27/1/2008
(MICHELE CAIAFA) – Il
Napoli crolla a Cagliari. Sì, la parola
giusta ci sembra propria questa:
CROLLA. Contro il fanalino di coda
sardo, che veniva da ben sei sconfitte
consecutive, gli azzurri, passati in
vantaggio al dodicesimo della ripresa grazie
ad una rete dell’ormai habituè al goal Marek
Hamsik (6 reti realizzate finora dallo
slovacco), sono letteralmente scomparsi dal
campo, schiacciati dalla foga e dal cuore
della modestissima compagine allenata da
Ballardini.
Sarà per un fatto fisico, o peggio ancora
tattico e di schemi (da sempre assenti nella
squadra allenata da Edy Reja), pochissima
concentrazione, soprattutto a livello
difensivo, dove i partenopei continuano a
prendere goal a grappoli. Forse sarà pesata
anche la mancanza di Manuele Blasi,
guerriero del centrocampo napoletano, ma il
Napoli è in un periodo di crisi profonda. La
partita di oggi né è solo l’ennesima
constatazione.
No, cari ragazzi, così non và, a questo
black out generale bisogna saper porre
rimedio e bisogna, ribadiamo, uscire da
questo periodo nero. Infortuni e squalifiche
a parte, ricordiamo che i partenopei non
vincono una partita da oltre un mese mezzo
(correva il 9 dicembre e si vinse in casa
contro il Parma). Bisogna saper dare una
svolta, e questo tocca alle mani, speriamo
che diventino sapienti, dell’allenatore di
origini friulane Edy Reja. Ed oltre al
mister, la palla passa anche al direttore
generale azzurro Pierpaolo Marino, che in
questi ultimi giorni di calciomercato
disponibili, dovrebbe riuscire a piazzare
qualche colpo di mercato per cercare di
rimpinguare una rosa, quella napoletana, che
và in emergenza ed in difficoltà quando
vengono meno, a causa di infortuni e
squalifiche, gli undici titolari che di
solito scendono in campo.
Tornando alla partita di oggi, ci riesce
difficile scegliere un peggiore in campo e
per tener fede alla nostra consueta rubrica
del “SaliScendi”,
siamo costretti, seppur a malincuore, a
cavarcela così: SCENDE
tutto il Napoli. L’unica nota di merito và,
senza alcun dubbio, al centrocampista di
origini slovacche Marek Hamsik. Talento,
classe, carattere, determinazione e senso
del goal, caratteristiche che di certo nel
giro di un paio di stagioni faranno del
talentuoso Hamsik un futuro grande campione.
Corre il doppio dei compagni di squadra e da
solo, grazie anche alla sua rete, cerca di
portare il Napoli al successo. Poi, suo
malgrado, questo non avviene a causa dei
disastrosi ultimi trenta minuti di gioco dei
partenopei. Dunque è Marek Hamsik l’unico
giocatore del Napoli che SALE.
Infine, menzione d’onore anche per Matteo
Gianello che, con le sue parate, evita alla
sua compagine di capitolare molto prima
sotto i colpi continui e costanti dei
cagliaritani.
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