• OBIETTIVO NAPOLI - TRE PUNTI SOFFERTI PER INIZIARE IL 2009 COL PIEDE GIUSTO •

11/1/2009

(EDUARDO LETIZIA) - Parte nel migliore dei modi il 2009 del Napoli, in virtù non solo della vittoria sofferta contro il Catania, ma anche dell’inaspettata sconfitta interna della Fiorentina contro il Lecce, che riconsegna momentaneamente la zona champions agli azzurri.
La partita del San Paolo si è dimostrata sin dal principio particolarmente ostica, a causa dell’ottima organizzazione difensiva della squadra di Zenga. L’allenatore rosso-azzurro aveva infatti disposto la sua retroguardia in modo da non lasciare alcuno spazio centralmente agli avversari, limitando in questo modo ogni tentativo di incursione negli spazi per gli uomini di Reja.
Gli azzurri sono stati così costretti a tentare di trovare spazi sulle corsie laterali dove, però, sia Maggio sulla destra, che uno svagato Vitale sulla sinistra, si mostravano poco precisi al momento di effettuare i cross per i compagni al centro dell’area, comunque sempre ben controllati dal trio formato da Silvestre, Terlizzi e Silvestri.
Anche al limite dell’area di rigore i siciliani si mostravano abili nell’occupare tutti gli spazi in cui Lavezzi tentava, senza successo, di inventare giocate utili per i propri compagni. In particolare le prestazioni di Carboni e Biagianti si sono rivelate preziose per dare un’adeguata copertura centralmente alla retroguardia.
In fase difensiva il Napoli non ha dovuto temere più di tanto le iniziative catanesi, improntate per lo più sulla velocità del giapponese Morimoto, spesso costretto ad affrontare da solo i tre difensori azzurri, anche se con risultati soddisfacenti, come in occasione della rete annullatagli allo scadere di un primo tempo in cui gli azzurri avevano dovuto arrendersi all’efficientissima organizzazione tattica avversaria.
Nella ripresa il Napoli ha da subito messo in campo uno spirito ed una voglia di guadagnare i tre punti maggiore rispetto alla prima fase della gara.
Gli azzurri hanno potuto appoggiarsi, ancora una volta, sull’estro del Pocho Lavezzi, trasformato dopo un primo tempo alquanto deludente, vero e proprio trascinatore di ogni attacco partenopeo, ed hanno potuto avvantaggiarsi di un predominio del centrocampo, acquisito grazie alle prestazioni sontuose di Blasi e Gargano, oggi insuperabili in fase di interdizione ed abili, allo stesso tempo, a dare il via lucidamente all’azione.
Nonostante la maggior determinazione degli azzurri nella ripresa, ed il rigore sbagliato da Hamsik, per avere la meglio sul Catania è stato necessario uno stravolgimento tattico della squadra, attuato tramite l’ingresso, forse addirittura tardivo, di Russotto al posto di un Hamsik ancora una volta deludente.
L’ingresso del fantasista ex Treviso ha donato nuovo brio agli azzurri, che hanno potuto mettere in difficoltà la squadra di Zenga su quello che, fin dal primo tempo, era emerso come il loro punto debole: le corsie laterali. Con l’intraprendente Russotto sulla sinistra e Lavezzi sulla destra il Catania è stato costretto ad allargare le maglie della propria difesa, creando maggiori spazi per gli inserimenti degli azzurri. Da uno di questi è arrivata la rete della vittoria di Maggio, servito ottimamente da Lavezzi.
Con questi tre punti il Napoli rilancia dunque, in questo freddo pomeriggio del San Paolo, le sue ambizioni europee. Tuttavia per perseguire seriamente queste ultime, la squadra non potrà limitarsi ad un rendimento positivo solo tra le mura amiche.
Inoltre la gara di oggi ha dimostrato come Reja farebbe bene a mostrare il coraggio di puntare con più decisione su un giovane dal talento cristallino come Russotto. Il Napoli a tre punte, ammirato negli ultimi minuti della gara odierna, è una soluzione da ripresentare, che potrebbe essere utilissima soprattutto nelle gare interne, allorquando si presenti la necessità di allargare le difese di squadre supercoperte che giungono al San Paolo con il preciso obiettivo di portare a casa un punto.

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