo questa
esibizione. Della gara va salvato solo il
gesto tecnico di Sosa che indovina un gol di
esterno destro strepitoso. Il ‘Pampa’
conferma quindi la sua prolificità mostrata
negli spiccioli di gara in cui viene
impiegato. Un professionista esemplare che
sarà bene i vari Calaiò e company prendano
come esempio per evitare in futuro le
turbative innescate in settimana e solo a
parole sedate da Marino vista l’imbarazzante
partita prodotta dal Napoli sul campo dell’Atalanta.
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